venerdì 17 ottobre 2008

MotoGp: Dovizioso su Pedrosa? Difficile che collaboreremo"!


Nello spazio di una settimana, tra Sepang e Valencia, Andrea Dovizioso cercherà disperatamente di regalare un podio alla sua squadra, che da lunedì 27 ottobre saluterà per dirigersi nel box del team ufficiale HRC.

“Mi piacerebbe veramente tanto regalare almeno un podio alla mia squadra prima di lasciarla - afferma - Certo non sarà facile, perché anche qui in Malesia siamo molto limitati rispetto ai piloti ufficiali. Penso che non avremo la possibilità di combattere con i primi, i problemi della nostra moto qui sono amplificati. A Valencia potrebbe essere possibile, però si tratta di una pista che non ho mai amato”.

Dovizioso, in ogni caso, ce la metterà tutta per salutare nel migliore dei modi le persone che lo hanno accompagnato per ben sette anni, fin dai tempi della 125 cc. Poi, tutto cambierà. Già, perche la HRC ha deciso che il “Dovi” avrà al suo fianco la stessa squadra che attualmente lavora con Nicky Hayden. “Proprio così: il mio capotecnico sarà Pete Benson, attualmente con Nicky. Io logicamente ho cercato di portare con me alcuni elementi della mia squadra (tra cui il suo attuale capotecnico, Pietro Caprara, ndr), però la HRC ha spinto molto perché lavorassi con il team di Hayden. Ciò non significa che la Honda ha chiuso la porta a dei cambiamenti, ma mi hanno consigliato di lavorare con una formazione che ha già un notevole bagaglio di esperienza e secondo loro molto valida. E poi comunque sia Nicky che molti altri mi hanno sempre parlato molto bene di questa squadra: io avevo chiesto dei cambiamenti non perché non mi fidassi, ma perché con alcuni elementi del mio team si è creato un rapporto che dura da anni, e poi sono italiani”.

Pensi che avrai difficoltà a lavorare con un capotecnico straniero?
“No, assolutamente, e poi è già capitato nel 2005, al mio primo anno di 250 cc: il mio capotecnico era Gary Reinders, che attualmente lavora con Edwards. Logicamente avere un capotecnico italiano aiuta dal punto di vista linguistico, ma anche se è straniero non è un problema: l’importante è capirsi e instaurare un buon rapporto”.

I test di Valencia, il tuo debutto con la HRC, è sempre più vicino: più che la moto, forse la novità più grossa per te sarà cambiare team…
“Sì, anche perch quello che è stato il mio ‘mondo’ per sette anni cambierà completamente. Sono eccitato e non nascondo di avere anche un po’ di timore, perché effettivamente oltre alla moto mi confronterò con un nuovo metodo di lavoro”.

Per rispondere alle accuse di Puig, Nicky ha sostenuto che Pedrosa ha accesso alla sua e anche alla tua telemetria, nei casi in cui voi risultate più veloci di Dani…
“Non so nulla di tutto ciò, sinceramente. Sinceramente non mi interessa neanche la polemica in oggetto. Sicuramente il rapporto tra Hayden e Pedrosa in questi anni è stato molto particolare, quello che è successo veramente non lo sappiano. Per me non c’è nessun problema a collaborare con Pedrosa, sempre che non ci siano scorrettezze del tipo che lui può vedere i miei dati, e io non i suoi…”.

Già a Motegi infatti, durante l’ufficializzazione del tuo contratto con HRC, avevi detto che ti piacerebbe collaborare con Pedrosa, se possibile.
“Sì, però mi sembra di capire che faccia un po’ fatica ad essere amichevole, soprattutto Puig! Mi piacerebbe, è vero, ma a questo punto la vedo molto, molto dura. In ogni caso come ho già detto se non sarà possibile non ne farò un problema: io farò il mio lavoro, lui il suo…”.

Fonte: http://www.gpone.com

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