martedì 30 dicembre 2008

MotoGP - Campionato 2009: Suzuki 3 - Kawasaki 0 ?


Carmelo Ezpeleta è preoccupatissimo: pare infatti che sia venuto a conoscenza che sedersi a tavola in 17 porta sfiga, e in questo momento il suo giocattolo, la MotoGP, conta sullo schieramento proprio diciassette moto. Un numero proprio brutto, non solo per chi è molto scaramantico. Il contratto che la Dorna ha stipulato con la Federazione Internazionale prevede infatti un minimo di 18 moto per poter organizzare una serie che possa fregiarsi della denominazione di Campionato del Mondo.

La questione, insomma, si fa seria: venuto a sapere del ritiro della Kawasaki, Ezpeleta avrebbe tentato di opporre resistenza, cercando di far continuare i “verdi” sostenendo che ormai era troppo tardi per chiamarsi fuori e che avrebbero dovuto avvisare la Dorna entro settembre. Ad Akashi non hanno battuto ciglio: pagheranno la penale per la mancata partecipazione al Mondiale 2009.

La sensazione è che la Kawasaki abbia preso la palla al balzo, lasciando in questo modo un campionato dove finora non aveva combinato nulla di buono in un periodo contraddistinto da tanti altri ritiri clamorosi, come quello della Honda dalla F.1, e quelli di Subaru e Suzuki dal Mondiale Rally. Del resto i motivi addotti nella comunicazione inviata questa mattina via mail ai componenti del team è molto generica, e suona più o meno così: a causa della crisi economica, la Kawasaki intende concentrarsi sul proprio core business. Più o meno, le stesse parole utilizzate dalla Honda, quasi come se ad Akashi avessero fatto un copia-incolla del comunicato della Casa dell’Ala.

Per la Kawasaki Heavy Industries l’impegno in MotoGP rappresentava soltanto un peso: minimo, dato che si parla di un’azienda enorme che ha interessi in moltissimi altri settori, ma comunque una perdita. La telenovela della terza moto da fornire al team Aspar è andata avanti diversi mesi proprio nel tentativo di finanziare, attraverso la vendita di moto satellite, l’attività del team factory, ma poi non se n’è fatto più nulla.

Aspar ci riprova: terza Suzuki per Hopkins?

A chi può rivolgersi, a questo punto, Ezpeleta, per raggiungere quota 18? La Honda mette già in campo sei moto, e la Ducati cinque, per cui è decisamente improbabile pensare a un impegno più massiccio. Stesso discorso per la Yamaha, che già diversi mesi fa rifiutò la proposta di Jorge Martinez per schierare una quinta moto: Aspar aveva il pilota (Bautista) e anche i soldi, ma da Iwata giunse un secco no. La Casa dei tre Diapason del resto ha sempre cercato di mantenere la propria formazione satellite tecnicamente molto vicina al team factory. Edwards e Toseland hanno sempre aspettato relativamente poco per ricevere gli aggiornamenti a disposizione dei piloti ufficiali, e allargare l’impegno a una quinta moto potrebbe scalfire questa politica di gestione, rivelatasi molto efficiente.

Dalla Spagna arriva però la voce che Aspar Martinez, appena saputo della rivoluzione innescata dalla Kawasaki, sia tornato alla carica con la Suzuki: la Casa di Hamamatsu questa volta potrebbe finalmente decidersi e mettere in campo una terza GSV-R. In un solo colpo riaccoglierebbe una vecchia conoscenza come Hopper, e soprattutto andrebbe ad incamerare i soldi della Monster, bibita energetica legata a doppio filo col californiano.

In più, volete che Ezpeleta non sia disposto anche lui a dare una mano?

Fonte: www.gpone.com
Fonte (immagine): www.motoblog.it

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