mercoledì 23 gennaio 2008

Loris Capirossi: "La Ducati? L'ho già dimenticata..."

Loris Capirossi non sta più nella pelle: ogni giorno che passa, l’imolese si sta rendendo sempre più conto che accasarsi alla Suzuki è stata un’ottima scelta. Tutto sta andando a gonfie vele, niente sembra essere fuori posto.Inoltre, in questi due giorni a Sepang Capirex ha anche fugato gli ultimi dubbi riguardanti la GSV-R versione 2008: “A dire la verità – ha spiegato – quando l’ho provata per la prima volta a novembre la moto 2008 non mi piaceva… Con quella di adesso invece, grazie al lavoro svolto durante l’inverno dai tecnici, mi trovo molto meglio. Stiamo ancora provando diversi tipi di telaio, e il mio obiettivo rimane quello di capire il più possibile tutti gli aspetti. Per questo non ho ancora provato gomme per la Bridgestone”.Il nuovo motore come lo collochi, rispetto a quello delle rivali?“E’ migliorato abbastanza rispetto a quello precedente: mi sono ritrovato in pista assieme alla Honda di Hayden e ho potuto notare che siamo lì. Ho incrociato anche la Ducati di Melandri, e più o meno andiamo come loro”.Loris tralascia però subito i discorsi tecnici e torna a parlare di sé, di come alla Suzuki stia vivendo una nuova giovinezza:“Ho ritrovato motivazione, e mi sento quindici anni più giovane! – ha affermato – ho già dimenticato la Ducati, anche se qui in Suzuki non mi sento affatto il capitano, anche se sono il più anziano. Con Vermeulen mi trovo molto bene, e quando scelgo qualcosa che funziona, va bene anche a lui (alludendo al fatto che, invece, con Stoner ciò non accadeva, essendo lo stile di guida di Casey totalmente differente dal suo, ndr). Della Suzuki mi piace che… si guida, mentre prima con la Ducati facevo proprio fatica”.Ha voglia di parlare, Capirossi, e torna nuovamente sul discorso Ducati affrontando il capitolo Stoner: “Lui guida quella moto in una maniera completamente diversa da tutti gli altri: spigola un sacco le curve, e si ‘spara’ via in uscita… Se quella moto la tieni inclinata, non apri più il gas. Il fatto è che Filippo Preziosi (il progettista della Desmosedici, ndr) è sempre alla ricerca di potenza. A lui interessa vedere giri motore e cavalli. Il motore della Suzuki invece gira più in basso, anche se di poco, e ciò lo rende più adatto al mio stile di guida”.

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