domenica 2 marzo 2008

SBK - Phillip Island - Bayliss dominio totale, Biaggi week-end drammatico!

GARA 2 - Fin troppo facile. E' doppietta per Troy Bayliss a Phillip Island, vivendo una Gara 2 senza pressione alcuna tanto da poter guardare ogni singolo tifoso al di là delle tribune nei giri conclusivi della seconda manche. Contro Bayliss non ce n'è, in condizioni normali, nella sua terra. Contro Bayliss, probabilmente, soltanto un pilota oggi era in grado di insidiarlo. Lo sapeva Max Biaggi, lo sapeva lo stesso australiano, lo sapevano tutti: ritmo iper-competitivo nelle prove, i riferimenti di Gara 1 a prospettare un accesissimo duello per la rivincita del tardo pomeriggio. Biaggi è partito carico, motivato, veloce come pochi. Un solo risultato da raccogliere: la vittoria. Una brutta realtà: la delusione per un doppio zero portato a casa, complice una tremenda caduta nel corso del sesto giro all'ingresso della "Doohan", veloce destra in fondo al rettifilo dei box. Un balzo in avanti, il rischio di vedersi la propria 1098 cadere addosso, lo sconforto per una vittoria che doveva, poteva essere e non è stata. Parziale di 50-0 in Australia, 52 punti da Bayliss in campionato, con la prossima tappa a Valencia seriamente a rischio: i primi accertamenti della Clinica Mobile sincerano una frattura al radio destro, con tempi di recupero (minimi) di un mese.

Max Biaggi lascia per strada, per due (propri) errori, una buona fetta delle personali chance iridate. La Ducati punta e punterà così sul solo Bayliss, capace di vincere 3 gare su 4 sin qui disputate, involato in testa al campionato davanti ad un Fonsi Nieto concreto, terzo dopo un accesissima lotta con Ruben Xaus. Nella confluenza dei tre oceani si vive così uno spirito mediterraneo, con la perla del secondo posto di Carlos Checa, secondo con una Honda Fireblade finalmente competitiva, grazie ad un lavoro straordinario dei tecnici Ten Kate. Al ritorno in Europa il catalano ex-protagonista della MotoGP rischia di rivelarsi un osso duro per tutti, a cominciare da chi lascia Phillip Island con grande amarezza. E' il caso di Corser, caduto dopo pochi giri ed un discutibile jump-start all'avvio. E' la recente attualità di Michel Fabrizio, insieme a Roberto Rolfo penalizzati da una partenza anticipata.

Per una Superbike che vede un Noriyuki Haga ombra di sè stesso, trova Max Neukirchner al quinto posto davanti a Ryuichi Kiyonari, al primo risultato di rilievo nel mondiale dopo un round a Losail che ha lasciato dubbi sul suo valore, sulle scelte Honda e sul valore del Campionato Britannico. Buone conferme anche per Lavilla, ottavo davanti a Russell Holland, autore di una prestazione di rilievo con la CBR 2007 (la nuova è andata distrutta nel crash all'avvio della prima manche) del connubio Carli-Bertocchi, in grado di tenersi alle spalle il team-mate Muggeridge e l'iridato Supersport in carica Sofuoglu. A punti anche i cavalieri GMT 94, David Checa e Sebastien Gimbert, così come Tamada e Nakatomi. Fuori gioco Fabrizio, Rolfo, Lanzi e Badovini, non sono partiti per le cadute di Gara 1 Morelli e Iannuzzo. Per loro un mese per recuperare: per Biaggi, soprattutto.

Superbike Phillip Island - Gara 2 - Classifica

01- Troy Bayliss - Ducati 1098 F08 - 22 giri
02- Carlos Checa - Honda CBR 1000RR - + 1.127
03- Fonsi Nieto - Suzuki GSX-R 1000 K8 - + 4.395
04- Ruben Xaus - Ducati 1098 RS - + 6.621
05- Max Neukirchner - Suzuki GSX-R 1000 K8 - + 11.550
06- Ryuichi Kiyonari - Honda CBR 1000RR - + 11.620
07- Noriyuki Haga - Yamaha YZF-R1 - + 12.049
08- Gregorio Lavilla - Honda CBR 1000RR - + 12.134
09- Russell Holland - Honda CBR 1000RR - + 13.462
10- Karl Muggeridge - Honda CBR 1000RR - + 15.519
11- Kenan Sofuoglu - Honda CBR 1000RR - + 16.225
12- David Checa - Yamaha YZF-R1 - + 21.959
13- Sebastien Gimbert - Yamaha YZF-R1 - + 21.989
14- Makoto Tamada - Kawasaki ZX-10R - + 29.106
15- Shinichi Nakatomi - Yamaha YZF-R1 - +29.219
16- Roberto Rolfo - Honda CBR 1000RR - 32.994
17- Regis Laconi - Kawasaki ZX-10R - + 34.380
18- Jakub Smrz - Ducati 1098 RS - + 42.537
19- Michel Fabrizio - Ducati 1098 F08 - + 46.623
20- Lorenzo Lanzi - Ducati 1098 RS - + 47.030
21- Ayrton Badovini - Kawasaki ZX-10R - + 1'08.601

