Marco elogia Casey: impossibile usare la Ducati e gli aiuti del Tc come fa lui.
Così, ancora prima che la bagarre inizi il famigerato Traction Control torna protagonista nelle moto. E' infatti Marco Melandri a riportarlo alla ribalta in un interessante servizio sull'autorevole Motor Cycle News (MCN).Il sito in lingua ingelse riferisce i complimenti di Melandri al compagno di squadra: "Casey usa moltissimo traction control ed è fantastico nel suo utilizzo", dice il ravennate che aggiunge anche un'interessante notazione, di carattere squisitamente tecnico, relativa alle differenze di settaggio e di guida tra i due: "Io utilizzo il TC molto, ma molto meno di lui. Praticamente lo step inferiore alla regolazione di traction control che uso io, è quello prossimo allo zero e non sono capace di usare tutto il potenziale del sistema".Non è necessario risollevare per forza le polemiche sull'eventuale abolizione degli ausili elttronici. Non è il caso sollevato da Melandri, il quale però con le dichiarazioni rese a MCN non si discosta poi molto da quell'affermazione di Rossi secondo la quale: "Stoner è il numero uno di quelli della generazione del controllo di trazione"."E' molto difficile - aggiunge Melandri - usare il gas quando hai le gomme sullo spigolo perchè la moto è nervosissima".
Domani a Jerez è in programma una riunione dei team che discuteranno una proposta che avrebbe paternità Honda di ridurre ulteriormente le capacità dei serbatoi per il 2009. Si tratterebbe di scendere dagli attuali 21 (che sono a loro volta già una riduzione) a 20 litri di capacità.La diminuzione richiesta, che non troverebbe consensi tra gli altri costruttori, dovrebbe servire a limitare il numero dei giri e di conseguenza potenze e velocità. La giustificazione sarebbe una ricerca ulteriore di sicurezza che ha però pochi riscontri. In primo luogo perchè sul rettilineo ad alta velocità non si cade mai, in secondo luogo perchè avvicinirebbe ulteriormente la MotoGp alla Superbike. Infine perchè ridurre la capacità e i consumi obbliga ad utilizzare carburazioni molto magre, rendendo i motori ancora più scorbutici di quanto già non lo siano. Si rischia insomma di rendere le moto più pericolose in nome della sicurezza.Guardate le due foto qui sopra. Ritraggono Melandri (la prima) e Stoner (la seconda) ai test di Phillip Island. Lo scatto non li coglie nello stesso punto della curva, ma la differenza d'impostazione tra Casey disinvolto in una piega da paura e Marco più "normale" si vede ad occhio nudo. Per l'italiano l'elettronica della D16 è ancora un problema mentre per Stoner è pane quotidiano.
Fonte: http://controcampo.mediaset.it
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