La classifica generale vede ora al secondo posto Fonsi Nieto, che ha a disposizione un buon manico, una moto vincente, ossia la Suzuki ufficiale, e il vantaggio di correre in casa. Non ci sarebbe troppo da meravigliarsi se lo spagnolo davanti al suo pubblico accendesse i post-bruciatori della GSX-R 1000 e, strafregandosene delle storie sui pistoni-kit-fantasma della 1098, dei 200 cc che l'avvantaggiano e delle insinuazioni sui veri numeri prodotti a Bologna, riguadagnasse il più alto gradino del podio, come già ha fatto in gara-2 a Losail.
Nieto dunque potrebbe essere un problema per Bayliss, ma più ancora di Nieto minacce di tempesta gli arrivano dal secondo spagnolo terribile: Ruben Xaus, che occupa al momento il terzo posto, a due punti da Nieto e 29 da Bayliss, e che a Valencia ha sempre fatto paura.
L'anno scorso ha addirittura vinto una manche, e disponeva senz'altro di una moto non competitiva come quella che guida quest'anno. Il tifo che i suoi connazionali riserveranno a Xaus sarà un valore aggiunto alla già eccezionale grinta del pilota, che quest'anno si trova in squadra uno stimolo vivente come Biaggi. Dovessi fare una scommessa per almeno una delle due manche, punterei su Xaus, ma penso che me lo pagherebbero pochissimo...
E non dimentichiamoci che quest'anno c'è un terzo spagnolo da prima fila: Carlos Checa, che con la sua Honda a Phillip Island, sua seconda gara in Superbike, ha ottenuto già uno splendido secondo posto. La Honda è in evidente crescita e il suo pilota anche. Probabilmente esploderanno insieme sui lunghi rettifili di Monza.
Checa ha 45 punti, tanti quanti ne ha Corser, un Corser che quest'anno è sempre molto aggressivo nella prima parte della gara e in questo modo sfrutta forse un po' troppo la moto, che non sembra ancora – colpa sua o delle gomme – in grado di reggere un ritmo infernale sino alla fine. Un problema che la R1 aveva evidenziato anche lo scorso anno e che non aveva impedito ad Haga di disputare una seconda parte di stagione all'arrembaggio, perdendo il titolo per due soli punti. Haga però quest'anno ha sprecato molto nelle prime due gare e a Valencia si presenta con ben 66 punti da recuperare. Il giapponese è fortissimo, si sa, ma il Ricardo Tormo è una pista in cui molti, troppi, vanno forte e c'è da scottarsi. Abbiamo citato i tre Spagnoli, tutti e tre potenziali vincitori, ma dobbiamo comprendere nel gruppo dei duri anche Lavilla, se la moto glielo permetterà, e Lanzi, che ha sempre dimostrato di gradire questo tracciato. Da seguire con attenzione anche Muggeridge, che un paio di settimane fa, nei test FGSport, ha girato più forte di tutti i presenti con la sua Honda privata, infine Michel Fabrizio, anche lui quest'anno ovviamente motivatissimo.
L'ultimo da prendere in considerazione in questa lunga carrellata? Si chiama Troy Bayliss. A Valencia ne sentirete parlare di sicuro. Ha compiuto 39 anni pochi giorni fa ed è un buon ragazzone australiano che ha sempre una battuta e un sorriso per tutti i suoi avversari. Li frega così: loro sudano, lui sorride. E dà manetta...
Fonte: http://www.motonline.com/
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