Il destro, quello del gas, funziona alla grande e fa volare l'australiano che però rimane molto preoccupato sull'esito dell'intervento al polso sinistro. Capirossi e Rossi si divertono in bagarre. Male gli altri ducatisti: Hayden come Melandri?
Sepang (Mal) - Allora la situazione è questa: il più veloce è Casey Stoner ma ha la faccia arrabbiata. Normale, direte voi, anche a Motegi, nel 2007 dopo aver vinto il mondiale era inferocito perché aveva fatto una delle più brutte gare della sua stagione. L'australiano è fatto così e poi ha un tarlo nella testa: il suo polso sinistro fa male e si muove poco e questo lo limita, a suo dire, nella performance e nella durata. In ogni caso complimenti: se anche menomato va così forte, vuol dire che la manetta è davvero notevolissima.
Scendi la classifica e trovi un duo che è riuscito persino a divertirsi. Rossi e Capirossi che hanno fatto anche una simulazione di bagarre: "Grande Capi, abbiamo lottato per due o tre giri e ho anche preso paga. Mi ha infilato in staccata. Sembrava di essere nel 2006 io con la Yamaha Camel e lui con la Ducati. L'ho visto avvelenato (cioè molto carico e determinato, ndr) e questo mi rende contento, vuol dire che non è ancora passato il momento per la vecchia scuola".
Strano il mondo: da una parte i "veterani" italiani che sorridono, contenti del fatto di avere delle moto competitive e un morale ad alto livello, dall'altra i giovani leoni che sono insoddisfatti. Stoner, ad esempio… Dice bene il suo team manager, Livio Suppo: "Casey è fatto così, quando ha un'idea in testa, bisogna che gli passi".
E l'idea è una sola: "Il polso mi fa male e mi limita nei movimenti. Certo, oggi abbiamo fatto progressi, ma il dolore mi ha fatto chiudere in anticipo. Abbiamo lavorato sulla ciclistica, trovando una trazione migliore. Sarei potuto andare più forte, ma dopo tre o quattro giri fatico a guidare… Ho lottato, anche oggi. E non capisco perché ci siano ancora questi problemi dopo tre mesi dall'operazione. Mi avevano detto che adesso sarei stato a posto e invece no. Ho già fatto un intervento del genere e dopo due settimane andavo forte".
Vagli a spiegare che l'altra volta gli avevano messo una graffetta nell'osso e invece nell'ultimo intervento c'è stato anche un trapianto di osso: l'australiano si sente limitato. Di sicuro va fortissimo, come sempre. "Certo posso compensare usando tutto il corpo –continua lui - ma mi sento limitato".
In casa Ducati il problema non è solo legato alla forma del bomber, cioè di quello che va davvero forte, ma anche al difficile rapporto tra Hayden e la nuova moto. L'americano dice frasi che abbiamo già sentito: "La moto pompa in maniera pazzesca in uscita e i tempi non vengono fuori. Ho migliorato rispetto a ieri, ma ancora non è come voglio io. Freno prima rispetto a come ero abituato, insomma è una moto più difficile e ho provato a seguire Casey, ma dopo un giro l'ho perso. Va anche più veloce sul dritto, ma questo perché esco meno veloce dalla curva. Ho parlato con lui ho visto il suo setting, però i problemi restano".
Senza allarmismo, ma sembrano frasi di Marco Melandri.
Nicky ha la pelle dura e non si arrende, però resta il fatto che la Ducati non è facile da conquistare. Lo dimostrano anche i piloti dei team satelliti, capeggiati dalla vecchia volpe Gibernau, ma staccato di una vita da Stoner.
Capirossi precisa: "Non ho fatto il tempo sulla scia di Pedrosa era molto distante, l'ho fatto da solo. Ma ero già andato forte la mattina, quando ho girato con un treno di gomme che avevo già usato ieri. Oggi ho usato il telaio nuovo, che va bene e piace anche a Vermeulen. Buon segno, vuol dire che stiamo andando nella stessa direzione, anche se il grosso del lavoro lo faccio io".
Gomme uguali per tutti, ma di buon livello, visto che di passo si va più o meno come lo scorso anno, con la caratteristica di raggiungere più facilmente prestazioni di buon livello le prestazioni veloci. Il sospetto è che le "monoBridgestone" siano valide e soprattutto uguali per tutti (lo sottolineano tutti i piloti) ma che il livello delle moto sia cresciuto parecchio, soprattutto a livello del motore. Se Capirossi chiede ancora cavalli, un motivo c'è, se Rossi sperimenta mappe per accentuare le doti di accelerazione della M1, pure. Lo fanno perché oltre alla Ducati che ha il motore tosto che tutti conoscono, adesso c'è la Honda. Ieri Dovizioso diceva che di cavalli ce ne sono tantissimi, oggi abbiamo capito che è vero, anche se il v4 dell'HRC è povero in basso e un po' scorbutico. Si lavora sulle mappe per addolcirlo (ma questo fa consumare troppo), mentre Dovizioso deve anche scegliere il telaio definitivo, e la cosa non è semplice. "Tra i due non ho ancora capito quale sia il migliore. Uno è meglio in frenata (quello usato oggi, ndr), ma non in uscita di curva. Oggi abbiamo fatto un po' di confusione perché la moto inizia a saltellare un po' e questo fa perdere grip. Non ci voleva perché domani devo decidere e non è facile capire con i tecnici quale soluzione presenti migliori possibilità di sviluppo".
Problemi che non sfiorano Elias che, con la moto "quasi ufficiale" del team Gresini, va più o meno come Pedrosa e Dovizioso. Occhio allo spagnolo, quindi, che ha un'ottima moto e meno pressione rispetto ai compagni di marca Dura la vita per i giovani leoni, soprattutto quando i vecchi sono in gran forma.
Articolo aggiornato alle ore 12.25 del 6 febbraio 2009
I tempi della giornata
1 Casey STONER AUS Ducati 2:01.483
2 Loris CAPIROSSI ITA Suzuki 2:01.555 +
3 Valentino ROSSI ITA Yamaha 2:01.626
4 Dani PEDROSA SPA Honda 2:01.860
5 Chris VERMEULEN AUS Suzuki 2:02.086
6 Toni ELIAS SPA Honda 2:02.232
7 Colin EDWARDS USA Yamaha 2:02.241
8 Andrea DOVIZIOSO ITA Honda 2:02.434
9 Nicky HAYDEN USA Ducati 2:03.034
10 Jorge LORENZO SPA Yamaha 2:03.056
11 Sete GIBERNAU SPA Ducati 2:03.308
12 Alex DE ANGELIS RSM Honda 2:03.518
13 Mika KALLIO FIN Ducati 2:03.774
14 Niccolo CANEPA ITA Ducati 2:04.021
15 Yamaha Test JPN 2:04.312
16 Yuki TAKAHASHI JPN Honda 2:04.332
17 Randy DE PUNIET FRA Honda 2:04.507
18 Yamaha Test JPN 2:04.536
19 James TOSELAND GBR Yamaha 2:04.597
Fonte: www.motonline.com
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