Il conto alla rovescia è finito, domani in Qatar scatta il mondiale Superbike 2008, con le prime sessioni di prove libere e cronometrate valide per le due gare che si svolgeranno sabato.
Si respira grande attesa nel paddock del circuito di Losail, mai come quest'anno il campionato delle moto derivate dalla serie organizzato da FG Sport, vede una entry list così ricca di pretendenti al titolo o comunque alle posizioni di vertice.
Non è la solita frase di rito alla vigilia di una nuova stagione, ma è oggettivo osservare come, al contrario della MotoGP che vede assottigliarsi la sua griglia di partenza, la Superbike stia vivendo un trend assolutamente positivo, con 28 piloti iscritti in pianta stabile al campionato 2008, a rappresentare ben 5 case costruttrici.
La fase difficile del biennio 2003-2004, con le case giapponesi decise a puntare tutto sul motomondiale e di conseguenza i fornitori degli pneumatici obbligati a dirottare i propri investimenti su altre categorie, alla fine è stata una fortuna, ha permesso agli organizzatori di ripartire da zero, con scelte coraggiose ed innovative, su tutte il monogomma, che nonostante le perplessità iniziali si sono rivelate vincenti, spesso copiate da altri campionati.
Honda, Suzuki, Yamaha e Kawasaki sono ritornate in forza nel mondiale: anche se non compaiono le strutture ufficiali, i team di punta europei sono seguiti direttamente dalla casa madre, i vertici dei costruttori del Sol Levante si sono convinti che il successo del prodotto di serie è imprescindibilmente legato a doppio filo alle competizioni.
Così oltre al solito nutrito pacchetto di piloti (sei) in sella alle Ducati - la casa di Borgo Panigale non ha mai smesso di credere in questo categoria, troviamo tra gli iscritti ben nove piloti in sella ad una Honda, sei con Yamaha, tre con Suzuki e quattro con Kawasaki.
Anche a livello tecnico le novità non mancano, la Ducati schiera la nuova arma totale, la 1098R a motore bicilindrico di 1198 cc. di cilindrata, che ha già dimostrato nei test invernali di essere al top nelle prestazioni, la Honda ha anticipato l'uscita della nuova CBR 1000RR - facendo penare i team con tempi di consegna ritardati - per schierare in pista una moto più piccola e maneggevole pronta a risolvere i problemi della pur vincente versione 2007, Suzuki ha sviluppato la GSX-R avallando la scelta del team Alstare di schierare tre moto nonostante i problemi della scuderia belga dopo il divorzio dallo sponsor Corona, Kawasaki schiera la nuova ZX-RR dotandosi contemporaneamente di un team satellite affidato ad una struttura collaudata come il team Pedercini.
All'appello manca la Yamaha, che in effetti schiera la stessa moto dello scorso anno, ma non possiamo certo dimenticare che la R1 della seconda metà della scorsa stagione era la moto da battere; la struttura italiana che gestisce la partecipazione della casa giapponese ha lavorato per risolvere i problemi che affliggevano la moto, soprattutto a livello di consumo pneumatici, i test invernali hanno evidenziato come il potenziale di questa moto sia altissimo, quindi va inserita obbligatoriamente tra i favoriti.La sfida tecnologica è già partita, starà poi ai piloti sfruttare al meglio il potenziale delle moto in pista, proprio dei protagonisti annunciati parleremo nella prossima analisi.
Fonte: http://www.racingworld.it/
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