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Fonte: http://www.motoblog.it/
... chiamatelo piu' semplicemente con le iniziali: DRIM, ovvero pura passione per il mondo dei motori a due ruote.
Sono bastati circa 45 minuti a Casey Stoner per prendere le misure al circuito di Losail, in Qatar, illuminato dai cinque milioni e mezzo di watt di luce artificiale dei riflettori posti lungo la pista ed accesi ufficialmente nel corso di una speciale cerimonia, prima dell'inizio delle prove alle 18:00 ora locale.
La guerra dei Troy ha contraddistinto la prima giornata di azione a Phillip Island, con le pomeridiane qualifiche che hanno proiettato la Yamaha YZF R1 di Troy Corser al comando con 38 miseri millesimi di vantaggio su Troy Bayliss, in sella alla Ducati 1098 F08 ufficiale. Grande lotta per il primato, dieci piloti racchiusi in un secondo, prima fila provvisoria che premia il lavoro di Michel Fabrizio e Max Neukirchner, giovani subito dietro ai "nonni" australiani. Questo in sintesi il racconto del venerdì a Phillip Island, ma è doveroso dar spazio alla voce dei protagonisti: di seguito riportate le dichiarazioni dei piloti, con la raccomandazione di restare collegati per seguire in real-time tutti gli aggiornamenti dall'Australia.
Neanche il buio riesce a fermare un inarrestabile Casey Stoner, che ancora una volta ha messo il suo nome in cima alla lista dei tempi, anche in occasione del primo test collettivo della Moto Gp in notturna, a Losail.
Phillip Island ritrova il sole, Bayliss e Corser il sorriso e la Superbike sembra gradire. Prime qualifiche, 60 minuti effettivi di emozioni con continui "botta e risposta" per la pole position provvisoria conditi da numerosi colpi di scena che hanno reso incadescente la giornata di venerdì. La Guerra dei Troy per il momento vede Corser vincitore della prima battaglia, grazie all'eccellente 1'32"336, grazie a 38, miseri, fondamentali millesimi. Con la minaccia della pioggia momentaneamente scongiurata, i due "nonni" in rappresentanza di Yamaha e Ducati hanno regalato anticipatamente spettacolo: Bayliss, poi Corser, ancora Corser, ad un certo punto sembrava ci fossero soltanto loro due in pista, nonostante la griglia provvisoria sinceri 10 piloti racchiusi in un secondo. Senza guardare sul passo e sui valori in proiezione gara, con tanti dubbi sulla tenuta dal 10° giro in avanti delle coperture Pirelli, i due "aussie" sono riusciti ad avere la meglio su di un tris di giovanotti alle loro spalle, a cominciare da Michel Fabrizio. Il neo-acquisto di casa Ducati comincia bene il weekend in Australia con un terzo tempo da evidenziare, riuscendo a stare a lungo alle spalle di Corser prima della conclusiva risposta del compagno di squadra. Il pilota capitolino ha portato la propria 1098 Factory in prima fila provvisoria, accompagnato da Max Neukirchner confermatosi ad alti livelli in clima-qualifica, dove riesce sempre a spiccare tempi di sicuro impatto. L'alfiere Alstare Suzuki potrà contare per questo weekend sulla GSX-R 1000 K8 orfana dell'infortunato Yukio Kagayama, operato ieri in Giappone alla clavicola sinistra fratturata a Losail. Dietro al tedeschino troviamo un eccellente, sorprendente Jakub Smrz, autore di un giro d'antologia con la 1098 RS del debuttante team Guandalini, impegnato lo scorso anno soltanto nel CIV (con qualche puntata nel Mondiale). "Kuba", secondo anno in Superbike (il primo con una moto competitiva), è stato addirittura per gran parte della sessione al 2° posto, prima di una caduta che ha chiuso anzitempo le propria qualifiche. La performance di Smrz è stata successivamente avvicinata... pardon, eguagliata al millesimo dai due alfieri di Marco Borciani, Max Biaggi e Ruben Xaus, quest'ultimo protagonista della seconda caduta della giornata (la prima questa mattina nelle libere-1). Parlando di Biaggi, per lui solito venerdì in modalità "diesel", con nel pomeriggio lampanti miglioramenti e la prospettiva domani di essere protagonista. Per il momento seconda fila provvisoria per un bilancio Ducati più che positivo, con un quintetto di "dieci-novantotto" nelle prime 7 posizioni: se non si può parlare di superiorità di Borgo Panigale, ci siamo quasi. Tornando alla cronaca delle qualifiche, ritorna in auge la Kawasaki grazie ad un strepitoso Laconi, ottavo davanti al suo ex-compagno di squadra e vincitore di Gara 2 a Losail Fonsi Nieto. Il transalpino ha staccato di 1"3 l'attuale team-mate Makoto Tamada, nelle retrovie senza alcuna spiegazione.Indietro anche un altro atteso protagonista del Sol Levante, Noriyuki Haga, 13° dopo il miglior tempo della mattinata con asfalto "umido". Nitronori dovrà recuperare, per il momento si vede scavalcare da un variopinto terzetto di Hondisti: Checa, Holland, Muggeridge. L'ex protagonista della MotoGP ha spinto la CBR Ten Kate sino alla top ten, con la supremazia in casa Honda messa in discussione dalla coppia "aussie" di casa DFX-Bertocchi, Karl Muggeridge e, soprattutto, Russell Holland, 11° in un tracciato amico e subito davanti al solido ed esperto compagno di squadra. Per domani una sola speranza: il bel tempo.
L'ultima chiamata per squadre e piloti, l'occasione per porre fine allo scetticismo dei più. Giovedì e venerdì (28-29 febbraio) a Losail torneranno in azione le MotoGP, l'ultimo test pre-campionato, il primo in notturna sotto le luci dei riflettori per un contorno suggestivo.


