Ormai è ufficiale: il 2008 sarà ricordato come la stagione delle piogge in MotoGP. Dopo aver vissuto soltanto due Gran Premi completamente asciutti su tredici finora disputati, al GP numero 14 ci si è messo pure l’uragano. I meteorologi di solito danno un nome a tutti gli uragani: quello che ha un diametro di 1500 chilometri, grande quanto tutto il Golfo del Messico, e che sta avvicinando sempre più minaccioso al Texas, si chiama Ike. Per il momento è soltanto lui l’imputato per aver rovinato il ritorno delle moto a Indy dopo quasi cent’anni.
Dopo gli allarmismi di ieri legati alla pericolosità del circuito, infatti, non sono emersi particolari problemi, se non quelli legati ovviamente all’estrema scivolosità dell’asfalto, bagnatissimo.
Le moto, soprattutto nel secondo turno del pomeriggio, hanno girato su una lastra lucida e insidiosissima, anche se si sono registrate soltanto due cadute: una al mattino, con Casey Stoner che è finito a terra alla curva 3, una delle più critiche perché in quel punto c’è l’asfalto nuovo, quello che non offre assolutamente grip, e una nel pomeriggio: Sylvain Guintoli scivolato all'ingresso della curva 1.
Parlando dei tempi, Anthony West si è confermato il più veloce anche nella seconda sessione, girando però in 1’54”274 contro l’1’53” netto del primo turno. Tra tutti i piloti l’australiano della Kawa è forse l’unico che è felice per la pioggia: quasi sempre in fondo alla classifica, “The Ant” ha vissuto il suo giorno di gloria in uno dei luoghi più famosi del motorsport, e non gli dispiacerebbe continuare così fino a domenica. Dietro di lui il connazionale Vermeulen, un sempre aggressivo Alex De Angelis (autore di due escursioni sull’erba) e Valentino Rossi.
Anche il “Dottore” è incappato in un errore, arrivando “lungo” alla prima curva, proseguendo sul nastro d’asfalto dello Speedway automobilistico, rientrando poi sulla pista della MotoGP poche curve dopo. Un “dritto” anche per De Puniet e per Hayden.
Andrea Dovizioso ha segnato un buon sesto tempo, risultando come al mattino il più veloce tra i piloti gommati Michelin, Melandri ha chiuso 14°, mentre sono continuate le difficoltà di Capirossi, che sul bagnato non è ancora riuscito a trovare il feeling con la sua GSV-R. L’imolese nel secondo turno è giunto ultimo.
A questo punto, si spera soltanto che la scia di Ike lasci in pace l’Indiana, anche se in realtà le previsioni meteo dicono il contrario: sembra infatti che domani le condizioni peggioreranno ulteriormente…
Fonte: http://www.gpone.com
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