lunedì 24 novembre 2008

SBK: Dario Marchetti ci racconta come vanno le protagoniste della Superbike!

Sullo splendido tracciato di Portimao con l'aiuto di Dario Marchetti e la grande disponibilita' di FG Sport e di tutti i team, abbiamo potuto saggiare le qualita' di queste splendide moto che ancora una volta hanno dato vita ad un campionato davvero entusiasmante,è stata davvero una giornata speciale perchè a farci compagnia c'era pure Michael Schumacher,sempre piu' preso dalla sua nuova passione.
Comunque ora andiamo a leggere le impressioni di Dario Marchetti su queste regine della Superbike.

Dario Marchetti:
"Salve amici, è con grande piacere che cerchero' di farvi capire come vanno queste splendide moto che ho avuto il piacere di testare sullo splendido circuito di Portimao,ho voluto dividere in due sezioni la prova ,una quella relativa al motore ed una relativa a quella della ciclistica,spero che vi piacera' come ho analizzato per voi queste regine della Superbike."

Ducati:
A Borgo Panigale è questa la forza,cosi' come nella MotoGP anche in Superbike i motori bolognesi sono da riferimento,la coppia ai bassi e medi regimi è spaventosa,sicuramente superiore a tutte le moto che ho provato a Portimao,la velocita' e al pari delle concorrenti.
Il traliccio della 1098 mantiene le caratteristiche peculiari di tutte le altre Ducati,ma il Set-Up scelto da Troy lo mette un po' in difficolta',la moto è un po' in crisi come velocita' di percorenza e spalancando il gas diventa molto nervosa,ma al campionissimo piace cosi',precisa e stabile in fase di staccata con tanta trazione per poter avere la possibilita' di spigolare le curve e raddrizzare il piu' in fretta possibile per aprire il gas,una caratteristica particolare di Troy è di usare una moto particolarmente bassa dietro per avere piu' trazione,e con un'angolo di sterzo molto chiuso,che la rende precisa ma molto nervosa.

Yamaha:
Il motore è veramente esuberante,spinge tantissimo ai medi e in alto e sorprende molto la rapidita' con cui sale di giri,delle quattro moto a livello motoristico è quella che impressiona di piu',anche se non è certamente facile scaricare a terra tutta quella potenza.
La moto che ho provato era quella di Haga,che vuole una moto molto precisa e reattiva sull'avantreno,che pero' la rende nervosa,la regolazione delle pedane posizionate in alto e molto avanzate non mi consentiva di muovermi agevolmente sulla sella,sarei stato molto piu' a mio agio sulla moto di Corser.
La Yamaha è sicuramente una SBK da riferimento e il 2° posto di vice-campione del mondo di Troy Corser con il 3° posto in classifica di Haga rende giustizia a questa moto.

Honda:
Il motore va forte,come per le altre componenti della moto della casa alata sorprende la grande facilita' di utilizzo,è sicuramente la Superbike piu' vicina alle moto di serie,anche il motore mantiene questo carattere,va molto forte ma non si ha l'impressione della velocita',questa caratteristica fa si che la moto non ti metta mai in difficolta'.
E' la Superbike piu' simile alla moto di serie,infonde una grandissima sicurezza ha un'avantreno molto solido che non mette mai in crisi,di contro è abbastanza lenta nei cambi di direzione, e nelle curve lente è poco precisa e richiede una guida molto fisica.

Kawasaki:
La moto da strada va molto forte come da tradizione Kawasaki,purtroppo nella Superbike i tecnici della francese della Akira performance hanno fatto un po' fatica,il motore è sicuramente il meno performante in alto delle quattro moto provate,molto cattivo in basso,questo fa si che la moto abbia una grande tendenza ad impennare rendendola la piu' difficile da portare al limite.
Per essere una moto da corsa,è molto comoda ed è molto stabile,il problema è che quando si inizia a spingere per cercare la performance,fatica molto a curvare sopratutto nelle curve strette dove bisogna restare piegati piu' a lungo per farla girare.

Fonte: http://www.racergp.com/

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