mercoledì 28 maggio 2008

MotoGp - Colin Edwards si offre alla Kawa: il motomercato apre al Mugello

ROSSI-YAMAHA AL 99% -
Già, perché il fatto che Rossi rimanga o vada via non è peregrino. Al 99% non si muoverà, ma quell’1% di dubbio è comunque esplosivo con almeno due case del calibro di Honda e Ducati con un sedile potenzialmente libero.

EDWARDS APRE I GIOCHI - Comunque dando per scontato che Vale rimanga dov’è, non per questo il mercato è immobile. Tutt’altro.
Ad aprirlo, infatti, è stato Colin Edwards, che non a caso attualmente occupa la quinta posizione assoluta in campionato ed è il primo di coloro i quali sono ancora liberi per il 2009.
Con grande onestà, ma anche con la furbizia che gli è propria il texano ha rivelato di aver parlato con la Kawasaki aggiungendo: “non c’è niente di male: in questo periodo tutti parlano con tutti”. Un posto però lì è libero ed un collaudatore come Edwards è appetito. Certo, Colin preferirebbe rimanere dov’è, ma visto che alla Yamaha farebbe piacere vederlo tornare nel campionato AMA negli States, il bravo Texas Tornado ha messo le mani avanti.

CAPIREX NON SI MUOVE - Alle spalle di Colin in classifica, ma messo praticamente allo stesso modo quanto a contratto c’è Loris Capirossi che come l’americano sta già parlando con la Suzuki che ha entrambi in piloti liberi nel 2009. La casa di Hamamatsu, nel contempo, deve rinnovare anche con il suo team manager, Paul Denning, e questo complica leggermente le cose. Loris, comunque, rimarrebbe volentieri dov’è, visto peraltro che la Suzuki comincia ad andare.

L’INTERROGATIVO HAYDEN - In settima posizione nel mondiale e con un grosso punto interrogativo accanto al suo nome c’è Nicky Hayden.
Il suo posto balla, ma non solo per volontà della HRC. Kentucky Kid piace infatti – e non è un mistero – alla Ducati che è convinta che lo stile di guida di Nicky sia molto simile a quello di Stoner. Per spalancargli le porte, però, prima bisognerà che si metta a posto la questione di Melandri. Marco oggi come oggi andrebbe via di corsa (c’è Gresini che lo aspetta a braccia aperte), ma c’è da risolvere un contratto in modo indolore, possibilmente, visto che i rapporti fra le parti sono ottimi. Inoltre bisogna considerare anche il fatto che l’attesa GP9 in carbonio sembra una moto completamente diversa dalla attuale, almeno a sentire l’opinione dei collaudatori, Guareschi e Canepa, quindi il fatto che Melandri decida di andare via nel 2009 non è del tutto scontato.

DOVI DOVE ? - Non è scontato nemmeno che Dovizioso approdi alla HRC nel 2009 al posto di Hayden. La Honda potrebbe trovare per Dovi una soluzione del tipo di quella sperimentata con Sete Gibernau, ma bisognerà vedere se l’italiano la considererà soddisfacente. Anche se, a dir la verità, non è che abbia poi molte alternative.
Il fatto è che le moto “buone” oggi sono 2+1. Le due “facili” sono Yamaha ed Honda, mentre sulla Ducati pesa la nomea di mezzo difficile da portare al limite. Se però la Yamaha si tiene Rossi (o meglio, Rossi si tiene la Yamaha) e l’HRC non desidera cambiare le forze in campo, temiamo che per i giovani ci siano pochi sellini disponibili. Per Dovizioso, dunque, esistono varie alternative, ma tutte di difficile realizzazione: un posto in squadra in HRC (deve essere liberato Hayden), un posto da semiufficiale nell’attuale team (probabile), un posto in Yamaha (solo se Rossi andasse via), oppure un posto in Ducati (qualora andasse via Melandri). Escludiamo che il ravennate sia interessato a Kawasaki e Suzuki, per il momento.

L’IMPORTANZA DEI PASSAPORTI -
Giunti all’ottava posizione in campionato il borsino decisamente si sgonfia. Toseland è partito bene, ma visto quello che sta facendo Edwards, potrebbe anche andare meglio. Ma visto che è inglese ed alla Dorna un inglese serve, rimarrà dov’è. Hopkins (11°) rimarrà in Kawasaki, mentre chi lo precede, Nakano, è mobile qual piuma al vento, se non si decide a fare un po’ meglio.Un po’ meglio deve fare anche Vermeulen, che nel paddock non eccita più di tanto, così come Elias. De Puniet e Guintoli, pur con prestazioni diverse, sono giudicati comunque più interessanti perché francesi. West, invece, è sicuramente in dirittura d’arrivo.
Per il momento rimane dov’è perché ne ha fatto una questione personale Michael Bartholemy, il manager della Kawasaki che l’ha voluto, ma il fatto che lo stesso personaggio stia parlando già con Edwards non depone certo a favore di una sua permanenza in verde. Anche perché gira la mina vagante Ben Spies che potrebbe approdare in Suzuki, al posto di Vermeulen, ma potrebbe anche far gola alla casa di Akashi, che ha pur sempre uno sponsor made in USA, la Monster Energy Drink.
Oltre alla pista al Mugello, dunque, bisognerà tenere d’occhio il paddock. Se è vero che i cambi di casacca storicamente si fanno a Brno, è altresì innegabile che i discorsi si fanno prima. Anzi sono già iniziati.

Fonte: http://www.gpone.com/

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