SBK Round 2 Phillip Island - L'editoriale di Bruno - Forti emozioni agrodolci!

Ciao a tutti, allora che dire, è stato un Round 2 SBK veramente carico di emozioni, ma non tutte positive purtroppo.
Iniziamo a dire che che è andata proprio di lusso con gli incidenti gravi che ci sono stati e che hanno coinvolto Fabrizio, Iannuzzo (il più sfortunato mano sx e polso sx completamente fratturati, almeno 2 mesi di stop), Checa e Biaggi e che le conseguenze siano state di così relativa bassa entità è stata solo una gran fortuna, vista la dinamica degli incidenti stessi paurosa.
Ed è qui che la direzione gara poteva proprio evitare per Gara 2 di far attendere ai piloti ben 3”30 di semaforo rosso, un’eternità che come ovvia conseguenza ha visto che ben 5 jump-start nella stessa partenza (mai vista una ecatombe del genere) e ha rischiato di far accadere un altro incidente in partenza; insomma una partenza a trabocchetto era proprio l’ultima cosa a cui dovevano pensare.
Detto questo che dire delle gare, Gara 1 è stata estremamente intensa e emozionante con un battaglia per le posizioni da podio paurosa tra Corser, Fabrizio, Xaus, Checa, Nieto, Neukirchner e con la furiosa rimonta di Biaggi; Gara 2 è stata meno bella ma alla fin fine Bayliss ha semplicemente dominato tutto il week-end con super-Pole e vittoria in entrambe le gare, e chi è sprofondato in maniera totale sono stati proprio i piloti che più di tutti venivano indicati come i veri contendenti al titolo di Bayliss, cioè Max Biaggi e Haga. Cosa dire di più di Bayliss, semplicemente un n.1 sbriciola avversari.
E qua veniamo al tremendo week-end di Max Biaggi che ha pagato duramente per la rottura della leva del cambio prima dell’inzio della SuperPole e che indirettamente ha portato alle due cadute in gara per la foga del recupero.
La caduta in gara 1 è proprio gratuita (anche se è sempre facile parlare da seduti), dopo aver recuperato da così in fondo e essere secondo e dopo che raggiunto Bayliss a 1,5” da 3 giri consecutivi non recuperava nulla, sarebbe stato di gran spessore portare a casa un secondo posto da urlo; e invece è caduto da solo preso dalla foga di recuperare a tutti costi consegnandoci un Biaggi scatenato e sprecone, l’opposto del passista ad alto livello che oramai ci eravamo abituati a vedere negli ultimi anni di corse; e anche la caduta di gara 2 in pena foga di rimonta ci consegnano un Biaggi più simile a quello di inizio carriera in 250 che a quello della 500/MotoGp o del primo anno in SBK.
Comunque a parte tutto, grazie a Dio, Max si è fatto relativamente poco male , perché la dinamica della caduta e la caduta dall'alto della moto hanno rischiato di portare a conseguenze tragiche.
Per continuare con la schiera dei delusi che hanno già distacchi abissali da Bayliss in classifica sprechiamo due parole su Haga semplicemente l’ombra di se stesso, inconsistente come non lo si vedeva da tempo; in 4 gare non è mai andato oltre un 7° posto, molto molto male.
E di questa situazione all’interno della Yamaha e di Biaggi a secco avrebbe dovuto assolutamente approfittare una Troy Corser come in Qatar ottimo in qualifica, consistente in Gara 1 con un secondo posto veramente conquistato con i denti e con tante staccate profonde e efficaci come non le vedevamo da tempo, senza dimenticare lo strepitoso recupero di una sbandata da paura dopo il primo curvone a 5-6 giri dalla fine recuperato con una classe immensa, grandioso!
A questa ottima Gara 1 è arrivato il disastro di Gara 2 con il jump-start più illustre e poi una caduta mentre era in testa al quinto giro gratuita anche se giustificata dallo stesso Corser come conseguenza di un sottile filo di olio lasciato da un concorrente nelle retrovie; ma chissà se è vero, sta di fatto che la grande occasione di fare un gran salto in classifica e essere il più consistente avversario di Bayliss è svanita in una partenza malefica e poi nella sabbia, peccato.
Chi invece si riconferma di peso è il primo inseguitore di Bayliss, Nieto a 27 lunghezze, Xaus sempre a punti e Checa veramente ottimo che dimostra come la Honda stia rapidamente tornando ai livelli che le competono.
E a questo punto ri-confermo tutte le considerazioni fatte nel precedente editoriale sulla situazione regolamentare, cioè ok per la situazione potenza e accelerazione (le 4 cilindri volano), ok anche nel giro secco dove le Ducati non dominano; poi in gara cambia tutto e i Top driver con le 4 cilindri lottano sempre con le seconde guide Ducati mentre Bayliss e Biaggi sono inavvicinabili a livello prestazionale sul passo gara.
Io mi sono fatto una idea relativa alla parte mista, cioè la Ducati potrebbe avere un vantaggio importante nei transitori in uscita di curva a medio regime dove la coppia del 1200 compensata da una elettronica top permette nel misto alle Ducati di avere un ritmo insostenibile per le 4 cilindri.
La verifica finale la faremo a Valencia, perché ormai nessuno sarà più in ritardo di preparazione e un tracciato così misto senza lunghi rettilinei ci farà capire definitivamente se ci troveremo come temo un podio tutto Ducati; a quel punto le compensazioni previste saranno d’obbligo.
Infine un discorso su quello che abbiamo visto in Tv; la regia pessima ci ha fatto perdere la rincorsa di Biaggi in gara 1 e la sua caduta, saltare un po’ su Bayliss-Biaggi e Corser-Fabrizio-Xaus non avrebbe fatto male, si è persa completamente l’arrivo sul traguardo di Corser-Fabrizio-Xaus ecc. per seguire l’arrivo di Haga e si è persa la caduta di Corser in gara 2.
Il tutto condito da una telecronaca lacunosa in cui non si contano i sorpassi non visti e i piloti scambiati per altri ma, cosa molto più grave, si è avuta chiara la sensazione che Vignando guardava sempre e solo dove era Biaggi, Chili solo dove era Fabrizio e in pista, mentre ne capitavano di tutti i colori, loro non se ne accorgevano arrivando sempre in ritardo a capire la situazione, molto molto male.
Una su tutti il superbo sorpasso di Corser su Bayliss e Nieto in un boccone al terzo giro di Gara 2 che non è stato neanche visto ne segnalato, ovvio se si guarda dietro per vedere dov’è Biaggi i risultati sono questi.
E per concludere su un Round che alla fin fine mi ha lasciato per vari motivi l’amaro in bocca una nota tecnica; la Ducati è un fulmine ma è anche una moto probabilmente un pò bastarda portata al limite.
In un week-end è caduto con questa moto Bayliss, Xaus 2 volte venerdì, Biaggi 2 volte la domenica, insomma una moto superba al quale ogni tanto è meglio del lei; è un po’ moto metafora della SBK, sembra un po’ più facile, gli dai confidenza, troppa confidenza, e poi ti ritrovi per terra senza che neanche te ne accorgi, anche in campionato!