domenica 14 dicembre 2008

Motomondiale: Il tramonto della 250 e l'alba della Moto2


Arriva il regolamento della classe che dal 2011 sostituirà la 250

Finalmente arriva il regolamento della nuova Moto 2, la classe che dal 2011 prenderà il posto della 250 nel motomondiale. Regole interessanti, come vedremo, finalizzate a contenere i costi, ma per ora nessun costruttore che si sia impegnato a partecipare e parecchi punti discutibili. Ad esempio i limiti, troppi per una classe che dovrebbe (oltre a svezzare i talenti della 125 in transito per la Moto GP) essere prototipo. Ecco qua, in sintesi come saranno le nuove Moto 2. Motore quattro tempi, massimo quattro cilindri, massimo 600 cc, vietati i pistoni ovali, valvole pneumatiche e il turbocompressore. Giri massimi (rilevabili dall'organizzazione direttamente) 16.000 per i 4 cilindri, 15.500 per i tre e 15.000 per i bicilindrici.
Ammessa solo la lubrificazione a carter umido, e questo lascia un po' perplessi perché sembrava logico - per rimarcare la differenza fra motori di serie e da corsa - optare per il carter secco. Vietate le fasature variabili, come i condotti a lunghezza e geometria variabile, i corpi farfallati sono al massimo di 42 mm di diametro per i 4 cilindri, 48 per i 3 e 59 per i bicilindrici. I motori dovranno usare normale benzina "verde".
LO scarico deve essere fisso e non a lunghezza variabile con un limite di rumorosità massimo di 120 decibel. Cambio a sei rapporti, con tre set di rapporti possibili, oltre a due di primaria, che vanno dichiarati ad inizio stagione. La gestione elettronica dei dati verrà fornita dall'organizzazione, comprese le mappature. Il prezzo della centralina sarà di circa 650 euro.
La ciclistica deve essere prototipo e non derivata da modelli di serie e i pesi massimi sono di 135 kg per i 4 cilindri, 130 per i 3 e 125 per i bicilindrici, vietati i dischi dei freni in carbonio. Gomme e ruote da 17 pollici con misura massima di 4" all'anteriore e di 6" o 6.25" dietro.
A fine gara ogni partecipante potrà acquistare il motore di un rivale, scarico, corpi farfallati e centralina esclusi, per una cifra di 20.000 euro. Una moto sola punzonata a gara e due motori al massimo a disposizione.
Insomma, una formula interessante, un po' cervellotica, per ora solo sulla carta, ma dite cosa c'è di "motomondiale" in una classe del genere. I vecchi che hanno sentito ruggire a ben oltre 20.000 giri la Honda 125 cinque cilindri della metà degli anni Sessanta si consolino: tecnicamente sono più avanti loro!

Fonte: www.motonline.com

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