"8 e 9 marzo. Il richiamo della nuova stagione"
Il vantaggio di essere un pilota australiano del Mondiale Superbike è di sfruttare questi giorni che ci portano da Losail a Phillip Island nella propria terra madre, tornando "a casa" per una full-immersion in pieno relax.
Ben 64 piloti tra Superbike e Supersport: così tanti da piazzarli per tutto il rettilineo di Phillip Island. Alla vigilia del secondo round del Mondiale Superbike 2008, i protagonisti delle due classi si sono ritrovati per la classica "foto di classe" sul tracciato nei pressi di Melbourne. Una tradizionale immagine da mandare negli archivi, con numeri record per entrambe le classi in attesa del ritorno in Europa, quando scenderanno in pista anche i 41 giovani della Superstock 1000 ed i 32 della Stock 600.
Dopo le tante voci circolate negli ultimi due mesi, arrivano finalmente le dichiarazioni del diretto interessato: Schumacher parteciperà al Gran Premio di MotoGp del Mugello come Wild Card?
La KTM RC8 si affaccia senza timore al mondo delle maxisportive - E lo fa a modo suo: estetica inconfondibile, soluzioni tecniche originali, bicilindrico di 1.148 cc al top della categoria e traliccio leggerissimo oltre che pluriregolabile. Di RC8, in Italia, ne verranno importate circa 200 e saranno in vendita a metà marzo, in due colorazioni (arancione/nero; bianco/nero) a 16.450 € indicativi chiavi in mano. Al momento non è prevista una versione “racing”, ma la “base”, che abbiamo testato in anteprima sul circuito Ascari Resort di Ronda (Spagna), sembra già in grado di impensierire tutte le avversarie.


Il Mondiale Superbike 2008, non solo è cominciato, ma in Qatar ha preso il volo grazie ai telespettatori, 1.150.000 per l'esattezza, che alle 14,09 di sabato scorso sono stati rilevati dinanzi ai televisori, pronti a seguire la fase finale dell'entusiasmante gara 2, trasmessa in diretta da LA 7.





Casey Stoner, stavolta si è decisamente alterato in seguito alle vicende delle ultime settimane, dove Honda e Yamaha hanno chiesto la rivisitazione del regolamento con la limitazione del regime di rotazione massimo (ipotesi di limitazione a 19.000 giri), che a conti fatti svantaggerebbero, più di tutti, la Ducati.







