... chiamatelo piu' semplicemente con le iniziali: DRIM, ovvero pura passione per il mondo dei motori a due ruote.
martedì 24 giugno 2008
Superbike GP Misano (San Marino): così in TV
Secondo appuntamento in terra italica (anche se ufficialmente di parla del GP della Repubblica di San Marino), nella terra dei motori, la Romagna, proprio nel week-end in cui la MotoGP si esibisce nell'Universita' delle Moto (Assen).
In conclusione un week-end ricco di spettacolo che potremo goderci di persone (DRIM ci sara') oppure davanti alla TV nella frescura del nostro tinello in queste assolate e torride giornate estive secondo la seguente programmazione di La7:
Sabato 28
15.55 Superpole
Domenica 29
11.50 Gara 1
15.20 Gara 2
Fonte (immagine): www.tanimodimotoclub.it
MotoGP GP TT Assen (Olanda): così in TV
Prestigioso appuntamento con la MotoGP dal TT di Assen. La gara si svolge rigorosamente - come da tradizione - il sabato, quindi prestate attenzione a questo appuntamento anomalo, ma che ci dara' sicuramente forte emozioni.
E fate anche attenzione alla concomitanza con la SBK da Misano, secondo appuntamento Italiano per le derivate di serie.
Ecco la programmazione di Italia1:
Venerdi' 27
13.30 Grand Prix Moto
13.55 Prove motoGP
15.05 Sintesi prove 125
15.20 Prove 250
Sabato 28
10.45 Gara 125
12.15 Gara 250
14.00 Gara MotoGP
Fonte (immagine): www.webbikeworld.com
lunedì 23 giugno 2008
MotoGp-mercato: le rivelazioni di Carlo Pernat...
Le telecamere ce lo avevano già anticipato…Carlo Pernat, ha aggiunto un altro campione nel novero dei suoi assistiti: stiamo parlando del ventunenne di Cattolica Marco Simoncelli.
Il rinnovo di Super Pippo con Metis Gilera sembra cosa piuttosto lontana e non soltanto per soldi.
Marco, dopo le splendide prestazioni di quest’anno in 250, pensa concretamente di fare il grande salto nella classe regina del motomondiale, la MotoGP.
Per lui sarebbe già pronto un contratto con la Yamaha, per la precisione con la scuderia Tech 3 del francese Hervè Poncharal.
Simoncelli andrebbe ad affiancarsi al britannico James Toseland in sostituzione del partente Colin Edwards (destinazione Kawasaki?).
Inoltre Pernat sembra aver rivelato a GPone alcune importantissime mosse di mercato: Loris Capirossi rinnoverà con la Suzuki, Niccolò Canepà correrà con il team Satellite Ducati, mentre Alex De Angelis resterà ancora un anno con Gresini.
Niente male vero? E pensare che questo è solo l’inizio…
Fonte: http://www.motoblog.it/
Il rinnovo di Super Pippo con Metis Gilera sembra cosa piuttosto lontana e non soltanto per soldi.
Marco, dopo le splendide prestazioni di quest’anno in 250, pensa concretamente di fare il grande salto nella classe regina del motomondiale, la MotoGP.
Per lui sarebbe già pronto un contratto con la Yamaha, per la precisione con la scuderia Tech 3 del francese Hervè Poncharal.
Simoncelli andrebbe ad affiancarsi al britannico James Toseland in sostituzione del partente Colin Edwards (destinazione Kawasaki?).
Inoltre Pernat sembra aver rivelato a GPone alcune importantissime mosse di mercato: Loris Capirossi rinnoverà con la Suzuki, Niccolò Canepà correrà con il team Satellite Ducati, mentre Alex De Angelis resterà ancora un anno con Gresini.
Niente male vero? E pensare che questo è solo l’inizio…
Fonte: http://www.motoblog.it/
venerdì 20 giugno 2008
MotoGp - FP2: Stoner continua a dettare il passo
Cambia poco nella seconda sessione di prove libere della MotoGp a Donington: a fare il passo infatti è sempre il campione del mondo Casey Stoner, che è riuscito anche ad abbassare il suo riferimento di questa mattina.
Ancora una volta l'australiano della Ducati ha rifilato dei distacchi importanti alla concorrenza, che apre le sue fila con Nicky Hayden, che evidentemente si è subito trovato molto a suo agio con il motore a valvole pneumatiche, anche se è a mezzo secondo da Stoner. Risale anche Valentino Rossi, terzo al termine della sessione, che riesce anche lui ad abbattere la barriera del minuto e 29 secondi per una manciata di millesimi, inserendosi davanti all'altra Yamaha di Colin Edwards.
Chiude la top five un Alex De Angelis che si conferma ancora in grande evidenza, mettendosi alle spalle la Honda ufficiale di Dani Pedrosa di oltre tre decimi.
Ottavo tempo per il pilota di casa James Toseland, mentre per trovare gli altri portacolori azzurri bisogna scorrere la classifica fino alla tredicesima e alla quattordicesima piazza di Andrea Dovizioso e Marco Melandri.
Ancora molto attardato Jorge Lorenzo, che non riesce ad andare oltre al sedicesimo tempo, davanti al debuttante Ben Spies.
Ancora una volta l'australiano della Ducati ha rifilato dei distacchi importanti alla concorrenza, che apre le sue fila con Nicky Hayden, che evidentemente si è subito trovato molto a suo agio con il motore a valvole pneumatiche, anche se è a mezzo secondo da Stoner. Risale anche Valentino Rossi, terzo al termine della sessione, che riesce anche lui ad abbattere la barriera del minuto e 29 secondi per una manciata di millesimi, inserendosi davanti all'altra Yamaha di Colin Edwards.
Chiude la top five un Alex De Angelis che si conferma ancora in grande evidenza, mettendosi alle spalle la Honda ufficiale di Dani Pedrosa di oltre tre decimi.
Ottavo tempo per il pilota di casa James Toseland, mentre per trovare gli altri portacolori azzurri bisogna scorrere la classifica fino alla tredicesima e alla quattordicesima piazza di Andrea Dovizioso e Marco Melandri.
Ancora molto attardato Jorge Lorenzo, che non riesce ad andare oltre al sedicesimo tempo, davanti al debuttante Ben Spies.
SBK - Max Neukirchner racconta la sua crescita
Un'incredibile pole position e due meritati podi sulla pista di casa del Nurburgring sono stati solo gli ultimi due grandissimi risultati di una stagione davvero eccezionale per Max Neukirchner, portacolori del team Alstare Suzuki, nel Mondiale Superbike.
Considerato nel passato un talento incompiuto, quest'anno il pilota tedesco è letteralmente sbocciato, e ciò è dipeso da una serie di fattori differenti, il primo dei quali riguarda la preparazione fisica.
"Alla fine della scorsa stagione ho trovato un ottimo allenatore e ho fatto un grande lavoro con lui. La mia condizione fisica non era ottimale nelle prime due gare del campionato. Il mio allenatore ha detto che dipendeva dal fatto che il mio tono muscolare era basso e ho lavorato duro su quello, raggiungendo già buoni risultati".
Oltre ai progressi fisici, Max ha potuto contare quest'anno su una moto decisamente più competitiva.
"La differenza rispetto alla Suzuki che guidavo nel 2007 è enorme. La moto ha più potenza e una ciclistica decisamente superiore. Inoltre sono in una squadra di altissima professionale, dove si lavora davvero bene. Tutte queste cose sono fondamentali se vuoi lottare al vertice".
Fino ad ora, al giro di boa del campionato, Max Neukirchner ha conquistato due pole position e sei podi complessivi, compresa la vittoria a Monza, la prima in SBK. In classifica è terzo, staccato di 51 punti dal leader Troy Bayliss.
Fonte: http://www.sportautomoto.info/
Considerato nel passato un talento incompiuto, quest'anno il pilota tedesco è letteralmente sbocciato, e ciò è dipeso da una serie di fattori differenti, il primo dei quali riguarda la preparazione fisica.
"Alla fine della scorsa stagione ho trovato un ottimo allenatore e ho fatto un grande lavoro con lui. La mia condizione fisica non era ottimale nelle prime due gare del campionato. Il mio allenatore ha detto che dipendeva dal fatto che il mio tono muscolare era basso e ho lavorato duro su quello, raggiungendo già buoni risultati".
Oltre ai progressi fisici, Max ha potuto contare quest'anno su una moto decisamente più competitiva.
"La differenza rispetto alla Suzuki che guidavo nel 2007 è enorme. La moto ha più potenza e una ciclistica decisamente superiore. Inoltre sono in una squadra di altissima professionale, dove si lavora davvero bene. Tutte queste cose sono fondamentali se vuoi lottare al vertice".
Fino ad ora, al giro di boa del campionato, Max Neukirchner ha conquistato due pole position e sei podi complessivi, compresa la vittoria a Monza, la prima in SBK. In classifica è terzo, staccato di 51 punti dal leader Troy Bayliss.
Fonte: http://www.sportautomoto.info/
MotoGp - FP1: Stoner fa il vuoto alle sue spalle
Casey Stoner è parso in grande forma nella prima sessione di prove libere della MotoGp a Donington.
Il campione del mondo della Ducati è stato costantemente in vetta alla classifica e alla fine della sessione ha rifilato ben mezzo secondo al più vicino dei suoi rivali, che è un sorprendente Alex De Angelis, autore di un ottimo tempo proprio sotto alla bandiera a scacchi.
Terzo tempo per la Yamaha di Colin Edwards, che ha preceduto l'altra matricola Andrea Dovizioso, che è riuscito ad inserirsi davanti alla moto ufficiale di Nicky Hayden.
Solo ottavo invece Valentino Rossi, attardato di quasi un secondo dall'australiano della Ducati, ma va decisamente peggio al suo rivale numero uno, Dani Pedrosa, che non è riuscito ad andare oltre al dodicesimo tempo.
Due posizioni più indietro troviamo poi Jorge Lorenzo, ma del resto lo spagnolo lo aveva annunciato che si sarebbe presentato al round britannico con grande cautela e con l'obiettivo di non peggiorare le sue già precarie condizioni fisiche.
Lo segue in classifica Marco Melandri, che è riuscito a mettersi dietro solamente le due Ducati del Team Alice e il debuttante Ben Spies.
(Cliccare x ingrandire)
Fonte: http://www.gpone.com/, http://www.sportautomoto.info/
Il campione del mondo della Ducati è stato costantemente in vetta alla classifica e alla fine della sessione ha rifilato ben mezzo secondo al più vicino dei suoi rivali, che è un sorprendente Alex De Angelis, autore di un ottimo tempo proprio sotto alla bandiera a scacchi.
Terzo tempo per la Yamaha di Colin Edwards, che ha preceduto l'altra matricola Andrea Dovizioso, che è riuscito ad inserirsi davanti alla moto ufficiale di Nicky Hayden.
Solo ottavo invece Valentino Rossi, attardato di quasi un secondo dall'australiano della Ducati, ma va decisamente peggio al suo rivale numero uno, Dani Pedrosa, che non è riuscito ad andare oltre al dodicesimo tempo.
Due posizioni più indietro troviamo poi Jorge Lorenzo, ma del resto lo spagnolo lo aveva annunciato che si sarebbe presentato al round britannico con grande cautela e con l'obiettivo di non peggiorare le sue già precarie condizioni fisiche.
Lo segue in classifica Marco Melandri, che è riuscito a mettersi dietro solamente le due Ducati del Team Alice e il debuttante Ben Spies.
