Mauro Noccioli, toscano, è uno dei capitecnici più conosciuti nel paddock della quarto di litro: attualmente inserito nel team CafféLatte, dove segue lo svizzero Thomas Luthi, Noccioli è uno dei più agguerriti sostenitori del due tempi.
Per questo, non vuole assolutamente sentir parlare di quattro tempi, anche se il futuro della duemmezzo sembra già segnato.
“La 250 e la 125 così come sono ora vanno protette, non soltanto per lo spettacolo che sono in grado di offrire, ma anche per i piloti che producono e per il personale che ci lavora: non va infatti sottovalutato il valore dei meccanici che vengono formati in queste categorie, aspetto che invece non c’è in MotoGP, dove si fa ben poco lavoro sulle moto. Soprattutto, però, non capisco una cosa: quali piloti correranno, in MotoGP, tra 5 anni, se non ci saranno più 125 e 250? I più forte della MotoGP arrivano da qui, a parte Toseland, Hopkins, e pochi altri… Sarebbe la fine…”.
Il futuro, però, sembra ormai segnato: lo vuole la Honda…
“Per anni la Honda è stata un punto di riferimento, è vero: del resto è la Casa motociclistica più grande del mondo. Però, attenzione: non si può certo dire che lo sia stato ultimamente, sia a livello sportivo che tecnico. Se passeranno i quattro tempi, chi correrà? Soltanto loro? E con quali premesse? Correranno soltanto i Pedrosa e gli Hayden della situazione? La Honda è la prima che non rispetta la MotoGP: fosse coerente, rispetterebbe tutti i propri piloti, come l’Aprilia fa con i suoi. La Honda, invece, a parte i due ufficiali, gli altri li fa marcire: guardate Dovizioso… potrà dare il massimo quanto vuole, ma il gap con gli ufficiali ci sarà sempre, e così anche il team dovrà sempre fare i salti mortali per correre l’anno successivo. Con l’arrivo dei quattro tempi anche nelle cilindrate minori salirebbero inevitabilmente i costi, e parecchi team scomparirebbero. Prima di cambiare le regole, credo che sia sempre necessario dare uno sguardo alle statistiche: oggi la 125 e la 250 creano un movimento incredibile, muovono un sacco di gente. Forse, si capirebbe meglio cosa si andrebbe a rovinare… Io non trovo un solo motivo per cui sia giusto cambiare, uno solo! E non venitemi a parlare di inquinamento: vogliamo parlarne? Bene: siamo proprio sicuri che le 125 e le 250 siano peggio delle MotoGP, che sono un’indecenza sia come emissioni acustiche che inquinanti?”.
A parte la Honda che ha interessi commerciali, cosa spinge la Dorna a cambiare il proprio prodotto ?
“Guardano soltanto ai soldi dei diritti TV, loro, e quindi alla MotoGP. Ma non possono pensare di offrire soltanto un’ora di spettacolo, una sola gara! Così, ci guadagnerebbe la Superbike; vorrà dire che andremo tutti là a lavorare… La gente vuole vedere uno spettacolo ricco, che dura a lungo, e 125 e 250 lo garantiscono. Pensiamo agli Stati Uniti: la gente, là, va a vedere ogni tipo di spettacolo: salti, evoluzioni, eccetera, rimanendo seduti tre ore e più, passando una giornata intera. Sappiamo benissimo che 125 e 250 sono a servizio della MotoGP, che l’unico obiettivo dei piloti è quello. Sappiamo che sono soltanto di passaggio: va bene, è positivo! Proprio per questo, Aprilia e KTM meritano rispetto per quello che fanno per la MotoGP”.
Fonte: http://www.gpone.com/
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