Allora, finalmente il Mondiale SBK è iniziato e per molti di Noi la crisi d’astinenza è finalmente finita; e come al solito seguire le 2 gare è stata una profonda fatica fisica e mentale, quasi come quella dei piloti (bè insomma, i piloti hanno fatto un po’ più di fatica, dai ammettiamolo!).
Dopo il primo Round in Qatar si possono già fare una serie di importanti considerazioni su come potrà andare la stagione e indicare le prime sorprese e le grosse delusioni di questo primo week-end SBK.
LE GARE - Bè una cosa è certa, la formula SBK come al solito ha regalato gare strepitose, addirittura da urlo come la prima, dove abbiamo assistito a 3 tra sorpassi e controsorpassi nelle ultime 2 curve dell’ultimo giro tra due campionissimi come Bayliss e Biaggi. E poi come dimenticare in combattimento tra Xaus e Biaggi al secondo giro in Gara 2, pazzesco e bellissimo. Insomma tanti duelli tutti molto corretti e mai troppo sopra le righe, anche se si sono sfiorati parecchie volte. E poi scusate, chi avrebbe scommesso 1 solo € nel dare Nieto vincitore ?
Nessuno, neanche Battà; perché la SBK è una realtà unica nel mondo delle corse ad altissimo livello dove i privati possono ancora dire veramente la loro e non a chiacchere, e dove le sorprese non sono una rarità.
Insomma tanti duelli duri e sportivi e con risultati a volte imprevedibili, tutto in puro stile SBK!
TEAM BORCIANI STERILGARDA - Non hanno fatto la pole, non hanno vinto nessuna delle 2 gare, eppure nessuno non potrà dire che il team Borciani oltre a essere un team privato con piloti e prestazioni da super ufficiale, è stato complessivamente il più performante del week-end.
Secondi e terzi in qualifica, secondi e quarti in Gara 1, secondi e terzi in gara 2, fantastici!
Che dire, meglio del team ufficiale Xerox e un team al quale oramai il ruolo di privato può stare molto stretto.
MAX BIAGGI - Ottimo feeling con la 1098 da subito, in particolare abbiamo notato in entrambe le gare delle ottime prime tornate, il tallone di achille di Max nel 2007 sembra sparito. Come al solito estremamente consistente e sempre a podio, di sicuro uno dei contendenti al titolo.
RUBEN XAUS - Fantastico, il pilota che forse ha fatto il salto di qualità più elevato dall’anno scorso e che più ha giovato (forse per questione di feeling di stile di guida) dell’arrivo della 1098R, e che con l’arrivo di Biaggi al posto di abbattersi in partenza ha trovato stimoli super che in qualifica e in gara si sono visti tutti. Se riuscirà a limitare le sue cadute potrebbe essere un out-sider per il titolo da non sottovalutare.
TROY BAYLISS - E’ vero, ha vinto alla stragrande Gara 1 battendo alla grande Biaggi ma ha dovuto lottare molto con se stesso, diciamo più del solito. Male la superpole, 4 uscite di pista in Gara 1, un quarto posto in Gara 2 lasciano una sensazione strana, pilota come al solito fortissimo ma in Gara 1 sempre molto sopra le righe, troppo rispetto al suo standard, il feeling con la 1098 non è lo stesso come quello incredibile instaurato con la 999 ? Questo lo vedremo, ricordando che Bayliss è secondo me il pilota più grande e rappresentativo della SBK di sempre, candidato al titolo sicuro!
TEAM DUCATI XEROX - Ha fornito complessivamente una prestazione inferiore rispetto al team Borciani, specialmente in qualifica e in Gara 2, con il grande acuto della vittoria di Bayliss merito totale del pilota, insomma da rivedere; Fabrizio direi bene in Gara 2.
DUCATI 1200 e NUOVO REGOLAMENTO - Qui si tocca veramente una patata bollente e difficile pure da pelare. Visti i risultati in Gara 1 con le Ducati prima, seconda e quarta e in Gara 2 con ben 5 Ducati dopo Nieto ci sarebbe da dire che siamo a rischio monomarca Ducati Desmo Challenge.
Eppure, in pura potenza sul rettilineo principale viste le 4 cilindri e soprattutto le Suzuki nettamente più potenti si direbbe che il nuovo regolamento sia più che azzeccato.