(Cliccare x ingrandire)
Fonte: http://www.gpone.com/, http://www.sportautomoto.info/
SBK - Ayrton Badovini: "Sei mesi fa lavoravo in una ditta di traslochi"!
Il Team Pedercini è uno dei pochi team privati che partecipano alla Superbike mondiale.
E' davvero un team familiare come si dice ?
Ayrton Badovini:
"Il Team Pedercini è una grande famiglia. Donato Pedercini è per me come un secondo padre e questo mi aiuta molto nei momenti difficili. E' davvero bello lavorare in questo clima di amicizia, dove tutti si aiutano e collaborano in armonia. Un ambiente ideale per crescere senza pressioni".
Il tuo primo anno in Superbike. Com'è andata sino ad ora?
"Ho ancora molto da imparare. La Kawasaki ci ha dato un buon supporto fornendoci una moto che funziona bene ed il mio team sta lavorando molto. Ci stiamo conoscendo meglio e sto prendendo confidenza con la moto e con queste gare così difficili".
Stai utilizzando la moto dello scorso anno, ma la Kawasaki ti sta dando una mano? Qualche componente aggiornato?
"Le moto che stiamo utilizzando sono quelle dello scorso anno e stiamo incontrando alcuni problemi nel gestire la parte elettronica. Il team Kawasaki ufficiale ha scelto di lavorare con Magneti Marelli, mentre noi utilizziamo ancora la centralina PI e questo non ci aiuta di certo. Ma non per questo mi voglio lamentare. Stiamo lavorando e migliorando molto e sono soddisfatto della mia moto".
In Superbike corri con piloti molto bravi ed esperti.
Ce n'è qualcuno che ti ha particolarmente impressionato?
"Correndo assieme ai piloti della Superbike mi sono reso conto che di piloti bravi ce ne sono molti, ma di campioni ce ne sono pochi. I veri campioni si vedono nei momenti difficili. Quello che io ammiro di più, soprattutto per la sua metodologia di lavoro, è senza dubbio Max Biaggi, ma anche i mostri sacri come Bayliss, Haga o Corser devo dire che sono davvero fenomenali".
Quali sono i tuoi programmi futuri? Cosa ti piacerebbe fare nel 2009?
"Sono contento di poter restare ancora un anno nell'orbita Kawasaki. Devo ringraziare PSG1 per la grande possibilità che mi ha offerto e che io intendo sfruttare al massimo. Sono nella condizione ideale per poter crescere e i miei risultati servono a dimostrare a me stesso prima di tutto, ma anche a chi ha creduto e investito su di me, che posso far parte di questo mondo. Sarà PSG1 a decidere cosa farò il prossimo anno".
L'aspetto economico. Molti piloti, anche se bravi, per correre devono avere una buona e capiente "valigia". Tu disponi di mezzi economici che ti possono aiutare sotto questo aspetto?
"Fino a sei mesi fa lavoravo in una ditta di traslochi. Quello che ho fatto e che sto facendo lo devo al mio impegno ed all'aiuto dei miei genitori. Non ho mai speso soldi per correre perché non ne ho proprio. Se mi venisse richiesto un contributo economico anche minimo dovrei smettere di correre".
Fonte: http://www.moto.it/
E' davvero un team familiare come si dice ?
Ayrton Badovini:
"Il Team Pedercini è una grande famiglia. Donato Pedercini è per me come un secondo padre e questo mi aiuta molto nei momenti difficili. E' davvero bello lavorare in questo clima di amicizia, dove tutti si aiutano e collaborano in armonia. Un ambiente ideale per crescere senza pressioni".
Il tuo primo anno in Superbike. Com'è andata sino ad ora?
"Ho ancora molto da imparare. La Kawasaki ci ha dato un buon supporto fornendoci una moto che funziona bene ed il mio team sta lavorando molto. Ci stiamo conoscendo meglio e sto prendendo confidenza con la moto e con queste gare così difficili".
Stai utilizzando la moto dello scorso anno, ma la Kawasaki ti sta dando una mano? Qualche componente aggiornato?
"Le moto che stiamo utilizzando sono quelle dello scorso anno e stiamo incontrando alcuni problemi nel gestire la parte elettronica. Il team Kawasaki ufficiale ha scelto di lavorare con Magneti Marelli, mentre noi utilizziamo ancora la centralina PI e questo non ci aiuta di certo. Ma non per questo mi voglio lamentare. Stiamo lavorando e migliorando molto e sono soddisfatto della mia moto".
In Superbike corri con piloti molto bravi ed esperti.
Ce n'è qualcuno che ti ha particolarmente impressionato?
"Correndo assieme ai piloti della Superbike mi sono reso conto che di piloti bravi ce ne sono molti, ma di campioni ce ne sono pochi. I veri campioni si vedono nei momenti difficili. Quello che io ammiro di più, soprattutto per la sua metodologia di lavoro, è senza dubbio Max Biaggi, ma anche i mostri sacri come Bayliss, Haga o Corser devo dire che sono davvero fenomenali".
Quali sono i tuoi programmi futuri? Cosa ti piacerebbe fare nel 2009?
"Sono contento di poter restare ancora un anno nell'orbita Kawasaki. Devo ringraziare PSG1 per la grande possibilità che mi ha offerto e che io intendo sfruttare al massimo. Sono nella condizione ideale per poter crescere e i miei risultati servono a dimostrare a me stesso prima di tutto, ma anche a chi ha creduto e investito su di me, che posso far parte di questo mondo. Sarà PSG1 a decidere cosa farò il prossimo anno".
L'aspetto economico. Molti piloti, anche se bravi, per correre devono avere una buona e capiente "valigia". Tu disponi di mezzi economici che ti possono aiutare sotto questo aspetto?
"Fino a sei mesi fa lavoravo in una ditta di traslochi. Quello che ho fatto e che sto facendo lo devo al mio impegno ed all'aiuto dei miei genitori. Non ho mai speso soldi per correre perché non ne ho proprio. Se mi venisse richiesto un contributo economico anche minimo dovrei smettere di correre".
Fonte: http://www.moto.it/
MotoGp - Nicky Hayden: “Orgoglioso che in Ducati si parli di me”
In Ducati sei considerato un pilota interessante per il futuro: ti fa piacere?
“Sì, è una bella sensazione sapere che in Ducati, il costruttore campione del mondo in carica, si parli di me. Però io non ho ancora parlato con loro, anche se qualcuno dice che io già ci sono salito sopra! La settimana prossima avrò un incontro con la Honda per parlare del futuro. La Ducati è una moto interessante, anche se dall’esterno non posso dire molto: alcuni piloti sembrano sfruttarla meglio di altri”.
Quando è arrivata la conferma dell’utilizzo in gara del nuovo motore?
“La luce verde è arrivata in un meeting svolto alla fine della seconda giornata di test a Montmelò, dopo che è stato risolto il problema elettrico che il giorno prima aveva fermato Pedrosa.
Il nuovo motore a valvole pneumatiche non è soltanto più potente.
Il bilanciamento dei pesi è differente, così come è differente l’airbox: in questa configurazione, la moot non è certo facile da guidare: quando entra tutta la potenza, in accelerazion, la moto diventa un po’ instabile in uscita di curva. Il nuovo motore è più pesante, perciò avverto un maggiore trasferimento di carico: a molti piloti non piace un simile comportamento della moto, invece a me sì”.
Fonte: http://www.gpone.com/
“Sì, è una bella sensazione sapere che in Ducati, il costruttore campione del mondo in carica, si parli di me. Però io non ho ancora parlato con loro, anche se qualcuno dice che io già ci sono salito sopra! La settimana prossima avrò un incontro con la Honda per parlare del futuro. La Ducati è una moto interessante, anche se dall’esterno non posso dire molto: alcuni piloti sembrano sfruttarla meglio di altri”.
Quando è arrivata la conferma dell’utilizzo in gara del nuovo motore?
“La luce verde è arrivata in un meeting svolto alla fine della seconda giornata di test a Montmelò, dopo che è stato risolto il problema elettrico che il giorno prima aveva fermato Pedrosa.
Il nuovo motore a valvole pneumatiche non è soltanto più potente.
Il bilanciamento dei pesi è differente, così come è differente l’airbox: in questa configurazione, la moot non è certo facile da guidare: quando entra tutta la potenza, in accelerazion, la moto diventa un po’ instabile in uscita di curva. Il nuovo motore è più pesante, perciò avverto un maggiore trasferimento di carico: a molti piloti non piace un simile comportamento della moto, invece a me sì”.
Fonte: http://www.gpone.com/
SBK: Bayliss e Fabrizio hanno provato la 1098 F09 al Mugello!
Troy Bayliss e Michel Fabrizio (Ducati Xerox) hanno concluso una tre giorni di prove sul circuito del Mugello, in sella sia alla F08 che alla moto di sviluppo F09.
Tra mercoledì e giovedì, Bayliss ha percorso 124 giri (640 km) sulla sua F08, modificando in diversi modi l’assetto della moto e trovando due nuovi set up che il team vuole provare in occasione del prossimo appuntamento del Mondiale Superbike a Misano.
Fabrizio ha girato principalmente con la nuova F09, facendo affidabilità su nuove componentistiche e provando innovazioni per l’anno prossimo.
La squadra ha provato diverse soluzioni riguardo l’assetto e la sospensione del nuovo mezzo. 1′52.8 il miglior tempo fatto segnare da Bayliss (Ducati Xerox F08).
Migliore il tempo di Michel Fabrizio con la nuova F09 con 1′52.1.
Queste le parole del campione australiano a fine test:
“E’ stato molto utile fare delle prove qui al Mugello prima della gara di Misano. Abbiamo lavorato molto sulla ciclistica della moto perché al Nuerburgring non mi sentivo proprio a posto con la moto. La temperatura alta dell’asfalto ha reso il tracciato piuttosto lento ma ho fatto tanti kilometri lo stesso e, anche se sono stanchissimo, direi che ne è valsa la pena. Le sessioni ci hanno fornito dati importanti e spero che il lavoro che abbiamo fatto qui ci dia dei frutti in occasione della prossima gara a Misano”.
Queste invece le parole di Michel:
“E’ andato tutto bene in questi giorni. Io sono stato in pista con la F09 e ho girato molto, ho fatto 1154 kilometri in 3 giorni! Abbiamo lavorato duro e direi che abbiamo imparato molto per poter andare avanti con lo sviluppo di questa nuova moto. Sono stati sicuramente giorni importanti anche per la mia crescita professionale avendo l’occasione di poter lavorare così a stretto contatto con il team di sviluppo”.
Fonte: http://www.motoblog.it/
Tra mercoledì e giovedì, Bayliss ha percorso 124 giri (640 km) sulla sua F08, modificando in diversi modi l’assetto della moto e trovando due nuovi set up che il team vuole provare in occasione del prossimo appuntamento del Mondiale Superbike a Misano.
Fabrizio ha girato principalmente con la nuova F09, facendo affidabilità su nuove componentistiche e provando innovazioni per l’anno prossimo.
La squadra ha provato diverse soluzioni riguardo l’assetto e la sospensione del nuovo mezzo. 1′52.8 il miglior tempo fatto segnare da Bayliss (Ducati Xerox F08).
Migliore il tempo di Michel Fabrizio con la nuova F09 con 1′52.1.
