Ancora poche ore, e finalmente quattro mesi dopo l’atto conclusivo della stagione 2007, a Valencia, la MotoGP ripartirà.
Da venerdì 7 marzo, con le prime prove libere che scatteranno alle ore 19, si inizierà a fare sul serio.
È finito il tempo dei test, delle giornate intere passate in pista dove i piloti hanno il tempo di provare varie soluzioni in tranquillità, e soprattutto non hanno le gomme calmierate, potendone provare un gran numero finché non si è trovata quella giusta. Venerdì, nel giro di un’ora, ci sarà chi andrà alla ricerca delle ultime importanti conferme, chi invece dovrà cancellare in breve tempo i propri dubbi. Senza dimenticare che non si potrà avere una pila infinita di pneumatici a disposizione, ma soltanto 40 gomme per tutto il weekend (sempre meglio dei 31 dello scorso anno, con buona pace di chi non ha mai digerito la limitazione introdotta lo scorso anno).
Si correrà di notte, sotto i riflettori: le preoccupazioni iniziali, legate essenzialmente alla bontà della luce, alla presenza di ombre “scomode” che potevano infastidire la guida dei piloti, sono ben presto sparite una volta toccato con mano il gran lavoro svolto dalla Musco Lighting, lo specialista americano che ha curato l’illuminazione. Altrettanto in fretta si è però fatto avanti il timore relativo alle temperature dell’asfalto. Alle 23, orario del Gran Premio, l’aria sarà più o meno a 15 gradi: una situazione, si dirà, già incontrata in gare come quelle di Donington o di Phillip Island, ma il fatto di correre di notte rende anche l’asfalto decisamente freddo, non essendoci ovviamente il sole a scaldare la superficie. In più, va considerata anche l’elevata umidità della pista: per questo motivo, bisognerà stare molto attenti nei primi giri, soprattutto alla seconda curva a sinistra, che arriva dopo altre quattro pieghe a destra.
Recentemente, il GP del Qatar è stato un'ottima cartina di tornasole per prevedere l'andamento del campionato: nel 2006 vinse Rossi, davanti ad Hayden e a Capirossi. Proprio i tre piloti che si giocarono l'iride fino in fondo. L'anno scorso, Stoner mostrò i muscoli, suoi e della Ducati, battendo Rossi. Pedrosa chiuse al terzo posto. A fine anno, Stoner si è laureato campione del mondo e Rossi e Pedrosa hanno lottato fino all'ultima curva per la piazza d'onore, poi andata per un solo punto a Pedrosa.
Anche per questo motivo, sarà decisamente interessante osservare, allo scoccare della mezzanotte, come sarà composto il podio del primo Gran Premio in notturna della storia del motociclismo...Michelin ok col freddo, Bridgestone indietro con le qualificheAnche il Mondiale alle porte inizierà all’insegna delle gomme: la guerra tra Bridgestone e Michelin non è affatto finita, anzi. Dopo la vittoria colta dai giapponesi nel 2007, a Clermont-Ferrand si sono rimboccati le maniche come si deve, sfornando nuovo, ottimo materiale. Da quello che si è visto, ora le gomme del Bibendum hanno risolto quello che l’anno scorso è stato il loro tallone d’Achille, relativo il rendimento alle basse temperature e alla scarsa versatilità, sempre in termini di temperature.Per i francesi i test in notturna svolti a Losail sono stati una prova del nove incredibile, considerate le temperature che si aggiravano sui 15 gradi, e un asfalto altrettanto freddo. Le Michelin non hanno sofferto i graduali cali di temperatura che si sono verificati ora dopo ora, e soprattutto sembra aver ridotto notevolmente il “warm up time”, ossia il tempo che serve a mandare le gomme in temperatura. Nel 2007 era decisamente elevato confrontato con quello vantato dalle Bridgestone, e spesso ha fatto la differenza, in negativo, nei primissimi giri di gara.La Bridgestone, comunque, non si è fatta trovare impreparata, portando pneumatici da gara molto costanti: semmai, la Casa giapponese è in ritardo per quanto riguarda le coperture da tempo, tanto che Casey Stoner ha ottenuto il suo miglior tempo dei test di Losail con quelle da gara, senza riuscire a migliorarlo con quelle morbide.Chiaramente, in tempo per la gara, entrambi i contendenti porteranno altro materiale costruito sulla base dei risultati emersi dai test, molto importanti perché hanno fatto capire con precisione quali condizioni si incontreranno alle 23, orario per cui è previsto il via del Gran Premio.
Debuttanti, ma affatto allo sbaraglio, la stagione 2008 si apre all’insegna del ricambio generazionale: saranno infatti ben quattro i piloti che avranno a Losail, in notturna, il loro battesimo del fuoco nella classe regina, e tutti di primo livello. Da una parte ci sono infatti tre piloti che negli ultimi anni sono stati i protagonisti assoluti della 250 cc, la classe che rimane e rimarrà (finché vivrà) la migliore scuola per la MotoGP.
Sono Jorge Lorenzo, campione del mondo in carica della 250, Andrea Dovizioso e Alex De Angelis. Tutti e tre – chi più, chi meno – hanno le caratteristiche dei campioni. “Por Fuera” è quello che ha fatto vedere le cose migliori, ed è anche avvantaggiato dal fatto di debuttare da subito in un team ufficiale, ma anche “Dovi” e il “Cavallino” non hanno affatto sfigurato, con prestazioni da primi della classe, altro che rookie.
Il quarto “deb” è un certo James Toseland, bicampione della Superbike che ha dimostrato di sapersi adattare in modo fulmineo alla guida di una MotoGP, tanto da mancare di pochi millesimi, nei recenti test sotto i riflettori, la “pole” virtuale del GP del Qatar. Il “pianista” dice di essere arrivato in MotoGP proprio per dimostrare a tutti che è capace di vincere, e a questo punto c’è proprio da credergli.Insomma, debuttanti sì, ma affatto allo sbaraglio: del resto, a prescindere da tutte le valutazioni che si possono fare, i numeri, ossia i tempi, parlano chiaro.
Gli ultimi test in preparazione del Mondiale hanno visto tutti e quattro gli esordienti nella top ten, con Lorenzo e Toseland addirittura primo e secondo…
Fonte: http://www.gpone.com/
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