venerdì 8 febbraio 2008

Rossi, la forza dei nervi distesi

Non ha chiuso i test con effetti speciali, Valentino Rossi. Il muro dei due minuti sul giro a Sepang è – momentaneamente – rimasto intatto. In compenso il pilota della Yamaha ha effettuato, come previsto, una simulazione di gara nella quale è risultato più veloce di…se stesso, rispetto a due settimane fa.Questo dato non deve essere preso sotto gamba dagli avversari. Battere Rossi, infatti, è difficile…anche per lui stesso. Il fatto che il sette volte iridato ci sia riuscito può essere dipeso, ma in minima parte, dalle condizioni ambientali. A Sepang, infatti, in questo periodo dell’anno temperatura ed umidità non cambiano in modo rilevante.E’ cambiato, dunque, nel frattempo il “pacchetto” che il pesarese aveva a disposizione. La moto è un po’ più a punto, il motore spinge un po’ di più, le Bridgestone hanno trovato una migliore alchimia con telaio, sospensioni e…polso destro del numero 46.Essere riuscito a raggiungere il suo obiettivo ha tranquillizzato Valentino che, in questi giorni, peraltro, si prepara a lasciarsi alle spalle anche il noto nodo fiscale che deve averlo preoccupato non poco negli ultimi tempi.La ricostruzione, sportive ed umana, ha richiesto – e richiederà – ulteriori sacrifici, economici e personali, ma il Valentino Rossi che abbiamo seguito negli ultimi mesi se ne è fatto interamente carico con grande maturità.E’, sicuramente, un uomo diverso, Rossi, oggi, perché come ha detto lui stesso recentemente in una intervista “dai fatti negativi si impara più che da quelli positivi”.La metamorfosi del pilota che più di ogni altro ha influenzato il motociclismo degli anni 2000, però, non è ancora completa del tutto. Non che ce ne sia assoluto bisogno, ma in realtà per finire l’opera e vedere uscire la farfalla dal bozzolo, Rossi dovrebbe presentare anche il nuovo staff.Accantonato il suo ex manager Gibo Badioli – mai amato dall’ambiente – forse è il momento di chiarire anche il ruolo di Davide Brivio, attuale team manager del team Yamaha che segue Valentino.La Gazzetta dello Sport oggi anticipa quella che è la “voce” del paddock: sarà Brivio il nuovo manager di Rossi. Indiscrezione, pettegolezzo o verità, sarebbe bene saperlo, in modo chiaro. Come in modo chiaro la casa di Iwata lo scorso anno decise di fare a meno del suo coordinatore, Marc Canela, quando scoprì il suo ruolo all’interno della “Great White London”, la società londinese che curava gli interessi del campione.La situazione, però, nel frattempo è cambiata e con i due team separati – da una parte Rossi con le Bridgestone, dall’altra Lorenzo con le Michelin – non c’è comunque alcun conflitto di interessi. E se vogliamo dirla tutta in F.1 si sono viste situazioni decisamente più intricate.Non è questo, comunque, un mistero che ci interessi più di tanto. Ben più interessante è vedere che l’accoppiata Rossi-Yamaha ora funziona. E non ci resta che sperare, dopo aver visto funzionare quella Stoner-Ducati, che renda al meglio anche quella Pedrosa/Hayden con la Honda.Nell’interesse del campionato.

Fonte: http://www.gpone.com

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