Queste le parole del campione australiano a fine test:
“E’ stato molto utile fare delle prove qui al Mugello prima della gara di Misano. Abbiamo lavorato molto sulla ciclistica della moto perché al Nuerburgring non mi sentivo proprio a posto con la moto. La temperatura alta dell’asfalto ha reso il tracciato piuttosto lento ma ho fatto tanti kilometri lo stesso e, anche se sono stanchissimo, direi che ne è valsa la pena. Le sessioni ci hanno fornito dati importanti e spero che il lavoro che abbiamo fatto qui ci dia dei frutti in occasione della prossima gara a Misano”.
Queste invece le parole di Michel:
“E’ andato tutto bene in questi giorni. Io sono stato in pista con la F09 e ho girato molto, ho fatto 1154 kilometri in 3 giorni! Abbiamo lavorato duro e direi che abbiamo imparato molto per poter andare avanti con lo sviluppo di questa nuova moto. Sono stati sicuramente giorni importanti anche per la mia crescita professionale avendo l’occasione di poter lavorare così a stretto contatto con il team di sviluppo”.
Fonte: http://www.motoblog.it/
MotoGp - Sete Gibernau per Marco Melandri ?
E' un'opinione personale e come tale prendetela, ma Sete Gibernau è un buon candidato per guidare una Ducati nel 2009. Le cose ci sembrano siano orientate in quel senso. Si dice che il test nasca per caso, su esplicita richiesta dello spagnolo che non nasconde la sua intenzione di tornare a correre. Ma così la Ducati acchiappa, come si dice, due piccioni con una fava.
La strategia di Borgo Panigale rimane senza dubbio curiosa e discutibile.
I fatti: da Melandri non esce niente, se non l'impressione che tiri a mollare, per mancanza di confidenza, per difficoltà sue. Il team fa fatica a tirare avanti perché nel box di destra serenità se ne vede poca, a fronte di sforzi che sono molti e molto estenuanti. Un Gibernau che si avvicina è destabilizzante, senza dubbio. Motivante, forse, non si sa. Melandri lo sapeva e non si è opposto. E' d'accordo o solo rinunciatario ?
Sete Gibernau era a casa, separato dalla moglie, alle prese con uno scontento da ritiro. Era fermo da un anno e nove mesi. Lasciò il mondiale mentre aveva ancora qualcosa da dire, piegato da Rossi, da un'esperienza fallimentare con Ducati, un fisico malridotto e una sorella manager che aveva toppato alcune mosse fondamentali del proprio mestiere. Se vuole rimettersi in discussione e gli altri hanno accettato è perché erano rimaste le condizioni per farlo, perché è passato del tempo. Non venti giri così, giusto per dare una lezioncina a Melandri ed Elias, per prestarsi a fare da strumento di tortura. Fece bene Bayliss a rifiutare, sbagliò Biaggi a prestarsi, fece benissimo la Ducati a tornare sui propri passi ammettendo tacitamente un errore. Bayliss e Biaggi servivano a detta di Ducati più o meno "per farsi aiutare da gente esperta a capire quali sono i problemi che ha questa moto".
Ora il messaggio sembra cambiato: questa moto di problemi non ne ha.
E' buona al punto che prendiamo un ex e proviamo a farci su una scommessa.
L'"idea Gibernau" rimane bislacca se la confronti con l'età media dei piloti GP, se la metti in relazione alle loro attitudini, ma ha il sapore di un'intenzione che se non altro sembra chiara: far capire a Meandri ed Elias che la pazienza è finita, che, disumano per disumano, decidiamo di essere disumani fino in fondo; cogliendo al volo un'occasione come quella di mettere in sella lo spagnolo e magari di investirci. Con tutti i dubbi del caso.
Al Mugello al momento Gibernau, da ex che ci riprova, becca ufficialmente un secondo e mezzo dal miglior giro di Stoner in gara (in pratica è sui tempi di Canepa).
Si comincia a ragionare e non è che il terzo giorno. Non è ancora roba grossa, ma roba su cui lavorare, un po' e con pazienza.
Magari per mettere Gibernau il prossimo anno nel team clienti insieme a Niccolò Canepa, magari, andando a cercare un Hayden.
Fonte: Guido Meda per http://www.sportmediaset.it/
La strategia di Borgo Panigale rimane senza dubbio curiosa e discutibile.
I fatti: da Melandri non esce niente, se non l'impressione che tiri a mollare, per mancanza di confidenza, per difficoltà sue. Il team fa fatica a tirare avanti perché nel box di destra serenità se ne vede poca, a fronte di sforzi che sono molti e molto estenuanti. Un Gibernau che si avvicina è destabilizzante, senza dubbio. Motivante, forse, non si sa. Melandri lo sapeva e non si è opposto. E' d'accordo o solo rinunciatario ?
Sete Gibernau era a casa, separato dalla moglie, alle prese con uno scontento da ritiro. Era fermo da un anno e nove mesi. Lasciò il mondiale mentre aveva ancora qualcosa da dire, piegato da Rossi, da un'esperienza fallimentare con Ducati, un fisico malridotto e una sorella manager che aveva toppato alcune mosse fondamentali del proprio mestiere. Se vuole rimettersi in discussione e gli altri hanno accettato è perché erano rimaste le condizioni per farlo, perché è passato del tempo. Non venti giri così, giusto per dare una lezioncina a Melandri ed Elias, per prestarsi a fare da strumento di tortura. Fece bene Bayliss a rifiutare, sbagliò Biaggi a prestarsi, fece benissimo la Ducati a tornare sui propri passi ammettendo tacitamente un errore. Bayliss e Biaggi servivano a detta di Ducati più o meno "per farsi aiutare da gente esperta a capire quali sono i problemi che ha questa moto".
Ora il messaggio sembra cambiato: questa moto di problemi non ne ha.
E' buona al punto che prendiamo un ex e proviamo a farci su una scommessa.
L'"idea Gibernau" rimane bislacca se la confronti con l'età media dei piloti GP, se la metti in relazione alle loro attitudini, ma ha il sapore di un'intenzione che se non altro sembra chiara: far capire a Meandri ed Elias che la pazienza è finita, che, disumano per disumano, decidiamo di essere disumani fino in fondo; cogliendo al volo un'occasione come quella di mettere in sella lo spagnolo e magari di investirci. Con tutti i dubbi del caso.
Al Mugello al momento Gibernau, da ex che ci riprova, becca ufficialmente un secondo e mezzo dal miglior giro di Stoner in gara (in pratica è sui tempi di Canepa).
Si comincia a ragionare e non è che il terzo giorno. Non è ancora roba grossa, ma roba su cui lavorare, un po' e con pazienza.
Magari per mettere Gibernau il prossimo anno nel team clienti insieme a Niccolò Canepa, magari, andando a cercare un Hayden.
Fonte: Guido Meda per http://www.sportmediaset.it/
giovedì 19 giugno 2008
SBK - Max Biaggi nuvole in arrivo per il pilota ufficialmente privato!
Appare chiarissimo che a Biaggi sia stata chiesta una smentita ufficiale delle voci di una sua partenza dal team Sterilgarda, magari anticipata rispetto alla fine del campionato, per altri lidi.
E lui l'ha data. Nel Team Borciani dunque il clima non è dei migliori, e il Team Manager lo dice apertamente nel suo comunicato.
Il che significa che, con un certo anticipo rispetto allo scorso anno con Batta, rischia di riproporsi per l'ennesima volta una situazione che Biaggi, i suoi tifosi e gli addetti ai lavori conoscono bene.
Non do giudizi personali, mi limito ai fatti.
Biaggi è stato trattenuto nella Superbike perché Paolo Ciabatti, direttore generale della FGSport, è riuscito a combinare una proposta accettabile sia in termini economici, sia di dotazione tecnica, sia di prospettive.
In caso contrario, sarebbe rimasto a piedi perché non esistevano – a fine 2007 – proposte alternative.
Ora la situazione è la seguente: Biaggi corre per il Team Borciani Sterilgarda ed ha un occhio di particolare riguardo da parte della Ducati, visto che la Ducati stessa dispone certamente un'opzione sul pilota per offrirgli il posto di sostituto di Troy Bayliss a fine stagione 2008.
Si discute tanto, oggi, se Biaggi sia, oppure no, un pilota privato.
L'esame delle condizioni che lo hanno portato a correre per il Team Sterilgarda negano assolutamente questa ipotesi. È strapagato in relazione ai risultati, ha moto aggiornatissime, nel suo team la Ducati ha distaccato tecnici del suo reparto corse interno.
La definizione di "privato" per lui in queste condizioni è assolutamente improponibile.
In più, fin dal momento in cui ha firmato questo accordo Max sapeva che la Ducati in questo modo aveva creato una strada fatta apposta per condurlo in sella alla 1098 ufficiale nel 2009.
Salvo complicazioni; e le complicazioni sono arrivate!
Risultati insufficienti, polemiche che sono emerse solo in piccolissima parte, problemi di comunicazione. La Ducati ora non è più così convinta che valga la pena di esercitare la sua opzione su Max Biaggi prima guida del Team Xerox 2009. Altro che contratto già fatto!
Detto in parole povere, Max per salire sulla 1098 F09 dovrà fare una seconda parte del campionato degna del fuoriclasse che la Ducati si aspetta che sia. In caso contrario può darsi che uno sponsor lo voglia in MotoGP (sono pochissimi a credere a un'ipotesi del genere), oppure che si faccia avanti un altro Team Superbike, ma non la Ducati, non la Suzuki, non la Honda e difficilmente la Yamaha. La Kawasaki? Chi lo sa... Ma se la moto continua ad andare come va oggi, ahi, ahi, ahi...
Chi lo vuole certamente, caparbiamente, quasi irrazionalmente in Superbike è la FGSport, e per trattenerlo ancora una volta, a dispetto di quanto dichiarato da Paolo Ciabatti, farà senz'altro pressioni sulla Ducati.
La faccenda si prospetta dunque molto complicata.
Fonte: http://www.motonline.com/
E lui l'ha data. Nel Team Borciani dunque il clima non è dei migliori, e il Team Manager lo dice apertamente nel suo comunicato.
Il che significa che, con un certo anticipo rispetto allo scorso anno con Batta, rischia di riproporsi per l'ennesima volta una situazione che Biaggi, i suoi tifosi e gli addetti ai lavori conoscono bene.
Non do giudizi personali, mi limito ai fatti.
Biaggi è stato trattenuto nella Superbike perché Paolo Ciabatti, direttore generale della FGSport, è riuscito a combinare una proposta accettabile sia in termini economici, sia di dotazione tecnica, sia di prospettive.
In caso contrario, sarebbe rimasto a piedi perché non esistevano – a fine 2007 – proposte alternative.
Ora la situazione è la seguente: Biaggi corre per il Team Borciani Sterilgarda ed ha un occhio di particolare riguardo da parte della Ducati, visto che la Ducati stessa dispone certamente un'opzione sul pilota per offrirgli il posto di sostituto di Troy Bayliss a fine stagione 2008.
Si discute tanto, oggi, se Biaggi sia, oppure no, un pilota privato.
L'esame delle condizioni che lo hanno portato a correre per il Team Sterilgarda negano assolutamente questa ipotesi. È strapagato in relazione ai risultati, ha moto aggiornatissime, nel suo team la Ducati ha distaccato tecnici del suo reparto corse interno.
La definizione di "privato" per lui in queste condizioni è assolutamente improponibile.
In più, fin dal momento in cui ha firmato questo accordo Max sapeva che la Ducati in questo modo aveva creato una strada fatta apposta per condurlo in sella alla 1098 ufficiale nel 2009.
Salvo complicazioni; e le complicazioni sono arrivate!
