Con il Traction Control che ha raggiunto certi livelli, si può dire che le 800 sono “facili” da guidare? (alcuni sostengono che attualmente sono più difficili le 250 cc)
“Sicuramente il Traction Control aiuta molto il pilota nella gestione della potenza. Quello che la gente non sa però è che sul singolo giro (o “giro secco” come si usa dire in gergo) la differenza di prestazioni che si ha usando il controllo o meno è molto piccola: in termini di tempi sul giro la differenza a volte è inferiore a un decimo. Discorso diverso è far registrare buoni tempi per un numero di giri maggiore (diciamo 9-10 giri consecutivi): in questo caso il Traction Control fa la sua parte e livella i valori in campo. Nell’arco di una gara poi la differenza è assolutamente non trascurabile. Del resto, il fattore chiave per affrontare la gara nel migliore dei modi è saper gestire le gomme, e in questo il Traction Control aiuta molto i piloti meno esperti oltre che i piloti con uno stile di guida molto ‘sporco’”.
Capirossi auspica un “congelamento” dei sistemi elettronici, altrimenti a suo parere lo spettacolo si ridurrà a zero, tra qualche anno: ma si può effettivamente progredire ancora tanto, in questo campo?
“Non penso che l'ausilio dell'elettronica sia dannoso per lo spettacolo, almeno per le moto. Ad oggi si fa già un largo utilizzo dei controlli di trazione e di gestione della potenza, tanto che si è arrivati a poter gestire la potenza del motore curva per curva. Un tipo di utilizzo dell’elettronica che si avvicina molto a quello che avviene in Formula 1, ma derapate, svirgolate e intraversate nelle due ruote sono ancora all'ordine del giorno, per non parlare dei sorpassi!Quanto si possa ancora progredire è difficile dirlo: bisogna innanzitutto considerare che la dinamica della moto non ha niente a che vedere con quella delle auto: con due ruote in meno tutto si gioca su equilibri precari. Detto questo, l’influenza del pilota in sella è determinante: 3 cm in avanti o indietro cambiano il bilanciamento del veicolo, le spinte sui pneumatici, eccetera. Mettere a punto un dispositivo elettronico che sia capace di prevedere tutto questo è molto difficile.Sicuramente c'è ampio margine di sviluppo sulla customizzazione dei Traction Control: algoritmi di elaborazione diversi caratterizzano in modo radicale il funzionamento del controllo. Alcuni piloti prediligono un determinato carattere, altri ne prediligono uno diametralmente opposto. Ogni Casa costruttrice anno dopo anno si vede costretta a cambiare filosofia proprio perchè ingaggiando piloti nuovi devono adattare il loro sistema alle esigenze del momento”.
Dal punto di vista tecnico, è vero che il Traction Control può “sfavorire” i piloti vecchio stampo, perché meno abituati a questo tipo di controlli elettronici?
“Su questo punto non sono molto d’accordo: a vincere sono sempre gli stessi e ciò dimostra che se c'è un aiuto da parte delle gestioni elettroniche, c'è per tutti. Oltre a questo aspetto è importante tenere conto che il Traction Control, come qualsasi altro dispositivo applicato al veicolo, va utilizzato al meglio. Il pilota deve cioè interpretare al meglio il funzionamento del Traction Control: chi è più bravo in questo ne guadagna in termini di prestazioni”.
Melandri disse di aver provato, durante i test invernali di inizio 2007, a guidare senza Traction Control: disse che fu divertente, ma poi dopo un po’ ha lasciò perdere, semplicemente perché si andava più piano...
“Come detto poco sopra sicuramente sulla distanza senza Traction Control si va più piano. Alcuni piloti, però, amano utilizzare la moto senza controlli elettronici quando montano le gomme da qualifica!”.
Quali sono i parametri fondamentali su cui si basa il funzionamento del Traction Control in una moderna MotoGP?”
I parametri base sono le velocità rilevate alla ruota anteriore e alla ruota posteriore. Il sistema che gestisce il Traction Control monitorizza questi due valori e calcola il livello di pattinamento. Alcune leggende di paddock narrano che oltre al rapporto tra le due velocità venga monitorato anche l’angolo di piega della moto, e grazie a questo variata la sensibilità del sistema”.Il livello di intervento del Traction Control varia da pilota a pilota, a seconda delle sue preferenze?“Sulle MotoGP il Traction Control è quasi completamente regolabile. Si possono regolare molti parametri: quando tagliare la potenza, quanta tagliarne, come tagliarla e tramite quali sistemi (anticipo, taglio corrente o tramite ride by wire). Ogni pilota ha una sua personale preferenza su come deve funzionare il controllo. Alcuni piloti preferiscono un intervento poco invasivo, altri invece preferiscono un taglio della potenza importante. Alcuni piloti preferiscono un innesco dolce, altri meno”.
Se la MotoGP decidesse di togliere totalmente il controllo di trazione, come avvenuto in F.1 nel passaggio dal 2007 al 2008, alla prossima gara si vedrebbero molte più cadute? Sarebbe pericoloso?
“Sicuramente i piloti per mantenere le stesse prestazioni per più giri sarebbero portati a rischiare di più o sarebbero chiamati ad uno sforzo maggiore in termini di concentrazione”.
Guardando la telemetria, si riesce a capire se effettivamente in alcuni circuiti, in alcuni punti, si può aprire il gas di scatto, senza problemi, tanto ci pensa il Traction Control a gestire la potenza, o è soltanto una leggenda?
“Il pilota non apre mai il gas di scatto. Al massimo angolo di piega il pilota accompagna il gas perché basta veramente pochissimo pattinamento in senso longitudinale per far scivolare la ruota posteriore in senso laterale. In quella situazione il controllo di trazione non aiuta più di tanto. Solitamente il Traction Control si innesca al medio angolo di piega, quando il pilota forza con il gas e dove l’equilibrio del veicolo permette un pattinamento maggiore alla ruota posteriore. Il sistema in definitiva aiuta perché evita al pilota di correggere continuamente la posizione del gas. In ogni caso, non permette in alcun modo di far aprire l’acceleratore in un istante”.
Il pilota più bravo è quello che fa intervenire il meno possibile il Traction Control?
“A parità di regolazione del controllo di trazione, se un pilota riesce a farlo funzionare meno (grazie al suo stile di guida, alla sua posizione in sella, o al controllo della manopola) sicuramente riesce a sfruttare più potenziale dalla propria moto”.
Una guida aggressiva fa maggior uso del Traction Control? E in questi casi, i consumi sono più elevati?
“Una guida aggressiva è sinonimo di TC sempre attivo. I consumi peggiorano quando si utilizzano dei controlli che lavorano sull’anticipo o sul taglio della corrente. In questi casi il carburante viene comunque immesso nel motore ma non sfruttato al cento per cento. Utilizzando il ride by wire i consumi migliorano”.
Fonte: http://www.gpone.com/
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