GARA 1 - Possono prendersi delle botte da pugilato, ma i piloti Ducati restano fedeli alla propria missione: vincere. Vedi Gara 1 a Phillip Island e pensi a Troy Bayliss, otto punti di sutura al gomito ieri complice una caduta nelle Qualifiche, vincitore oggi della 43° manche in carriera nel Mondiale Superbike, la seconda stagionale con la Ducati 1098. In testa dal primo all'ultimo giro, senza storie, senza discussioni, con un pneumatico posteriore per sua stessa ammissione completamente disintegrato (e meno male!...). Non abbastanza per compromettere un ritmo, festeggiamenti finali a parte, tale da viaggiare con un vantaggio di 8" sugli inseguitori. Semplicemente perfetto Bayliss, entusiasmante Michel Fabrizio, terzo, al suo primo podio con la casacca rossa Ducati. Una Gara iniziata col terrore, per un problema al primo via: fermo in griglia, viene centrato dall'incolpevole Iannuzzo, con conseguente spettacolare crash per un ritardo di esposizione della bandiera rossa tra Carlos Checa e Russell Holland. Con la ripartenza Michel si è dimenticato del colpo al piede destro (con perdita dello stivale!), è partito con grande grinta e determinazione, rispondendo nei 18 giri agli attacchi di Biaggi, Corser e Xaus con unìinvidiabile forza di volontà. Un terzo posto che premia la sua condotta e la Ducati, che piazza tre moto nella top 4, un "Desmochallenge" se non fosse per Troy Corser, solido secondo con una Yamaha che ha ormai "perso" Haga, autore di numerosi errori in questa manche.

La festa Ducati è stata però rovinata da un evento quasi... decisivo per le sorti di campionato. Bayliss vince, Max Biaggi vola a terra a sei tornate dalla fine, per un proprio (sorprendente) errore. Una scivolata banale che ha cancellato una rimonta strepitosa, da 16° a 2° in otto giri, da 3" di distacco a poco più di 1" da Bayliss, con un ritmo gara tale da consentirgli il riaggancio nel finale. Biaggi ha buttato al vento un'occasione d'oro, con un parziale di 25-0 pesantissimo. In campionato sono 27 le lunghezze di ritardo dall'australiano, leader a quota 63 davanti a Xaus (46) e la coppia Nieto-Corser (45). Aspettando Gara 2, prospettando un nuovo dominio Ducati, sperando nel duello Bayliss-Biaggi.

Superbike Phillip Island - Gara 1 - Classifica

01- Troy Bayliss - Ducati 1098 F08 - 22 giri

02- Troy Corser - Yamaha YZF-R1 - + 4.221
03- Michel Fabrizio - Ducati 1098 F08 - + 4.738
04- Ruben Xaus - Ducati 1098 RS - + 5.171
05- Fonsi Nieto - Suzuki GSX-R 1000 K8 - + 5.543
06- Carlos Checa - Honda CBR 1000RR - + 5.895
07- Max Neukirchner - Suzuki GSX-R 1000 K8 - + 5.964
08- Noriyuki Haga - Yamaha YZF-R1 - + 14.826
09- Ryuichi Kiyonari - Honda CBR 1000RR - + 18.899
10- Roberto Rolfo - Honda CBR 1000RR - + 20.633
11- Gregorio Lavilla - Honda CBR 1000RR - + 21.601
12- Karl Muggeridge - Honda CBR 1000RR - + 29.281
13- Lorenzo Lanzi - Ducati 1098 RS - + 29.500
14- Kenan Sofuoglu - Honda CBR 1000RR - + 30.030
15- Shinichi Nakatomi - Yamaha YZF-R1 - + 30.223
16- Sebastien Gimbert - Yamaha YZF-R1 - + 30.800
17- Russell Holland - Honda CBR 1000RR - + 50.107
18- Shuhei Aoyama - Honda CBR 1000RR - + 1'07.385

Fonte: http://www.motograndprix.it/

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