Risultati insufficienti, polemiche che sono emerse solo in piccolissima parte, problemi di comunicazione. La Ducati ora non è più così convinta che valga la pena di esercitare la sua opzione su Max Biaggi prima guida del Team Xerox 2009. Altro che contratto già fatto!
Detto in parole povere, Max per salire sulla 1098 F09 dovrà fare una seconda parte del campionato degna del fuoriclasse che la Ducati si aspetta che sia. In caso contrario può darsi che uno sponsor lo voglia in MotoGP (sono pochissimi a credere a un'ipotesi del genere), oppure che si faccia avanti un altro Team Superbike, ma non la Ducati, non la Suzuki, non la Honda e difficilmente la Yamaha. La Kawasaki? Chi lo sa... Ma se la moto continua ad andare come va oggi, ahi, ahi, ahi...
Chi lo vuole certamente, caparbiamente, quasi irrazionalmente in Superbike è la FGSport, e per trattenerlo ancora una volta, a dispetto di quanto dichiarato da Paolo Ciabatti, farà senz'altro pressioni sulla Ducati.
La faccenda si prospetta dunque molto complicata.
Fonte: http://www.motonline.com/
SBK - News di mercato, Ruben Xaus in Bmw ?
Ieri sera, durante la trasmissione Paddock Uomini e Corse, in diretta su Odeon Tv, Paolo Gozzi noto giornalista che segue il Mondiale SBK per la Gazzetta dello Sport e per Motosprint ha riferito che, durante una telefonata avvenuta poco prima a conclusione dei test del team Sterilgarda a Brno, Ruben Xaus sarebbe indirizzato a accettare la proposta di Bmw per correre con loro nel 2009.
Ruben è assolutamente orientato ad accettare per il prossimo anno solo una sistemazione in un team ufficiale.
Quindi il vero obbiettivo della BMW per il suo ingresso in SBK è la coppia Troy Corser - Ruben Xaus ?
Se così fosse, e così si avvererà possiamo dire senza problemi che la BMW, anche se da debuttante in SBK, vuole iniziare da subito a fare sul serio.
Fonte: Paddock Uomini e Corse, Paolo Gozzi, articolo Orso Bruno.
Ruben è assolutamente orientato ad accettare per il prossimo anno solo una sistemazione in un team ufficiale.
Quindi il vero obbiettivo della BMW per il suo ingresso in SBK è la coppia Troy Corser - Ruben Xaus ?
Se così fosse, e così si avvererà possiamo dire senza problemi che la BMW, anche se da debuttante in SBK, vuole iniziare da subito a fare sul serio.
Fonte: Paddock Uomini e Corse, Paolo Gozzi, articolo Orso Bruno.
SBK - è Shane Byrne il vero obiettivo della Ducati ?
Diventa sempre più complesso cercare di capire chi, in casa Xerox Ducati, sarà il “nuovo” Bayliss per il mondiale Superbike 2009.
Secondo quanto riportato dal britannico MCN, Davide Tardozzi avrebbe inserito nella lista dei “forse” il londinese Shane Byrne. L’attuale leader del British Superbike Championship dovrebbe affiancare il romano Michel Fabrizio in sella alla 1098 F09 di Borgo Panigale.
Sostituire un mito vivente, un fuoriclasse del calibro di Re Troy, è un’impresa a dir poco ardua, ma gli uomini della Rossa sembrano nutrire una forte stima nei confronti di Byrne.
Il centauro del Team Airwaves Ducati, conosce molto bene la nuova 1200 con la quale ha già conquistato ben sette vittorie in BSB nel 2008.
Inoltre il fattore economico potrebbe influenzare non poco i dirigenti bolognesi nella scelta del pilota: il mercato britannico è da sempre ritenuto fondamentale dagli uomini marketing delle due ruote e un inglese sulla 1098, potrebbe rilanciare le vendite della Ducati nel Regno Unito.
Fonte: http://www.motoblog.it/
Secondo quanto riportato dal britannico MCN, Davide Tardozzi avrebbe inserito nella lista dei “forse” il londinese Shane Byrne. L’attuale leader del British Superbike Championship dovrebbe affiancare il romano Michel Fabrizio in sella alla 1098 F09 di Borgo Panigale.
Sostituire un mito vivente, un fuoriclasse del calibro di Re Troy, è un’impresa a dir poco ardua, ma gli uomini della Rossa sembrano nutrire una forte stima nei confronti di Byrne.
Il centauro del Team Airwaves Ducati, conosce molto bene la nuova 1200 con la quale ha già conquistato ben sette vittorie in BSB nel 2008.
Inoltre il fattore economico potrebbe influenzare non poco i dirigenti bolognesi nella scelta del pilota: il mercato britannico è da sempre ritenuto fondamentale dagli uomini marketing delle due ruote e un inglese sulla 1098, potrebbe rilanciare le vendite della Ducati nel Regno Unito.
Fonte: http://www.motoblog.it/
MotoGP: Sete Gibernau velocissimo al Mugello per lui rientro a Brno ?
Dopo due giorni in cui Sete Gibernau è andato davvero forte anzi fortissimo,oggi terzo ed ultim ogiorno di prove per il campione spagnolo.
Ora non resta che aspettare la Marlboro,che sta cercando di scigliore nel modo meno doloroso possibile un contratto biennale davvero oneroso siglato con Marco Melandri.
Dalle prime voci Sete doveva gia' correre a Donington, ma la matassa contrattuale con Melandri è ancora lunga da essere finita,quindi niente di piu' probabile che Sete Gibernau ricomincera' la sua avventura in MotoGP con la Ducati a Brno.
La seconda giornata di test per Sete Gibernau in sella alla Ducati Desmodesici GP9 è stata condizionata dalla pioggia.
Ieri infatti il pilota spagnolo ha potuto girare ancora meno che martedì, a causa di un violento temporale che si è abbattuto sul Mugello in mattinata, allagando il tracciato.
Nel pomeriggio poi la pista ha iniziato ad asciugarsi e Gibernau è riuscito a stampare un tempo di 1:52.06, migliorando di oltre un secondo la performance di due giorni fa.
Oggi è già in corso l'ultimo giorno di lavoro e le condizioni climatiche sono decisamente più adatte.
Fonte: http://www.racergp.com/, http://www.sportautomoto.info
Ora non resta che aspettare la Marlboro,che sta cercando di scigliore nel modo meno doloroso possibile un contratto biennale davvero oneroso siglato con Marco Melandri.
Dalle prime voci Sete doveva gia' correre a Donington, ma la matassa contrattuale con Melandri è ancora lunga da essere finita,quindi niente di piu' probabile che Sete Gibernau ricomincera' la sua avventura in MotoGP con la Ducati a Brno.
La seconda giornata di test per Sete Gibernau in sella alla Ducati Desmodesici GP9 è stata condizionata dalla pioggia.
Ieri infatti il pilota spagnolo ha potuto girare ancora meno che martedì, a causa di un violento temporale che si è abbattuto sul Mugello in mattinata, allagando il tracciato.
Nel pomeriggio poi la pista ha iniziato ad asciugarsi e Gibernau è riuscito a stampare un tempo di 1:52.06, migliorando di oltre un secondo la performance di due giorni fa.
Oggi è già in corso l'ultimo giorno di lavoro e le condizioni climatiche sono decisamente più adatte.
Fonte: http://www.racergp.com/, http://www.sportautomoto.info
MotoGP - Capirossi a Donington... in borghese per firmare il rinnovo
Loris Capirossi a Donington ci sarà: in borghese, naturalmente. Così ha deciso il pilota di Borgo Rivola, che sarà in Gran Bretagna con l'intento di dare il proprio contributo e apporto alla squadra diretta da Paul Denning.
L'esperienza di Capirossi sarà indubbiamente un valore aggiunto verso Ben Spies, al debutto in MotoGp quasi "ad occhi chiusi" considerando che ha provato solo per poche tornate la GSV-R 800cc lo scorso mese di novembre a Valencia.
"Ho deciso di esserci a Donington per dare il mio supporto alla squadra"
, ha detto Loris Capirossi.
"Cercherò di dare indicazioni utili al team e ai piloti: seguirò dal box le sessioni di prove e, ove possibile, darò il mio contributo. Quanto a me, spero di rientrare ad Assen, è quello il mio obiettivo e darò il massimo per esserci in Olanda".
La presenza "in borghese" di Loris Capirossi a Donington, ai più, è un chiaro messaggio verso la prosecuzione del rapporto con Suzuki anche per il 2009.
Considerando che l'imolese non ha alcuna pressione per questo weekend, si può tranquillamente parlare del rinnovo per la prossima stagione in particolare lunedì, quando insieme a Chris Vermeulen sarà ospite a Verwood, base operativa del "Crescent Suzuki Performance Centre", la struttura di Paul Denning che gestisce l'avventura di Hamamatsu in MotoGP.
Fonte: http://www.motograndprix.it/
L'esperienza di Capirossi sarà indubbiamente un valore aggiunto verso Ben Spies, al debutto in MotoGp quasi "ad occhi chiusi" considerando che ha provato solo per poche tornate la GSV-R 800cc lo scorso mese di novembre a Valencia.
"Ho deciso di esserci a Donington per dare il mio supporto alla squadra"
, ha detto Loris Capirossi.
"Cercherò di dare indicazioni utili al team e ai piloti: seguirò dal box le sessioni di prove e, ove possibile, darò il mio contributo. Quanto a me, spero di rientrare ad Assen, è quello il mio obiettivo e darò il massimo per esserci in Olanda".
La presenza "in borghese" di Loris Capirossi a Donington, ai più, è un chiaro messaggio verso la prosecuzione del rapporto con Suzuki anche per il 2009.
Considerando che l'imolese non ha alcuna pressione per questo weekend, si può tranquillamente parlare del rinnovo per la prossima stagione in particolare lunedì, quando insieme a Chris Vermeulen sarà ospite a Verwood, base operativa del "Crescent Suzuki Performance Centre", la struttura di Paul Denning che gestisce l'avventura di Hamamatsu in MotoGP.
Fonte: http://www.motograndprix.it/
mercoledì 18 giugno 2008
MotoGp - Marco Melandri: per vincere non basta la testa!
Per le gare c’è poco da dire, pare che la Cina sia stata l’eccezione che conferma la regola.
Quando le cose vanno male si innesta un meccanismo che proprio non riesco a capire ma vedo che capita un po’ sempre.Ogni volta, chi ti sta vicino, cerca sempre di essere di aiuto, ma spesso per fare vedere che si vuole aiutare mi sembra si perda di vista il motivo del problema.
Nelle moto c’ è la moda di imputare la mancanza di risultati a problemi psicologici, mi pare un’ analisi semplice e poco ragionata.
Io credo che nel mio sport i fattori del risultato sono moto - pilota - gomme e valgono 33 - 33 - 33. Se uno dei 3 fattori non va, addio risultato!
Purtroppo la gente per aiutarti spesso sbaglia approccio, ti dice che non ti vede felice e che non sei più convinto e cose del genere, e a quel punto se non hai problemi, te li creano e ti convincono di averne!
Vi faccio 3 esempi stupidi che secondo me rendono assolutamente l’ idea!
Sento dire che Valentino vince solo perché è il più forte di testa, ne siete sicuri???
Se così fosse, magari in Qatar alla prima gara con le tanto sognate Bridgestone, avrebbe stravinto secondo me, invece ha fatto 5°, poi gara dopo gara è cresciuto ed è diventato quasi imbattibile.Lui stesso dopo il Qatar ha dichiarato: ” Se ti mancano 8 decimi al giro la testa non te li fa guadagnare!” La testa può aiutare ad essere più convinti quando tutto è ok, si sa di avere le caratteristiche per vincere le battaglie e si è bravi a convincersi di potercela fare, ma quando si fa fatica, si fa fatica e basta!
