giovedì 28 febbraio 2008

SBK - Troy Corser: ''Non penso al ritiro, ma voglio aiutare i giovani''

Il vantaggio di essere un pilota australiano del Mondiale Superbike è di sfruttare questi giorni che ci portano da Losail a Phillip Island nella propria terra madre, tornando "a casa" per una full-immersion in pieno relax.
Questo ha fatto Troy Corser, di ritorno a Wollongong, città natia dove è situata la propria "base" invernale, stagione dove si trasferisce per stare a stretto contatto con la famiglia e gli amici più cari. Proprio nella ridente cittadina dell'Albion Park il portacolori Yamaha Italia, due volte iridato e con 41 Superpole all'attivo, ha incontrato per qualche ora i rappresentanti della stampa locale, per un appuntamento informale dove ha parlato del più e del meno.
Di seguito riportiamo cosa ha detto Troy Gordon Corser in questo incontro, dalle sue ambizioni per Phillip Island a come è andato il primo round a Losail, parlando anche del suo futuro: ritiro o non ritiro?

"Passo tutto l'anno alloggiando negli hotel di mezzo mondo, pertanto ho speso questi giorni da Losail a Phillip Island per stare un pò nella mia casa in Australia per rilassarmi", ha sincerato Troy Corser. "Questo weekend sarà importante per noi, per me soprattutto. Ovvio che voglio vincere, specie nel tracciato di casa, ma sarà importante ottenere un buon risultato qui per diverse ragioni. Primo, cancellare Losail, dove abbiamo avuto più problemi del previsto. Secondo, perchè qui abbiamo sempre avuto problemi nell'usura degli pneumatici, pertanto salire almeno sul podio e raccogliere punti preziosi sarà fondamentale in prospettiva campionato. Sono ottimista, nei test a gennaio siamo andati bene senza cercare il tempo a sensazione: non ci resta che aspettare".

Troy Corser è successivamente tornato a parlare di Losail, chiarendo cosa è successo in Gara 2.--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"C'è poco da dire: se nella prima manche abbiamo limitato i danni, nella seconda tutto è stato un vero disastro. Dopo dieci giri non avevamo più trazione, la gomma posteriore era andata ed in pratica correvo sul ghiaccio. Ho rischiato anche parecchie volte di volare a terra... Tuttavia non possiamo più cambiare i risultati di Losail, guardiamo avanti con un podio ed una Superpole in bacheca. Sono convinto che questo weekend per noi sarà un'altra storia: la moto è competitiva e nel briefing post-gara con la squadra abbiamo già individuato la strada da seguire per tornare protagonisti".

In conclusione il due-volte iridato, portacolori in questi anni di Ducati, Aprilia, Petronas, Suzuki e Yamaha, ha risposto alla solita domanda: pensa al ritiro?

"Al momento mi sto divertendo in sella. Certo, quando non ottieni i risultati sperati c'è un pò di sconforto, ma ho resistito a momenti ben peggiori. Quel che posso dire è che no, non penso al ritiro, ho voglia di correre ancora per qualche anno. Di sicuro ho già pensato a cosa farò da "grande", e negli ultimi mesi ho seguito un pò le gare di giovani piloti, sia in Europa che qui in Australia, con i vari trofei monomarca e campionati nazionali. Voglio dare una mano a loro, come molti piloti hanno fatto in questi anni".

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