Mentre la versione Superstock della sempre più attesa KTM RC8 debuttava in Spagna, seppure con una certa sfortuna, sempre in occasione del primo round della serie a Valencia i boss della Casa austriaca hanno approfittato del momento per svelare qualcosa di più dei loro piani.
Philipp Habsburg, uomo di punta del reparto R&D, ha infatti spiegato in una conferenza stampa informale la grande attenzione da parte dell’azienda per il settore racing della Superstock al momento, e soprattutto ha confermato l’intenzione di arrivare in SBK, anche se non prima del 2010 molto probabilmente.
“Questo è stato il nostro primo weekend nella calsse Superstock ed il nostro target in questo primo anno è quello di imparare più possibile dell’ambiente di STK e Superbike. E siccome vogliamo imparare abbiamo posizionato il team all’interno del reparto R&D dell’azienda, a differenza dei nostri programmi di 125 e 250GP, che sono posizionati nell’area racing.
Vogliamo apprendere per il futuro dei prodotti KTM. Del reesto c’è un link strettissimo con la produzione nella RC8 e non a caso Wolfgang Felber è qui anche lui, perchè lui è la testa del team RC8 in KTM, ma è anche la testa della produzione di serie, così come il team che corre in Superstock. Vogliamo unire il più possibile il nostro programma corse con quello della produzione“.
Il boss KTM a questo punto ha confermato anche l’interesse dell’azienda per l’entrata nel Campionato del Mondo Superbike, ma per vedere la RC8 schiarata al via si dovrà attendere la stagione 2010: “Abbiamo i nostri piani nel lungo termine, ma ci piace anche l’idea di iniziare con un piccolo team e di essere un poco pazienti e orientati sul momento. Di sicuro vogliamo esserci in Superstock nel 2008 e nel 2009, poi vedremo quanto saremo competitivi con la nostra moto nel futuro, e solo a quel punto capiremo quale sarà il momento migliore di prendee la grande decisione di lanciarci in SBK.
Ma al momento nel nostro management non c’è ancora alcuna decisione a riguardo, ma di sicuro ci stiamo pensando per il 2010. Questo è quanto possiamo dire ad oggi.”
Fonte: http://www.motoblog.it/
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