Pedrosa è uno dei più veloci, ma non ha le caratteristiche per lottare corpo a corpo, se non se ne va da solo anche se è più veloce non vincerà mai tante volate perché sa di faticare più degli altri, ma se ne ha di più se ne va e basta.Io stesso appena sono salito sulla rossa ero il più felice del mondo, ma non sono mai andato forte e di testa vi assicuro che ero super carico!
Guardate Carlos Checa: secondo voi, negli ultimi anni, è stato a lottare nelle retrovie ed ora, a 35 anni, è il più veloce in Sbk solo per una questione di testa? O forse ha avuto dei pacchetti che non si adattavano a lui e non poteva esprimersi, mentre ora sembra tutto costruito attorno a lui e guida sciolto e sicuro come non lo ho mai visto prima?!?!?!
Voi che ne pensate ? Ci sono tantissime cose che servono per fare il risultato e teoricamente credo di sapere quali sono, magari tratteremo i perché ed i per come con più calma in altri momenti.
Fonte: http://www.marcomelandri.it/
Quando le cose vanno male si innesta un meccanismo che proprio non riesco a capire ma vedo che capita un po’ sempre.Ogni volta, chi ti sta vicino, cerca sempre di essere di aiuto, ma spesso per fare vedere che si vuole aiutare mi sembra si perda di vista il motivo del problema.
Nelle moto c’ è la moda di imputare la mancanza di risultati a problemi psicologici, mi pare un’ analisi semplice e poco ragionata.
Io credo che nel mio sport i fattori del risultato sono moto - pilota - gomme e valgono 33 - 33 - 33. Se uno dei 3 fattori non va, addio risultato!
Purtroppo la gente per aiutarti spesso sbaglia approccio, ti dice che non ti vede felice e che non sei più convinto e cose del genere, e a quel punto se non hai problemi, te li creano e ti convincono di averne!
Vi faccio 3 esempi stupidi che secondo me rendono assolutamente l’ idea!
Sento dire che Valentino vince solo perché è il più forte di testa, ne siete sicuri???
Se così fosse, magari in Qatar alla prima gara con le tanto sognate Bridgestone, avrebbe stravinto secondo me, invece ha fatto 5°, poi gara dopo gara è cresciuto ed è diventato quasi imbattibile.Lui stesso dopo il Qatar ha dichiarato: ” Se ti mancano 8 decimi al giro la testa non te li fa guadagnare!” La testa può aiutare ad essere più convinti quando tutto è ok, si sa di avere le caratteristiche per vincere le battaglie e si è bravi a convincersi di potercela fare, ma quando si fa fatica, si fa fatica e basta!
Pedrosa è uno dei più veloci, ma non ha le caratteristiche per lottare corpo a corpo, se non se ne va da solo anche se è più veloce non vincerà mai tante volate perché sa di faticare più degli altri, ma se ne ha di più se ne va e basta.Io stesso appena sono salito sulla rossa ero il più felice del mondo, ma non sono mai andato forte e di testa vi assicuro che ero super carico!
Guardate Carlos Checa: secondo voi, negli ultimi anni, è stato a lottare nelle retrovie ed ora, a 35 anni, è il più veloce in Sbk solo per una questione di testa? O forse ha avuto dei pacchetti che non si adattavano a lui e non poteva esprimersi, mentre ora sembra tutto costruito attorno a lui e guida sciolto e sicuro come non lo ho mai visto prima?!?!?!
Voi che ne pensate ? Ci sono tantissime cose che servono per fare il risultato e teoricamente credo di sapere quali sono, magari tratteremo i perché ed i per come con più calma in altri momenti.
Fonte: http://www.marcomelandri.it/
MotoGp - Un nome, una garanzia!
Mandare avanti un team in MotoGP è cosa impegnativa di questi tempi.
Lo sa bene Gresini che ha recentemente incontrato i vertici dei suoi partners economici, per un business-meeting orientato al futuro. Lo sa bene la Ducati che da sempre è molto attenta alla voce "budget" e propone a Gibernau un "cambio merce": lo spagnolo può provare l'emozione di tornare in sella alla rossa, prodigandosi in consigli e opinioni, ma senza guadagnarci un euro.
Se poi Sete dovesse dimostrare di avere ancora lo smalto giusto, allora magari un posto in un team satellite o come collaudatore potrebbe anche scapparci.
Di certo gli sponsor del Motomondiale pretendono risultati e ritorni di immagine che, al momento, solo la metà alta della classifica sembra poter garantire.
Chiedetelo a D'Antin che rischia di veder sparire la scritta 'Alice' dalle carene delle Ducati clienti di Elias e Guintoli, e per questo deve lavorare nell'ottica di un nome che possa dare lustro all'investimento. Così ri-salta fuori gente già rodata, in grado di alzare la bandiera del business e che potrebbe tornare nel circus. Ecco allora che, insieme alla pioggia delle ultime settimane, spuntano come funghi fuori stagione: Gibernau, Biaggi.
Quasi come si facesse fatica a sganciarsi da quei nomi-certezza, per cui onestamente il tempo buono sembra finito.
Anche perchè, nell'orbita dei team Ducati e nel Motomondiale in genere, dei baldi giovani desiderosi di buttarsi nella mischia ci sarebbero anche: vedi Canepa, che da tester gira meglio di Melandri, vedi Spies, che debutterà con la Suzuki a Donington al posto dell'infortunato Capirossi - che sarà comunque presente a monitorare la situazione... - ma anche i protagonisti della 250cc come Bautista, Simoncelli o Kallio che iniziano a piaccere molto a chi paga la MotoGP.
Attenzione però a non forzare i tempi, perchè i "salti nel vuoto" di Vermeulen e soprattutto di West, attratti dai canti dalle procaci sirene della massima categoria, hanno prodotto più delusioni e malcontenti, che risultati.
Quindi meglio restare con i piedi per terra. Un po' come ha fatto Toseland che dopo aver vinto il mondiale Superbike, è approdato nel team Tech 3 Yamaha con la grinta e la testa giusta per poter fare bene. Inoltre James troverà a Donington una valanga di tifosi pronti a sostenerlo. Il giusto mix di immagine, sostanza e talento, di cui la moderna MotoGP ha bisogno di "splamare" su tutto lo schieramento.
Fonte: http://www.sportmediaset.it/
Lo sa bene Gresini che ha recentemente incontrato i vertici dei suoi partners economici, per un business-meeting orientato al futuro. Lo sa bene la Ducati che da sempre è molto attenta alla voce "budget" e propone a Gibernau un "cambio merce": lo spagnolo può provare l'emozione di tornare in sella alla rossa, prodigandosi in consigli e opinioni, ma senza guadagnarci un euro.
Se poi Sete dovesse dimostrare di avere ancora lo smalto giusto, allora magari un posto in un team satellite o come collaudatore potrebbe anche scapparci.
Di certo gli sponsor del Motomondiale pretendono risultati e ritorni di immagine che, al momento, solo la metà alta della classifica sembra poter garantire.
Chiedetelo a D'Antin che rischia di veder sparire la scritta 'Alice' dalle carene delle Ducati clienti di Elias e Guintoli, e per questo deve lavorare nell'ottica di un nome che possa dare lustro all'investimento. Così ri-salta fuori gente già rodata, in grado di alzare la bandiera del business e che potrebbe tornare nel circus. Ecco allora che, insieme alla pioggia delle ultime settimane, spuntano come funghi fuori stagione: Gibernau, Biaggi.
Quasi come si facesse fatica a sganciarsi da quei nomi-certezza, per cui onestamente il tempo buono sembra finito.
Anche perchè, nell'orbita dei team Ducati e nel Motomondiale in genere, dei baldi giovani desiderosi di buttarsi nella mischia ci sarebbero anche: vedi Canepa, che da tester gira meglio di Melandri, vedi Spies, che debutterà con la Suzuki a Donington al posto dell'infortunato Capirossi - che sarà comunque presente a monitorare la situazione... - ma anche i protagonisti della 250cc come Bautista, Simoncelli o Kallio che iniziano a piaccere molto a chi paga la MotoGP.
Attenzione però a non forzare i tempi, perchè i "salti nel vuoto" di Vermeulen e soprattutto di West, attratti dai canti dalle procaci sirene della massima categoria, hanno prodotto più delusioni e malcontenti, che risultati.
Quindi meglio restare con i piedi per terra. Un po' come ha fatto Toseland che dopo aver vinto il mondiale Superbike, è approdato nel team Tech 3 Yamaha con la grinta e la testa giusta per poter fare bene. Inoltre James troverà a Donington una valanga di tifosi pronti a sostenerlo. Il giusto mix di immagine, sostanza e talento, di cui la moderna MotoGP ha bisogno di "splamare" su tutto lo schieramento.
Fonte: http://www.sportmediaset.it/
SBK: Biaggi e Xaus a Brno per due giorni di test
I piloti del Team Sterilgarda Go Eleven, Max Biaggi e Ruben Xaus sono scesi in pista ieri sul tracciato di Brno per il primo dei due giorni di test programmati dal management della squadra per agevolare i piloti su un tracciato solitamente ostico ai bicilindrici sul quale si correrà la terza settimana di luglio.
Una giornata, quella di ieri, partita in ritardo, ancora una volta condizionata dalla pioggia che ha condizionato il lavoro dei piloti scesi in pista solo nel pomeriggio.
La giornata è stata l’occasione per Max Biaggi e Marco Borciani per fare il punto della situazione dopo l’opaca prestazione al Nurburgring e per puntualizzare alcune cose apparse su alcuni media.
Queste le parole di Max Biaggi a fine giornata:
“Oggi abbiamo potuto solamente impostare il lavoro.Ho potuto fare solamente 10 giri perchè le gomme si strappavano troppo presto visto l’asfalto scivoloso e abrasivo. Ho preferito salvare più gomme possibile per poter utilizzare al meglio il tempo per le prove,e testare vari set-up.
Questa giornata è stata utile anche per incontrare subito la squadra e chiarirci dopo quanto apparso sulla stampa nazionale.”
“Borciani ed i ragazzi sanno che apprezzo il loro lavoro e che il loro impegno non è in discussione, così come tantomeno il mio proseguo della stagione con questa squadra, come enunciato, probabilmente mal interpretando le mie parole, da alcuni media. Domani proseguiremo il nostro lavoro, per preparare al meglio il proseguo della stagione, dove sono convinto di poter regalarmi e regalare ai miei tifosi ancora tante soddisfazioni”
Marco Borciani:
“Abbiamo voluto questo test per non lasciare nulla al caso, cercando così di preparare al meglio i restanti round di campionato. Questo test ci ha permesso anche di incontrarci e fare il punto anche sulle voci che sempre più spesso appaiono sulla stampa e che, non posso negare, ci disturbano. Tutto lo staff del team ha sempre dato e darà sempre il massimo per mettere i nostri due piloti nelle migliori condizioni, cercheremo di riuscire a mantenere il clima di tranquillità che sino ad oggi ha regnato in squadra che è forse il nostro maggior punto di forza.”
Fonte: http://www.motoblog.it/
Fogarty sfida Toseland per Donington: "dimostrami che sarai un vincente anche nella GP"!
