Nel bel mezzo tra le due manche del Mondiale Superbike a Valencia c'era un pò di apprensione. Momenti di gelo assoluto: nei box dei team Ducati, si facevano già i primi calcoli. Dopo la doppietta Lanzi-Bayliss di Gara 1, le penalizzazioni in termini di peso (3 kg) alle 1098 erano più che una semplice possibilità. Concreta, tutt'altro che remota. Nel complicato calcolo della media-differenza nei punteggi tra i due migliori Ducatisti gara per gara e della coppia più competitiva in sella alle 4 cilindri, si era giunti al 4.8, contro il 4.0 successivo al weekend di Phillip Island. Per vedere zavorre e penalizzazioni per le "dieci-novantotto", si doveva raggiungere o superare il punteggio di 5. Una nuova doppietta o un semplice 1° e 3° posto dei Ducatisti, ecco intervenire il "regolamento variabile", che avrebbe indubbiamente pregiudicato la competitività delle 1098 nei prossimi tre appuntamenti in calendario di Assen, Monza e Miller."Fortunatamente", se vogliamo, ha vinto una 4 cilindri (Haga), con Bayliss secondo e l'altro pilota Ducati meglio piazzato, Ruben Xaus, settimo. Evviva: niente zavorre, niente 3 kili di piombo da sistemare ove meglio si crede, tutto invariato. Il calcolo prosegue fino a Miller, ma per il momento questo pericolo è stato scongiurato.Giusto o sbagliato che sia il "regolamento variabile", adesso la media-differenza è di 3.0, nonostante ci sia un pilota Ducati dominatore in campionato. Ecco, forse è proprio Troy Bayliss il problema di Borgo Panigale: va troppo forte. Oggettivamente. Costante, non sbaglia mai, sempre a podio, mal che vada fa quarto. Rendimento straordinario che si scontra con le disavventure altrui, dall'infortunio di Biaggi alle cadute di Haga, alle performance altalenanti di Fonsi Nieto. Senza quel pensionante (incredibile a dirsi) pluri-titolato australiano, sarebbe davvero un bel campionato: dal 2° al 5° ci sono 12 punti, con Haga in rimonta ed un Biaggi mai domo.Fonte: http://www.motograndprix.it/
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