venerdì 20 febbraio 2009

Mondiale Superbike 2009: ormai ci siamo!

Ormai ci siamo: tra otto giorni inizieranno le prove ufficiali della prima gara del Campionato Mondiale Superbike 2009, uno dei più interessanti della Storia di questa categoria.

DUCATI - SUZUKI - HONDA: Nory Haga ma anche con un privato di lusso come Shane Byrne mentre Michel Fabrizio, con l’altra moto ufficiale, dopo aver positivamente sorpreso a Kyalami non ha brilla to pur rimanendo tra i primi. La 1098 F9 è una moto collaudata partendo dalla vittoriosa versione 2008, migliorata con modifiche all’elettronica e con l’adozione del “ride by wire” (riservato però alle sole moto ufficiali).
La Suzuki rimane davanti soprattutto con quel Max Neukirchner che se ha imparato ad essere costante, sia fisicamente sia psicologicamente potrebbe essere uno dei candidati al titolo 2009 con la rinnovata GSX-R K9, moto quasi completamente diversa dalla versione 2008. Unico problema potrebbe essere Kagayama che non sembra in grado di essere nel gruppetto dei primissimi e, quindi, non sarebbe di aiuto per il suo compagno di squadra.
La Honda, dal canto suo, continua a essere competitiva non solo con la moto del team Hannspree - Ten Kate ma anche con quella del team Stiggy (e questa è una novità). Jonathan Rea, nell’ultima gara del mondiale 2008, aveva dimostrato che la “sua” classe è la Superbike, confermandosi nelle prove invernali e creando un relativo problema al team che già conta su due certezze come Kiyonari e Carlos Checa. Riuscirà il superorganizzato team olandese a gestire addirittura tre “galletti” nel suo pollaio? Nessun problema, invece, per Stiggy che punta decisamente su Leon Haslam, pilota esperto. Poche modifiche per la CBR 1000 RR, soprattutto per quanto riguarda elettronica e sospensioni.


LA SORPRESA – E’ stata la Yamaha ma non per la moto che da anni è ai vertici del mondiale Superbike ma per quello che riguarda i piloti. La R1 si è sempre dimostrata veloce ma le prestazioni dei suoi piloti avevano lasciato sempre il dubbio che mancasse qualcosa per conquistare il titolo. In questa stagione la moto si presente totalmente nuova (all’80%) e con un interessantissimo motore dotato di fasatura a scoppi irregolari.
Ma la vera sorpresa è rappresentata dai suoi piloti che sono alla loro prima esperienza completa nel Mondiale Superbike: l’americano Ben Spies l’inglese Tom Sykes. Il tre volte Campione Ama, salito per la prima volta sulla Yamaha su un circuito per lui nuovo, si è subito inserito nel gruppetto dei primissimi confermandosi come uno dei favoriti al titolo, anche se ha l’handicap della non conoscenza dei circuiti. L’inglese, dal canto suo, dopo un avvio in sordina sta avvicinandosi ai vertici della classifica.

LE DEBUTTANTI – La vera svolta al Campionato, l’hanno però data le due Case che si affacciano quest’anno al Mondiale Superbike: l’Aprilia (per lei un ritorno) e la BMW. E che abbiano dato subito del pepe all’ambiente lo dimostra il fatto che la Ducati abbia rifiutato all’altra squadra italiana la possibilità di provare anche nel prossimo week-end dopo aver girato tre giorni in questa settimana.L’Aprilia ha investito molto in questa impresa nella quale ha concentrato le sue migliore risorse, oltre ad aver ingaggiato due ottimi piloti come Biaggi e Nakano. La sua crescita dalle prime uscite è stata sensibile a dimostrazione dell’impegno: Biaggi mercoledì ha girato in 1’32”9 a otto centesimi dal record di Bayliss. Che metta già paura?

Paolo Ciabatti, General Manager SBK Infront Motorsport:
"Credo che la squadra bolognese abbia una sensibilità eccessiva per cosa fa l’Aprilia. La Casa veneta è alla sua prima esperienza importante nella quattro tempi di serie dopo alcuni anni e sta portando avanti un programma di sviluppo serrato per poter essere competitiva già dalle prime gare. Un lavoro che non può che far bene alla Superbike. Se poi questo tipo di interventi dovesse diffondersi anche tra le altre Case con conseguenze negative per i costi, potremmo pensare a un intervento regolamentare in collaborazione con le Aziende e i team impegnati nel Mondiale”.

La BMW, dal canto suo, sembra leggermente più indietro rispetto all’Aprilia ma vedremo cosa sarà riuscita a sviluppare l’Azienda tedesca in questo lasso di tempo dai test portoghesi e spagnoli. La S 1000 RR sembra mostrare un buon potenziale e Corser (più di Xaus) sta cercando di svilupparlo.

LA DELUSIONE – La decisione di uscire dalla MotoGP da parte della Kawasaki ha avuto come conseguenza principale quella di un maggior impegno nella Superbike. La scelta di una squadra piccola ma molto organizzata ed esperta come la Paul Bird Motorsport (PBM) con l’affiancamento di una decina di tecnici giapponesi conferiva una certa fiducia all’operazione ma le prime uscite non sono state delle più promettenti.La prestazione di Broc Parkes nelle prove di questa settimana potrebbe essere frutto di un giro… determinato dell’australiano, vista la prestazione del compagno di squadra Tamada, indietro di un secondo. Le novità sulla moto ci sono: le sospensioni ora sono Showa, lo scarico è giapponese, mentre molto si è lavorato sull’elettronica. Vedremo se hanno funzionato.

ULTIME VERIFICHE – In questo week end scenderanno in pista altre cinque squadre ufficiali (Ducati, BMW, Honda – Ten Kate, Suzuki e Yamaha) e vedremo il loro stato dell’arte anche se soltanto tra otto giorni saranno scoperte tutte le carte.Sarà comunque un grande Campionato quello che prenderà il via il 1° marzo a Phillip Island e che farà tappa il quattordici a Loshail (Qatar). Dopo ci saranno venti giorni di pausa (fino al 5 aprile quando si correrà a Valencia). Subito dopo la Spagna partirà l’altro mondiale quello della MotoGP che sta prendendo le giuste contromosse per contrastare la crescita di popolarità e tecnica della Superbike. Lo fa adottando iniziative già sperimentate tra le “derivate di serie” come l’introduzione della monogomma o l’apertura del paddock al pubblico o, ancora, una maggiore attenzione verso i team non ufficiali.

Paolo Ciabatti:
“Vedo con una certa soddisfazione che una linea che abbiamo sposato trovi applicazione anche in un Campionato (la MotoGp) che sinora aveva scelto una strada completamente diversa. Oggi, senza che siano venuti a mancare i presupposti che avevano motivato le loro scelte, si va verso un avvicinamento agli appassionati. Il coinvolgimento dei motociclisti è stato uno degli elementi fondamentali della Superbike sin dalla sua nascita (basti pensare al pit walk) e vedere che questa filosofia venga oggi applicata da un campionato che ha una Storia più lunga della nostra, non può che farci piacere”.

E chi ne gode sono gli appassionati che si preparano a una grande stagione che in Italia verrà trasmessa come sempre da La7.

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