1098 standard, gomme pure, team privato. Con questa ricetta l'ex ufficiale della Ducati sta ritrovando se stesso e il suo talento. In Qatar ha girato molto forte, più di Biaggi, che ha problemi di messa a punto. Test rovinati alla Kawasaki per la caduta della cassa dei nuovi motori
Losail (Qatar) – A pochi giorni dal via (sabato 23 febbraio) il Mondiale SBK riscopre il grande talento di Lorenzo Lanzi. Invece sulla stessa pista di Losail, che aprirà la sfida 2008, Max Biaggi non mostra la stessa autorità che aveva fatto sognare i tifosi al termine della precedente tappa di Phillip Island. In Australia, al debutto sulla Ducati 1098RS, il fuoriclasse romano aveva messo tutti in riga (girando comunque sei giorni contro tre degli altri protagonisti) lasciando intendere di poter dare l'assalto al titolo anche da privato. Al termine della due giorni in mezzo al deserto Lanzi ha chiuso con un superlativo 1'59"4 mentre Biaggi si è fermato a 2'00"0, preceduto anche dal compagno di scuderia Ruben Xaus risultato mezzo secondo più veloce.La prestazione di Lanzi non è stata un fulmine a ciel sereno. Il 26enne romagnolo ha sfoderato la classe dei suoi giorni migliori ottenendo sequenze estremamente interessanti. Nell'ultima ha fatto due volte 1'59"7 e poi un doppio 1'59"4, un ritmo veramente infernale. E non bisogna dimenticare che Lanzi – al pari di Biaggi e tutti gli altri che sono scesi in pista – non disponeva delle coperture evoluzione che i piloti avevano saggiato su questa stessa pista nel novembre scorso. Nell'occasione, dopo due giorni, Bayliss aveva girato un decimo più piano di Lanzi, poi nel terzo era sceso fino a 1'58"1, nuovo primato ufficioso di Losail. "Adesso diranno che nel team ufficiale non rendevo perché soffrivo la pressione ma non è vero - puntualizza Lanzi - Stavo bene là e mi è dispiaciuto dover venire via, anche se alla RG ho trovato tecnici preparatissimi e la famiglia Gianfardoni che ha i mezzi e l'ambizione per andare lontano. La verità è che con la 1098RS posso guidare come piace a me, con l'avantreno molto carico, mentre sulla 999 questo non era possibile. Anche Bayliss aveva problemi, pur se i miei erano più gravi". La soddisfazione di Lanzi fa da contraltare ai dubbi che hanno assalito Max Biaggi. "Abbiamo montato un nuovo sistema di scarico (della Akrapovic, come Lanzi, ndr) e il motore è andato in crisi - rivela Max - C'è voluto un giorno e mezzo per rimetterlo a posto e abbiamo perso un po' la strada. Inoltre ho girato con gomme pessime e non abbiamo capito se i problemi di assetto che avevamo erano a causa delle coperture o propriamente della moto. La prossima settimana, al nostro rientro, troveremo la stessa situazione e dovremo farci venire delle idee per uscirne fuori. Torno a casa un po' perplesso". Anche lo scorso inverno qui Max aveva avuto grossi problemi nel precampionato Suzuki, poi nel week end di gara aveva messo tutto a posto riuscendo a debuttare con una strepitosa vittoria. "Ma questa volta la vedo ancora più dura" - avverte Max.Torna a casa soddisfatto invece il compagno Ruben Xaus, arrivato ad un solo decimo da Lanzi. "Appena abbiamo montato la gomma giusta – ha detto lo spagnolo - in un batter d'occhio ho risolto i problemi trovando competitività e ritmo. I tempi invernali contano il giusto, però io sono ottimista".Ottimi riscontri anche per Gregorio Lavilla, che ha fatto 1'59"5 con la Honda '07 del team Paul Bird: Checa, sempre con la vecchia, a novembre aveva fatto 1'59"0.Grosse difficoltà invece in casa Kawasaki. Tutto è nato dal grottesco incidente nel paddock che ha danneggiato tre dei quattro motori "evo" spediti direttamente dal fornitore Akira. "La cassa è caduta da un muletto e abbiamo salvato solo un motore, gli altri li abbiamo dovuti rimandare indietro perché le testate erano andate" - ha raccontato Pierguido Pagani che ha ripreso la guida del team dopo la partenza di Virginio Ferrari. "L'incidente ci ha costretto a rimontare i motori "primo step" che hanno un'elettronica diversa e l'operazione ha richiesto l'intera prima giornata".La squadra sta provando un freno motore che agisce sulla farfalla secondaria che nei precedenti test (e anche sul modello 2007) era disattivata; ma la messa a punto va a rilento e di tempi interessanti per Laconi e Tamada ancora non se ne parla.Lavori in corso anche al team Pedercini, che stenta a mettere a punto l'elettronica della versione '07. Oggi Ayrton Badovini è pure caduto senza danni fisici.La DFX si è presentata coi nuovi acquisti Karl Muggeridge e Russell Holland che si sono alternati sulle Honda '07 e '08; avranno un esemplare a testa nelle prime due gare del campionato. Attenzione ad Holland "Che abbiamo pescato su internet, secondo noi sarà la sorpresa della stagione" - assicura Sergio Bertocchi, che da poche settimane collabora con la struttura di Daniele Carli. Lanzi e Biaggi sono già sulla via di casa; domani tocca a Ducati e Yamaha ufficiali.
I tempi (ufficiosi) della Superbike
1. Lanzi (Ita-Ducati) 1'59"4;
2. Xaus (Spa-id) 1'59"5;
3. Lavilla (id-Honda) 1'59"5;
4. Biaggi (Ita-Ducati) 2'00"0;
5. Muggeridge (Aus-Honda) 2'01"0;
6. Laconi (Fra-Kawasaki) 2'01"2;
7. Tamada (Gia-id) 2'01"4;
8. Holland (Aus-Honda) 2'01"6;
9. Badovini (Ita-id) 2'01"8;
10. Iannuzzo (id) 2'01"9.
Fonte: http://www.motonline.com
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