lunedì 5 maggio 2008

MotoGp - Le pagelle di Shanghai

Rossi 10 – Rompe il digiuno e vince alla Rossi, ovvero piazzando il giro veloce a poco dal termine. Gli altri ci hanno provato, ma il 46 era letteralmente imprendibile. Una brutta notizia per tutti i suoi rivali: la M1 va forte, le Bridgestone pure e il pilota… Beh, quelli che lo davano per bollito forse farebbero meglio a seguire altri sport. Il curling, ad esempio.

Pedrosa 8,5 – Fa una bella gara e porta a casa un podio pesante. Ma non basta, c'è anche il bel duello sul filo del cronometro con Rossi. Non sarà un leone, ma è in testa al mondiale e con merito.

Stoner 7 – La Ducati non è più imprendibile e lui lo sa. Ci prova, ma capisce che non è il momento e si accontenta. Parola che Casey odia, in più gli pesano i 15 secondi di distacco. Lo aspetta una trasferta difficile su una pista ostica per la Rossa, quindi non è tranquillo.

Lorenzo 10 – Solo Nuvolari correva con due caviglie rotte e un braccio operato da poco. E, come Nuvolari, Jorge non si lamenta e non frigna, non cerca scuse, anzi, si arrabbia quando dice che a inizio gara è stato fin troppo prudente. Mi inchino davanti a lui, sportivi, fate lo stesso.

Melandri 7 – Rinasce ed era ora. La Ducati lo ha aiutato tecnicamente e Marco si è subito ripreso. Bene, continuiamo su questa strada.

Capirossi 7 – Fa un errore all'inizio e rompe il cambio alla fine. Nel mezzo una bella gara all'altezza del quinto posto del mondiale che Loris giustamente occupa. La Suzuki ha il pilota giusto che combatte e sviluppa la moto: dovrebbero riconfermarlo al volo.

Edwards 5 – Lo "picchierei": in prova bastona tutti, in gara fa errori e si distrae. L'uomo del sabato è allergico alla domenica.

Hayden 5,5 – Si vede che sente aria di partenza dall'HRC e non è tranquillo. Rovina tutto cadendo in prova e scattando indietro al via. Poi fa qualcosa di buono e altre cose meno belle. Gara così, così.

De Angelis 5 – Fatica molto il sammarinese alle prese con una moto che non sente. Ha bisogno di supporto tecnico e di fiducia.

Bridgestone e Michelin 10 – Una specie di monogomma con due marche. Insomma: prodotti equivalenti e grande spettacolo.

Suzuki 7 – Le moto vanno niente male, ma due cambi rotti in una gara meritano attenzione.

Kawasaki 4 – Hopkins combina più danni di un terremoto, West è quasi amatoriale, le moto vanno a tratti. I soldi (spesi) ci sono, ma i risultati no. E il motore screamer che fine ha fatto?

Honda 7 – Una va benissimo, una così così, le "satellite" zoppicano.

Ducati 7 – Grande lavoro per far crescere Melandri e Elias, ma Stoner forse si sente un po' trascurato. E' ora di lavorare perché i rivali volano.

Yamaha 10 – Adesso la M1 non ha paura neanche del casello-casello di Shanghai. Che moto!

Fonte: http://www.motonline.com/

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