Da qui la sfida di Foggy, che ha chiesto al pilota Yamaha di dimostrargli di essere in grado di prendere il suo posto come miglior pilota inglese di sempre:
“James ha già 27 anni, e quando si è già due volte campione del mondo SBK come lui e si ha già guadagnato un sacco di soldi e di fama, puà essere difficile per una persona essere ancora affamato e motivato.
Gente come Jorge Lorenzo e Casey Stoner sono molto più giovani di lui, e il successo lo vogliono più di qualsiasi altra cosa.
E loro hanno già vinto gare, mentre James fin’ora ha guadagnato delle seste, settime od ottave posizoni“.
“Ma solo Toseland può sapere quanto vuole questo successo e di conseguenza spingersi fino a quei livelli. Ha sotto di lui il pacchetto per riuscirci, ma ad oggi non sono ancora sicuro possa farcela“.
Ma a riguardo dei risultati di Giacomino, c’è anche da dire che fino ad oggi la difficoltà del pilota del Team Tech3 Yamaha - che è sempre stato molto vicino ai primi in qualifica - è sata anche quella di dover imparare la maggior parte delle piste.
Ma ora arriva la prova finale, quella Donington Park che lui conosce alla perfezione: un appuntamento da non perdere per dimostrare di che pasta è fatto l’inglese.
Ed a riguardo Foggy ha aggiunto:
“Ho già detto prima della sua prima gara in MotoGP che non c’erano motivi per cui James non avrebbe potuto vincere nella GP. Ed ora che la sua moto ed il suo team ora hanno dimostrato di poter essere molto competitivi, non ha più scuse.
Posso capire che è stato in difficoltà sulle piste dove non aveva mai corso. Ma qui a Donnington e sopratutto l’anno prossimo James dovrà dimostrarci di cosa è realmente capace.
E se a Donington non salirà sul podio sarà molto deluso perchè lui conosce questa pista come il palmo delle sue mani.”
Fonte: http://www.motoblog.it/
“James ha già 27 anni, e quando si è già due volte campione del mondo SBK come lui e si ha già guadagnato un sacco di soldi e di fama, puà essere difficile per una persona essere ancora affamato e motivato.
Gente come Jorge Lorenzo e Casey Stoner sono molto più giovani di lui, e il successo lo vogliono più di qualsiasi altra cosa.
E loro hanno già vinto gare, mentre James fin’ora ha guadagnato delle seste, settime od ottave posizoni“.
“Ma solo Toseland può sapere quanto vuole questo successo e di conseguenza spingersi fino a quei livelli. Ha sotto di lui il pacchetto per riuscirci, ma ad oggi non sono ancora sicuro possa farcela“.
Ma a riguardo dei risultati di Giacomino, c’è anche da dire che fino ad oggi la difficoltà del pilota del Team Tech3 Yamaha - che è sempre stato molto vicino ai primi in qualifica - è sata anche quella di dover imparare la maggior parte delle piste.
Ma ora arriva la prova finale, quella Donington Park che lui conosce alla perfezione: un appuntamento da non perdere per dimostrare di che pasta è fatto l’inglese.
Ed a riguardo Foggy ha aggiunto:
“Ho già detto prima della sua prima gara in MotoGP che non c’erano motivi per cui James non avrebbe potuto vincere nella GP. Ed ora che la sua moto ed il suo team ora hanno dimostrato di poter essere molto competitivi, non ha più scuse.
Posso capire che è stato in difficoltà sulle piste dove non aveva mai corso. Ma qui a Donnington e sopratutto l’anno prossimo James dovrà dimostrarci di cosa è realmente capace.
E se a Donington non salirà sul podio sarà molto deluso perchè lui conosce questa pista come il palmo delle sue mani.”
Fonte: http://www.motoblog.it/
martedì 17 giugno 2008
SBK - Le statistiche del Nurburgring!
30 per NORIYUKI HAGA:
30 per TROY BAYLISS:
Con la doppietta del Nurburgring Noriyuki Haga raggiunge quota 30 vittorie nel Mondiale Superbike.
E' il quinto pilota della storia a mettere a segno questa pietra miliare dopo Fogarty (59 vittorie totali), Bayliss (46), Corser (33) ed Edwards (31).
Il pilota giapponese non registrava una doppietta da Magny-Cours 2007.
30 per TROY BAYLISS:
Troy Bayliss in gara 1 ha fatto registrare il trentesimo giro più veloce della carriera. Troy è il quarto pilota di tutti i tempi a raggiungere questo traguardo dopo Fogarty (48 giri veloci), Haga (46) e Corser (42).
Haga ha messo a segno il giro veloce in gara 2, avvicinandosi ulteriormente al primato di Fogarty.
-
120 per TROY CORSER:
Grazie al terzo posto in gara 2, Troy Corser è il primo pilota della storia a raggiungere il traguardo dei 120 arrivi a podio in carriera.
Il primo piazzamento sul podio di Corser risale al 2 maggio 1994, quando arrivò terzo a Donington su una Ducati del team Fast by Ferracci. Da quel giorno al podio del Nurburgring sono passati 14 anni, un mese e 13 giorni, l'intervallo più lungo nella storia della Superbike tra due arrivi a podio messi a segno dallo stesso pilota. Secondo in questa graduatoria è il compagno di squadra di Corser, Haga, che conferma come la coppia Yamaha sia quella con più esperienza nel mondiale.
Tra il primo (Sugo 1996) e l'ultimo podio di Noriyuki sono passati 11 anni 9 mesi e 21 giorni.
MotoGP GP Donington Park (Gran Bretagna): così in TV
Il prossimo week-end la MotoGP fa tappa in Gran Bretagna, sullo spettacolare circuito di Donington Park. Ci auguriamo ch le condizioni meteo permettano un week-end completamente asciutto per esaltare i combattimenti su questo bellissimo circuito.
Di seguito la programmazione in TV su Italia1:
Sabato 21
01.10 Sintesi prove motomondiale
13.25 Grand Prix Moto
14.00 Prove motoGP
14.55 Prove 125
16.10 Prove 250
Domenica 22
12.45 Gara 125
14.15 Gara 250
16.00 Gara MotoGP
Fonte (foto): https://store.donington-park.co.uk/
SBK - Vermeulen in Ducati al posto di Bayliss ?
Il colpo dell’anno o un semplice abbaglio primaverile?
E’ ancora presto per poterlo dire con certezza, ma la voce gira da qualche tempo nei paddock della Superbike: Chris Vermeulen, a partire dal 2009, potrebbe approdare nel Team Factory Ducati come sostituto di Troy Bayliss.
Da quando il due volte (forse tre…) Campione del Mondo delle derivate di serie ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica, i vertici di Borgo Panigale sono impegnati nell’interminabile ricerca “dell’eletto”, del pilota che dovrebbe diventare l’erede del Re australiano.
Compito davvero difficile non solo da un punto di vista puramente tecnico ma anche affettivo e carismatico. Bayliss è amato alla follia ma non solo in Australia.
I tifosi italiani e i ducatisti di tutto il mondo, lo ritengono il simbolo della Rossa a due ruote, forse (con rispetto parlando) più di quanto non lo fosse Loris Capirossi e ad oggi lo stesso Casey Stoner, Campione del Mondo in carica in MotoGP.
Bayliss è amato da chi ama le due ruote, da chi motociclista lo è nella vita, nel tempo libero e non solo.
E’ il simbolo della grinta, del coraggio, della lealtà. Detto questo, sembra chiaro che il suo successore non avrà certo vita facile.
Cosa potrebbe allora convincere il buon Chris a tornare in Superbike?
Il contratto di Vermeulen è in scadenza e se per Capirossi la firma non è per niente lontana (parola di Carlo Pernat), più complessa appare la situazione del centauro australiano.
Se Chris dovesse trovare un’alternativa valida in MotoGP, il ritorno nelle derivate potrebbe rimanere un semplice pettegolezzo.
A quel punto ci sarebbero due possibilità, al momento remote (per usare un eufemismo): Max Biaggi al posto di Troy o la promozione del combattivo Michel Fabrizio a prima guida.
Ma, come recitava uno spot dei primi anni ottanta, noi siamo scienza, non fantascienza…
Fonte: http://www.motoblog.it/
E’ ancora presto per poterlo dire con certezza, ma la voce gira da qualche tempo nei paddock della Superbike: Chris Vermeulen, a partire dal 2009, potrebbe approdare nel Team Factory Ducati come sostituto di Troy Bayliss.
Da quando il due volte (forse tre…) Campione del Mondo delle derivate di serie ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica, i vertici di Borgo Panigale sono impegnati nell’interminabile ricerca “dell’eletto”, del pilota che dovrebbe diventare l’erede del Re australiano.
Compito davvero difficile non solo da un punto di vista puramente tecnico ma anche affettivo e carismatico. Bayliss è amato alla follia ma non solo in Australia.
I tifosi italiani e i ducatisti di tutto il mondo, lo ritengono il simbolo della Rossa a due ruote, forse (con rispetto parlando) più di quanto non lo fosse Loris Capirossi e ad oggi lo stesso Casey Stoner, Campione del Mondo in carica in MotoGP.
Bayliss è amato da chi ama le due ruote, da chi motociclista lo è nella vita, nel tempo libero e non solo.
E’ il simbolo della grinta, del coraggio, della lealtà. Detto questo, sembra chiaro che il suo successore non avrà certo vita facile.
Cosa potrebbe allora convincere il buon Chris a tornare in Superbike?
Il contratto di Vermeulen è in scadenza e se per Capirossi la firma non è per niente lontana (parola di Carlo Pernat), più complessa appare la situazione del centauro australiano.
Se Chris dovesse trovare un’alternativa valida in MotoGP, il ritorno nelle derivate potrebbe rimanere un semplice pettegolezzo.
A quel punto ci sarebbero due possibilità, al momento remote (per usare un eufemismo): Max Biaggi al posto di Troy o la promozione del combattivo Michel Fabrizio a prima guida.
Ma, come recitava uno spot dei primi anni ottanta, noi siamo scienza, non fantascienza…
Fonte: http://www.motoblog.it/
lunedì 16 giugno 2008
SBK - Doppietta per Haga al Nurburgring, doppietta Yamaha in gara 2!
Noriyuki Haga stupisce tutti, andando a segnare la seconda vittora della giornata sul circuito del Nurbugring. Il pilota giapponese del team Yamaha Motor Italia, ancora dolorante da un operazione alla clavicola destra subita dieci giorni fa, aveva vinto poche ore prima gara 1, tagliando il traguardo davanti al pilota Ducati Troy Bayliss.
La vittoria in gara 2 può considerarsi fortunata. La gara è infatti stata interrotta a cinque giri dal termine dall'arrivo della pioggia sul circuito tedesco.
Una volta esposte le bandiere rosse, il pilota in testa non era il 33enne nipponico della Yamaha, ma un'altro pilota Yamaha, Troy Corser. Per sua sfortuna il regolamento vuole che, una volta sospesa la gara, venga presa in considerazione non la classifica attuale, ma quella del giro precedente, consegnando così la vittoria in mano ad Haga.
Il pilota australiano si è così dovuto accontentare del secondo gradino del podio, davanti all'eroe locale della Suzuki Max Neukirchner.
Il pilota Ducati Troy Bayliss, giunto quarto, consolida il suo dominio in campionato, aumentando a 39 punti il suo distacco su Carlos Checa, che sul traguardo si piazza alle sue spalle.
Michel Fabrizio rimane il più veloce tra gli italiani, piazzandosi in sesta posizione davanti a Max Biaggi che migliora la sua performance dopo il 13^ posto di gara 1.