Non è iniziato nel migliore dei modi il 2008 per Yukio Kagayama.
Allora, finalmente il Mondiale SBK è iniziato e per molti di Noi la crisi d’astinenza è finalmente finita; e come al solito seguire le 2 gare è stata una profonda fatica fisica e mentale, quasi come quella dei piloti (bè insomma, i piloti hanno fatto un po’ più di fatica, dai ammettiamolo!).
Un contatto che poteva far discutere, tenendo conto dei precedenti tra i due. Tra Noriyuki Haga e Max Biaggi non scorre buon sangue, ripensando a Misano e ad altri episodi della scorsa stagione. Una rivalità che sembrava riproporsi in Gara 1 ieri a Losail, con Max Biaggi in grado di passare dopo pochi giri il rivale giapponese: i due si sono toccati, "Nitronori" ha recriminato salvo poi perdere il controllo della propria R1 e volare a terra. Un errore pesante, verrebbe da dire "dilettantesco". Un'ingenuità che è costata alla Yamaha e allo stesso Haga punti importanti, senza una valida giustificare a spiegare l'accaduto. Passato il nervosismo iniziale, Noriyuki ha poi sincerato che cos'è successo, ammettendo le proprie colpe e senza cercare polemica con Max Biaggi."Pensando a mente fredda, ho capito che la caduta in Gara 1 è accaduta soltanto per un mio errore", sincera Noriyuki Haga. "Biaggi mi ha attaccato all'interno: ci siamo toccati, il mio anteriore con la sua ruota posteriore. In un primo momento sono riuscito a stare in piedi, poi ho sbagliato, ho recriminato per l'accaduto e son volato a terra. Errore mio. Cercherò adesso di prepararmi per Phillip Island".Con questo errore e con le difficoltà vissute nella seconda manche Noriyuki Haga ha lasciato Phillip Island con cinque miseri punti in saccoccia. Gli avversari per la classifica iridata hanno già un vantaggio di oltre 30 punti: in Australia è obbligatorio recuperar terreno.

L'uomo più felice di Losail, e non potrebbe essere altrimenti. In un sol colpo ha cancellato anni di cocenti delusioni, riuscendo a conquistare all'esordio con Alstare Suzuki una preziosa vittoria nella seconda manche. Alfonso Gonzales "Fonsi" Nieto è la sorpresa e l'uomo del weekend in Qatar, capace di spezzare il monomarca Ducati, riportando la Gixxer al successo nonostante sia orfana di un pilota come Max Biaggi. L'ex vice-campione del mondo della 250cc non ha sentito la pressione, ha lavorato con metodo per tutto il weekend e quando era il momento di dare il massimo lo ha fatto senza tirarsi indietro, vincendo la sua prima corsa in Superbike dopo un lungo digiuno durato cinque anni (ultimo successo Donington 2003, 250cc).
In concomitanza diretta con l'apertura del Mondiale Superbike 2008, l'Aprilia ha svelato nel corso di una Convention del Gruppo Piaggio a Milano (con la partecipazione di oltre 1200 dealer) l'arma con la quale tornerà a correre nelle derivate di serie. Trattasi della "RSV 4 Race Machine", Superbike sviluppata nel Reparto Corse di Noale e già in fase avanzato dello sviluppo. Dotata di un quattro cilindri 1000cc a V di 65°, la RSV 4 è in grado di sprigionare ben 200 cavalli, con innegabili qualità nell'erogazione e sfruttamento del propulsore. Merito di un'elettronica al passo con i tempi con la perla del Ride by Wire integrale, soluzione che consente possibilità infinite di controllo dell’erogazione di potenza e di controllo di trazione.La "Race Machine" ha così fatto il proprio debutto pubblico, dopo essersi mostrata nella versione "laboratorio" in questi mesi nei tracciati di mezza Europa, in particolare della Penisola iberica. La Superbike di Noale ha infatti provato a lungo tra Jerez, Estoril e Valencia insieme alle squadre Aprilia del Motomondiale (classi 250 e 125), con lo sviluppo portato avanti da Alex Hofmann, tester designato dal Gruppo Piaggio.Il pilota tedesco, cinque stagioni in MotoGP alle spalle tra Kawasaki e Ducati, sarà anche il primo pilota scelto per portare al debutto in gara la RSV 4. Per lui un contratto biennale: 2008 come tester, 2009 pilota titolare. Per l'esordio in gara della Aprilia RSV 4 bisognerà attendere il prossimo anno, ma diversi rumors parlano di un debutto anticipato per gli ultimi round del calendario 2008, a cominciare da Vallelunga.Staremo a vedere, quel che è certo dal 2009, dopo un'assenza di 6 anni, Aprilia tornerà a competere nel Mondiale Superbike, scontrandosi con le case attualmente presenti nonchè KTM e BMW, pronte all'impegno tra le derivate di serie. Il programma Aprilia non si fermerà soltanto al campionato mondiale: dal 2010 si punterà anche all'AMA Superbike. D'altronde anche in America sarà lanciata la RSV 4, e non c'è di meglio che un programma sportivo per rilanciare l'immagine Aprilia anche negli States.
Un gran premio d'apertura all'altezza delle aspettative. Duelli roventi, Ducati tremenda con ufficiali e privati, Yamaha temibilissime, Honda in recupero, Biaggi in gran forma, Suzuki vincente. Manca la Kawasaki.