E allora cosa ci rimane da dire ?
Allora, iniziamo a dire che di sicuro il motore 1.200cc non aiuta nell’entrata di curva e in percorrenza, sull’uscita di curva a medio regime è un mix tra elettronica, coppia e potenza troppo difficile da sbrogliare senza qualche ingegnere del paddock.
Dalla nostra bassezza però possiamo dire con certezza che:
1 - La Ducati per livello di piloti ha semplicemente 2 squadre ufficiali (Bayliss, Biaggi, Xaus, Fabrizio) e questo bisogna considerarlo.
2 - Le Ducati non hanno stupito per prestazioni sul giro secco, ma sono state quasi imbattibili nella seconda parte di gara (Nieto a parte con scelta di gomme alternativa). A questo punto c’è da chiederci, l’equilibrio ciclistico superbo e una elettronica estremamente avanzata avvantaggiano i piloti Ducati in questa fase di gara nel consumo delle gomme ?
Difficile dire adesso se le 1.200cc hanno un reale vantaggio, da rivedere come da regolamento dopo Valencia per avere risposte sicure.
YAMAHA e HAGA, IL DISASTRO - E’ questa la verità, il week-end che doveva porre la casa dei 3 diapason come la meglio preparata insieme a Ducati e con Haga pronto per il suo primo titolo peggio di così non poteva partire. Haga malino in qualifica, e completamente e assurdamente disastroso in Gara 1 con la caduta più insensata della storia. E Haga non è nuovo a dei vaffa…. del genere in curva a gas aperto, vedi Brno 2007 dopo il sorpasso subito da Kagayama, ma quella volta gli andò bene.
E forse si capisce perché non ha ancora vinto un titolo, un errore imperdonabile, e con 33 punti di distacco da Bayliss dopo un solo Round sarà difficile lamentarsi se non vincerà di nuovo il titolo per pochi punti. Anche in gara 2 malissimo con un pessimo tredicesimo posto sempre per la solita questione delle gomme consumate a fine gara. Ed è questo il secondo grande tema, la Yamaha non ha minimamente risolto il vero tallone d’achille della R1 2007, il consumo esagerato sul alcune piste delle gomme, un problema irrisolvibile e strutturale per la R1 ?
TROY CORSER - E per fortuna che Troy Corser ha tenuto sù la squadra con una Superpole semplicemente stratosferica (la sua n. 41) un terzo posto in Gara 1 buono ma inferiore alle aspettative di vittoria e un mediocre 7° posto in Gara 2 per le solite questioni delle gomme, senza Troy il bilancio Yamaha sarebbe stato semplicemente da disfatta per come si era preparato il team.
SUZUKI ALSTARE - Non c’è niente da fare questo è sempre stato e sarà uno dei top team più top, che sfrutta tutto quello che ha in mano e non regala niente. Ha perso Biaggi, ha perso lo sponsor, ha preso Nieto nel dubbio e indifferenza generale (anche la mia) e alla prima gara si sono presentati con una vittoria in gara 2 perentoria e una moto con un motore strepitoso. Importante ricordare che il Qatar è pista molto amica della Suzuki che vince qui almeno una gara dal 2005, quindi da riverificare la reale competitività nelle prossime gare. L’unica cosa che c’è da chiedersi è, Biaggi ha fatto bene ad andare via ?
HONDA TEN KATE - Mà, è vero che tutto il materiale è arrivato con un ritardo enorme però dal team campione del mondo un po’ di più ci si aspettava. Il team Ten Kate in tv quasi non si è visto, con solo Checa e Sofoglu a tenere su la baracca, rimandata alle tappe europee per una migliore preparazione, anche se il campionato con tanti punti persi volerà via. Disastro assoluto per il pupillo Honda Kyionari, pilota ufficiale Ten Kate Honda e campione British SBK che è stato semplicemente inesistente, eppure le SBK le conosce; rimandato ma con molti molti dubbi.
KAWASAKI - Non saprei cosa dire, una gran impegno di Kawasaki ma fino ad ora molto poco e anche molta sfortuna, insomma da rivedere.
Ciao, e alla prossima, e se non siete d’accordo, dai non mi criticate troppo!
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