Noriyuki Haga: "Durante la gara non ho avuto problemi con la clavicola, solo un po' di dolore ai muscoli. L'assetto della moto non mi ha soddisfatto del tutto perchè ho cambiato qualcosa dalla prima gara che mi ha dato meno trazione ma ho fatto lo stesso una bellissima battaglia con Troy. Ho dimenticato di ringraziare, dopo gara uno, il dottor Ting che mi ha operato alla clavicola. Grazie ancora a tutti!"
Troy Corser: "La pista era completamente asciutta nella parte alta del circuito ma ha iniziato a piovere nella parte bassa negli ultimi due giri prima che alzassi la mano; la pista stava diventando sempre piu' bagnata. Nonostante volessi vincere la gara, non volevo cadere. Grazie ai ragazzi del team e anche a Nori perché ho copiato un po' la sua mappatura ed e' andata benissimo. Spero in altri risultati del genere per il resto della stagione."
Max Neukirchner: "Non e' stato possibile vincere qui oggi, Troy Corser e Noriyuki Haga erano un po' più veloci di me ma sono lo stesso contento del terzo posto. Ho cambiato qualcosa rispetto alla prima gara ma e' stato quasi peggio, ma sono complessivamente soddisfatto dei due risultati nella mia gara di casa"
Noriyuki Haga conquista Gara 1!
In sella alla sua Yamaha YZF-R1 Noriyuki Haga vince la prima gara del settimo appuntamento del mondiale Superbike sul circuito del Nurburgring.
Il risultato appare incredibile se consideriamo che il pilota giapponese ha recentemente subito un'operazione in seguito alla frattura della clavicola destra. Alle sue spalle si piazza la Ducati dell'australiano Troy Bayliss che comunque riesce a consolidare il suo risultato nel mondiale con 214 punti. Terza piazza per l'idolo locale e autore della Superpole Max Neukirchner a bordo della sua Suzuki GSX-R1000.
Più indietro, in quarta posizione, troviamo l'altra Yamaha del team Motor Italia di Troy Corser, davanti alla Honda di Carlos Checa e alla Ducati Sterilgarda di Ruben Xaus.
Tra gli italiani il miglior piazzamento è stato quello della Ducati F08 di Michel Fabrizio, settimo, mentre per la Ducati RS08 del team Sterilgarda di Max Biaggi solo la 13^ piazza, a 25" da Yaga. Ritirato invece Lorenzo Lanzi.
Noriyuki Haga: "Dieci giorni fa la situazione era disastrosa e ora sono contentissimo per questa vittoria, dopo soli 14 giorni dopo la frattura della clavicola. Sono stato aiutato da tutti nell'ottenere questo risultato. Voglio ringraziare la Clinica Mobile, il mio team e tutti i fans. Faccio i complimenti a Troy e Max e spero che Yukio possa ritornare presto!"
Troy Bayliss: "Dopo il warm-up ho visto che Nori aveva un buon passo e che Max avrebbe fatto un buon lavoro e forse anche Carlos ma Nori ha dimostrato di essere ancora piu' forte in gara. A due terzi della gara stavo facendo tutto il possibile per stare con Nori ma il secondo posto va bene lo stesso, ho potuto aumentare il mio vantaggio in classifica. Nori ha vinto in modo netto, gli faccio i miei complimenti."
Max Neukirchner: "Sono soddisfatto del terzo posto, e' stata una gara difficile per me per raggiungere Troy ma Nori aveva un passo molto più veloce di me. Ho perso un po' nel primo split, le gomme e l'assetto erano a posto ma dobbiamo trovare più trazione per la seconda gara."
Fonte: http://www.sportautomoto.info/
La vittoria in gara 2 può considerarsi fortunata. La gara è infatti stata interrotta a cinque giri dal termine dall'arrivo della pioggia sul circuito tedesco.
Una volta esposte le bandiere rosse, il pilota in testa non era il 33enne nipponico della Yamaha, ma un'altro pilota Yamaha, Troy Corser. Per sua sfortuna il regolamento vuole che, una volta sospesa la gara, venga presa in considerazione non la classifica attuale, ma quella del giro precedente, consegnando così la vittoria in mano ad Haga.
Il pilota australiano si è così dovuto accontentare del secondo gradino del podio, davanti all'eroe locale della Suzuki Max Neukirchner.
Il pilota Ducati Troy Bayliss, giunto quarto, consolida il suo dominio in campionato, aumentando a 39 punti il suo distacco su Carlos Checa, che sul traguardo si piazza alle sue spalle.
Michel Fabrizio rimane il più veloce tra gli italiani, piazzandosi in sesta posizione davanti a Max Biaggi che migliora la sua performance dopo il 13^ posto di gara 1.
Noriyuki Haga: "Durante la gara non ho avuto problemi con la clavicola, solo un po' di dolore ai muscoli. L'assetto della moto non mi ha soddisfatto del tutto perchè ho cambiato qualcosa dalla prima gara che mi ha dato meno trazione ma ho fatto lo stesso una bellissima battaglia con Troy. Ho dimenticato di ringraziare, dopo gara uno, il dottor Ting che mi ha operato alla clavicola. Grazie ancora a tutti!"
Troy Corser: "La pista era completamente asciutta nella parte alta del circuito ma ha iniziato a piovere nella parte bassa negli ultimi due giri prima che alzassi la mano; la pista stava diventando sempre piu' bagnata. Nonostante volessi vincere la gara, non volevo cadere. Grazie ai ragazzi del team e anche a Nori perché ho copiato un po' la sua mappatura ed e' andata benissimo. Spero in altri risultati del genere per il resto della stagione."
Max Neukirchner: "Non e' stato possibile vincere qui oggi, Troy Corser e Noriyuki Haga erano un po' più veloci di me ma sono lo stesso contento del terzo posto. Ho cambiato qualcosa rispetto alla prima gara ma e' stato quasi peggio, ma sono complessivamente soddisfatto dei due risultati nella mia gara di casa"
Noriyuki Haga conquista Gara 1!
In sella alla sua Yamaha YZF-R1 Noriyuki Haga vince la prima gara del settimo appuntamento del mondiale Superbike sul circuito del Nurburgring.
Il risultato appare incredibile se consideriamo che il pilota giapponese ha recentemente subito un'operazione in seguito alla frattura della clavicola destra. Alle sue spalle si piazza la Ducati dell'australiano Troy Bayliss che comunque riesce a consolidare il suo risultato nel mondiale con 214 punti. Terza piazza per l'idolo locale e autore della Superpole Max Neukirchner a bordo della sua Suzuki GSX-R1000.
Più indietro, in quarta posizione, troviamo l'altra Yamaha del team Motor Italia di Troy Corser, davanti alla Honda di Carlos Checa e alla Ducati Sterilgarda di Ruben Xaus.
Tra gli italiani il miglior piazzamento è stato quello della Ducati F08 di Michel Fabrizio, settimo, mentre per la Ducati RS08 del team Sterilgarda di Max Biaggi solo la 13^ piazza, a 25" da Yaga. Ritirato invece Lorenzo Lanzi.
Noriyuki Haga: "Dieci giorni fa la situazione era disastrosa e ora sono contentissimo per questa vittoria, dopo soli 14 giorni dopo la frattura della clavicola. Sono stato aiutato da tutti nell'ottenere questo risultato. Voglio ringraziare la Clinica Mobile, il mio team e tutti i fans. Faccio i complimenti a Troy e Max e spero che Yukio possa ritornare presto!"
Troy Bayliss: "Dopo il warm-up ho visto che Nori aveva un buon passo e che Max avrebbe fatto un buon lavoro e forse anche Carlos ma Nori ha dimostrato di essere ancora piu' forte in gara. A due terzi della gara stavo facendo tutto il possibile per stare con Nori ma il secondo posto va bene lo stesso, ho potuto aumentare il mio vantaggio in classifica. Nori ha vinto in modo netto, gli faccio i miei complimenti."
Max Neukirchner: "Sono soddisfatto del terzo posto, e' stata una gara difficile per me per raggiungere Troy ma Nori aveva un passo molto più veloce di me. Ho perso un po' nel primo split, le gomme e l'assetto erano a posto ma dobbiamo trovare più trazione per la seconda gara."
Fonte: http://www.sportautomoto.info/
venerdì 13 giugno 2008
SBK - Q1: Troy Corser di nuovo primo, poi Bayliss e Checa!
Si asciuga la pista e i tempi scendono, ma non cambia il protagonista nelle primo turno di prove ufficiali della Superbike al Nurburgring.
Dopo aver dominato le libere, infatti, Troy Corser si è ripetuto oggi pomeriggio, tenendo ancora una volta a bada la Ducati di Troy Bayliss.
Risalgono decisamente però gli inseguitori più pericolosi del leader del mondiale, visto che Carlos Checa e Max Neukirchner si sono spartiti rispettivamente la terza e la quarta piazza.
Quinto tempo per l'altra Suzuki di Yukio Kagayama, che si è messo dietro la Kawasaki di un Regis Laconi che tenta ancora una volta di affacciarsi nelle posizioni più prestigiose.
Risale in settima piazza anche Noriyuki Haga, che dunque non sembra risentire troppo dell'infortunio rimediato al Miller, mentre Max Biaggi rimane decimo, giusto alle spalle del compagno di squadra Ruben Xaus.
(Cliccare x ingrandire)
Fonte: http://www.worldsbk.com/, http://www.sportautomoto.info/
Dopo aver dominato le libere, infatti, Troy Corser si è ripetuto oggi pomeriggio, tenendo ancora una volta a bada la Ducati di Troy Bayliss.
Risalgono decisamente però gli inseguitori più pericolosi del leader del mondiale, visto che Carlos Checa e Max Neukirchner si sono spartiti rispettivamente la terza e la quarta piazza.
Quinto tempo per l'altra Suzuki di Yukio Kagayama, che si è messo dietro la Kawasaki di un Regis Laconi che tenta ancora una volta di affacciarsi nelle posizioni più prestigiose.
Risale in settima piazza anche Noriyuki Haga, che dunque non sembra risentire troppo dell'infortunio rimediato al Miller, mentre Max Biaggi rimane decimo, giusto alle spalle del compagno di squadra Ruben Xaus.
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SBK - FP1: Il bagnato esalta Corser nelle libere
Troy Corser è stato il più veloce nella prima sessione di prove libere della Superbike al Nurburgring, caratterizzata dalla pista bagnata.
Il pilota della Yamaha è stato l'unico in grado di abbattere la barriera dei due minuti e 5 secondi, rifilando oltre tre decimi alla Ducati del leader del mondiale Troy Bayliss.
Terzo tempo per la Suzuki di Yukio Kagayama: il giapponese però è davvero staccatissimo dai primi due, accusando un ritardo di quasi quattro secondi.
A chiudere la top five ci sono poi Fonsi Nieto e Gregorio Lavilla, che si sono inseriti giusto davanti a Lorenzo Lanzi e a Carlos Checa.
Piuttosto attardati Max Biaggi, Max Neukirchner e Noriyuki Haga, rispettivamente decimo, quattordicesimo e venticinquesimo, ma ribadiamo che si tratta di prove poco significative viste le condizioni meteo e della pista.
Il pilota della Yamaha è stato l'unico in grado di abbattere la barriera dei due minuti e 5 secondi, rifilando oltre tre decimi alla Ducati del leader del mondiale Troy Bayliss.
Terzo tempo per la Suzuki di Yukio Kagayama: il giapponese però è davvero staccatissimo dai primi due, accusando un ritardo di quasi quattro secondi.
