Una prima fila di lusso, segno che sarà una gara di quelle da non perdere, e la certezza che a Estoril nessuno partirà per far numero. E i numeri del poleman fanno paura: 1'35.715 è il nuovo record della pista e lo fa segnare Jorge Lorenzo, ma non c'è solo un giro nel quale lo spagnolo conquista la terza pole in tre gare… Mettiamoci anche un passo di gara che ha spaventato tutti, in più la cattiveria di chi manda a quel paese Vermeulen perché lo rallenta (ma subito dopo lo perdona), ma soprattutto la forza di chi stacca di 233\000 il rivale dichiarato, Dani Pedrosa.
Il derby spagnolo infiamma la giornata, ma in prima fila c'è anche l'uomo dei miracoli, Rossi. Quasi mezzo secondo di distacco, ma una certezza: la M1 funziona e con le Bridgestone da qualifica, distanti anni luce dalle Michelin (sette moto nei primi otto) solo Vale mostra i muscoli.
Lorenzo analizza a caldo la giornata: "Terza pole di fila, è un gran momento e sono ovviamente felice, ma adesso devo stare tranquillo e pensare a guidare bene".
E pensare che Jorge si sta per operare alle braccia per un problema che lo limita a fine gara: "Non cerco scuse, ma non sono al massimo, ma riuscirò a resistere per tutta la gara, poi penserò ad operarmi".
Quindi, prima fila con due Yamaha e una Honda, e anche in seconda non cambia nulla con Hayden davanti a Edwards e Toseland. Un risultato che dice chiaro e tondo una cosa: la Yamaha, anche satellite, va forte e ha ricevuto in regalo le valvole pneumatiche come le moto ufficiali e la conferma da parte della Casa per i prossimi due anni.
Non va male neanche Dovizioso, settimo tempo, miglior privato Honda e finalmente autorevole con le qualifiche. Andrea esulta perché in un turno solo ha battuto l'altra satellite di De Puniet ed è davanti alla moto del campione del mondo, solo nono a un secondo e mezzo.
Stoner, in pista lo si vede subito, ha un avantreno ribelle e reazioni imprevedibili. La Ducati su queste piste (Jerez e Estoril) fatica più del solito e Stoner lo conferma: "Spero di risolvere la situazione nel warm up". Ma questa, si sa, è la speranza di chi soffre.
Dietro Stoner, ecco in fila Hopkins con la fragorosa Kawasaki screamer (non male a cavalleria), poi la Honda di Nakano e la Suzuki di Capirossi. Loris merita un discorso a parte: ha un buon passo di gara, si è rovinato il turno con una caduta, ma sta cambiando faccia alla sua moto. Un lavoraccio, ma Capirex ha i mezzi per farcela.
Siamo già a 2 secondi e passa dalla vetta, ed ecco Vermeulen, Elias, West, De Angelis che si sta riprendendo dalla febbre ma non è riuscito a far volare la sua moto.
In fondo, a una vita, circa 3 secondi e mezzo, Melandri, oramai in piena crisi e il francese Giuntoli, vittima di una caduta.
Un consiglio: domani non perdete la gara, sarà una grande battaglia.
Fonte: http://www.motonline.com
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