A chiudere la top five ci sono poi Fonsi Nieto e Gregorio Lavilla, che si sono inseriti giusto davanti a Lorenzo Lanzi e a Carlos Checa.
Piuttosto attardati Max Biaggi, Max Neukirchner e Noriyuki Haga, rispettivamente decimo, quattordicesimo e venticinquesimo, ma ribadiamo che si tratta di prove poco significative viste le condizioni meteo e della pista.
SBK - Nürburgring - FP1:
01 Corser Troy - Yamaha Motor Italia WSB - 2′04.680
02 Bayliss Troy - Ducati Xerox Team - 2′05.023
03 Kagayama Yukio - Team Suzuki Alstare - 2′08.587
04 Nieto Fonsi - Team Suzuki Alstare - 2′09.610
05 Lavilla Gregorio - Ventaxia VK Honda 2′11.151
06 Lanzi Lorenzo - R.G. Team - 2′12.010
07 Checa Carlos - Hannspree Ten Kate Honda - 2′12.065
08 Gimbert Sébastien - Yamaha France Ipone GMT 94 2′12.129
09 Laconi Régis - Kawasaki PSG-1 Corse - 2′12.156
10 Biaggi Max - Sterilgarda Go Eleven - 2′13.359
11 Napoleone Loic - Grillini PBR Team - 2′14.593
12 Kiyonari Ryuichi - Hannspree Ten Kate Honda - 2′15.154
13 Badovini Ayrton - Team Pedercini - 2′15.430
14 Neukirchner Max - Team Alstare Suzuki - 2′17.495
15 Rolfo Roberto - Hannspree Honda Althea - 2′17.632
16 Smrz Jakub - Guandalini Racing by Grifo’s - 2′18.236
17 Muggeridge Karl - D.F. Racing - 2′18.288
18 Tamada Makoto - Kawasaki PSG-1 Corse - 2′19.084
19 Checa David - Yamaha France Ipone GMT 94 - 2′19.150
20 Fabrizio Michel - Ducati Xerox Team - 2′19.758
21 Xaus Ruben - Sterilgarda Go Eleven - 2′19.789
22 Pridmore Jason - Alto Evolution Honda Superbike - 2′20.297
23 Sofuoglu Kenan - Hannspree Ten Kate Honda Jr. - 2′20.411
24 Aoyama Shuhei - Alto Evolution Honda Superbike - 2′21.206
25 Haga Noriyuki - Yamaha Motor Italia WSB - 2′22.609
26 Nakatomi Shinichi - YZF Yamaha - 2′25.987
27 Iannuzzo Vittorio - Team Pedercini 2′26.388
28 Holland Russell - D.F. Racing - 2′28.761
SBK - Max Biaggi in Ducati ufficiale ? La Ducati smentisce l'accordo!
Alcuni lo adorano, altri non lo sopportano proprio, ma tutti ne parlano.
Parlano e scrivono di Max Biaggi.
Qualche giorno fa si vociferava che potesse tornare alla MotoGP in sella a una Ducati del Team D'Antin.
La voce dell'ultima ora lo vuole invece ancora in Superbike nel 2009 con un contratto già pronto, anche se non ancora firmato, per sostituire Troy Bayliss sulla 1098 F09 ufficiale del Team Xerox.
Abbiamo perso un po' di tempo a verificare queste voci chiedendo pareri autorevoli, e la nostra conclusione è che il destino di Max non sia affatto già delineato, al contrario sia ancora molto in forse.Una nostra recentissima indagine in ambiente Ducati Corse, ci aveva mostrato parecchie riserve ormai, da parte della Casa bolognese, sulla possibilità di un ingaggio diretto di Biaggi per il 2009.
Ora, dopo le ultime illazioni, tendenti ad affermare l'esatto contrario, abbiamo contattato Davide Tardozzi, direttore della squadra corse Ducati Superbike, chiedendogli di prendere una posizione sull'argomento.
"Non è vero! Tutti mi chiedono se abbiamo già deciso di sostituire Bayliss con Biaggi e io rispondo a tutti che non è vero. Smentisco nel modo più assoluto che sia stata già raggiunta qualsiasi forma di accordo. E' chiaro che Biaggi è sotto osservazione da parte della Ducati, ma una decisione in merito non è stata ancora presa e non potrebbe essere altrimenti, visto che mancano ancora otto gran premi, cioè sedici corse, alla fine del campionato, e al momento non è ancora per niente chiaro chi possa essere il pilota capace di sostituire Bayliss".
Si dice anche che la Ducati abbia già deciso di interrompere il rapporto diretto con Michel Fabrizio, magari passandolo nel 2009 a un team satellite.
"Anche in questo caso non posso che smentire. Le prestazioni di Michel nel gran premio degli Stati Uniti ci sono piaciute molto e non ho quindi nessuna difficoltà a dire che se anche nelle prossime gare ci darà le stesse soddisfazioni la sua conferma nel team ufficiale è molto prababile".
A questo punto abbiamo contattato un'altra fonte autorevole interpellando Paolo Ciabatti, direttore generale della FGSport, la società che gestisce il campionato mondiale Superbike e che alla fine del 2007 si impegnò direttamente per trattenere Max Biaggi in SBK, offrendogli un "parcheggio" molto ben pagato e molto ben assistito nel team Sterilgarda di Marco Borciani.
"Certo che a noi farebbe molto piacere se Biaggi l'anno prossimo fosse in sella a una moto ufficiale ci siamo impegnati a trattenerlo proprio in questa prospettiva. Questo non significa che sistemare Biaggi sulla Ducati di Bayliss sia semplice o che addirittura sia già stato fatto: servono risultati più convincenti, che sicuramente Max è in grado di ottenere, e che dovranno arrivare nella seconda parte del campionato per convincere la Ducati che vale la pena di offrirgli un contratto diretto. A noi indubbiamente, lo ripeto, farebbe molto piacere, però non possiamo certo fare pressioni di alcun genere sulla Ducati, anche perché ci caricheremmo di una grossa responsabilità".
Fonte: http://www.motonline.com/
Parlano e scrivono di Max Biaggi.
Qualche giorno fa si vociferava che potesse tornare alla MotoGP in sella a una Ducati del Team D'Antin.
La voce dell'ultima ora lo vuole invece ancora in Superbike nel 2009 con un contratto già pronto, anche se non ancora firmato, per sostituire Troy Bayliss sulla 1098 F09 ufficiale del Team Xerox.
Abbiamo perso un po' di tempo a verificare queste voci chiedendo pareri autorevoli, e la nostra conclusione è che il destino di Max non sia affatto già delineato, al contrario sia ancora molto in forse.Una nostra recentissima indagine in ambiente Ducati Corse, ci aveva mostrato parecchie riserve ormai, da parte della Casa bolognese, sulla possibilità di un ingaggio diretto di Biaggi per il 2009.
Ora, dopo le ultime illazioni, tendenti ad affermare l'esatto contrario, abbiamo contattato Davide Tardozzi, direttore della squadra corse Ducati Superbike, chiedendogli di prendere una posizione sull'argomento.
"Non è vero! Tutti mi chiedono se abbiamo già deciso di sostituire Bayliss con Biaggi e io rispondo a tutti che non è vero. Smentisco nel modo più assoluto che sia stata già raggiunta qualsiasi forma di accordo. E' chiaro che Biaggi è sotto osservazione da parte della Ducati, ma una decisione in merito non è stata ancora presa e non potrebbe essere altrimenti, visto che mancano ancora otto gran premi, cioè sedici corse, alla fine del campionato, e al momento non è ancora per niente chiaro chi possa essere il pilota capace di sostituire Bayliss".
Si dice anche che la Ducati abbia già deciso di interrompere il rapporto diretto con Michel Fabrizio, magari passandolo nel 2009 a un team satellite.
"Anche in questo caso non posso che smentire. Le prestazioni di Michel nel gran premio degli Stati Uniti ci sono piaciute molto e non ho quindi nessuna difficoltà a dire che se anche nelle prossime gare ci darà le stesse soddisfazioni la sua conferma nel team ufficiale è molto prababile".
A questo punto abbiamo contattato un'altra fonte autorevole interpellando Paolo Ciabatti, direttore generale della FGSport, la società che gestisce il campionato mondiale Superbike e che alla fine del 2007 si impegnò direttamente per trattenere Max Biaggi in SBK, offrendogli un "parcheggio" molto ben pagato e molto ben assistito nel team Sterilgarda di Marco Borciani.
"Certo che a noi farebbe molto piacere se Biaggi l'anno prossimo fosse in sella a una moto ufficiale ci siamo impegnati a trattenerlo proprio in questa prospettiva. Questo non significa che sistemare Biaggi sulla Ducati di Bayliss sia semplice o che addirittura sia già stato fatto: servono risultati più convincenti, che sicuramente Max è in grado di ottenere, e che dovranno arrivare nella seconda parte del campionato per convincere la Ducati che vale la pena di offrirgli un contratto diretto. A noi indubbiamente, lo ripeto, farebbe molto piacere, però non possiamo certo fare pressioni di alcun genere sulla Ducati, anche perché ci caricheremmo di una grossa responsabilità".
Fonte: http://www.motonline.com/
giovedì 12 giugno 2008
MotoGp - Sete Gibernau torna in sella con la Ducati GP8!
Sete Gibernau affiancherà Vittoriano Guareschi durante la tre giorni di test in programma al Mugello dal 17 al 19 giugno prossimo.
Test che consentirà al Ducati MotoGP Test Team di raccogliere informazioni importanti in un periodo in cui i piloti ufficiali non possono effettuare test post gara.
Sete Gibernau:
“Mi sento molto onorato di questa possibilità che mi ha dato la Ducati,” “Sono eccitato e mi sento in grande forma anche se è da diverso tempo che non salgo in moto. Si tratta solo di un test ma darà il massimo perchè non vedo l’ora di provare di nuovo la sensazione di portare al limite una MotoGP”.
Test che consentirà al Ducati MotoGP Test Team di raccogliere informazioni importanti in un periodo in cui i piloti ufficiali non possono effettuare test post gara.
Sete Gibernau:
“Mi sento molto onorato di questa possibilità che mi ha dato la Ducati,” “Sono eccitato e mi sento in grande forma anche se è da diverso tempo che non salgo in moto. Si tratta solo di un test ma darà il massimo perchè non vedo l’ora di provare di nuovo la sensazione di portare al limite una MotoGP”.
Filippo Preziosi: “Siamo contenti di aver visto Sete così entusiasta della possibilità di guidare di nuovo una MotoGP e che da questo suo desiderio sia nata la possibilità di fare un test insieme”, ha aggiunto . “Le prove della GP9 in Catalunya hanno dato buoni riscontri ed affiancare Sete a Vitto ci consentirà di svolgere un numero di prove maggiore e più approfondite, con le nostre GP8 e GP9″.
Cosa succederà a questo punto se Sete dovesse risultare più veloce di Melandri, Elias e Guintoli constretti a giocarsi, loro malgrado, con Anthony West le ultime quattro posizioni della griglia?
Fonte: http://www.motoblog.it/
SBK - Intanto impazza il mercato!
Inevitabile, prossimi all'estate, parlare di mercato.
Le squadre ufficiali si sono mosse inevitabilmente d'anticipo, anche se le decisioni in proiezione 2009 saranno prese soltanto tra luglio ed agosto.
Ducati:
Tutto ruota attorno al ritiro di Troy Bayliss: chi lo sostituirà?
Max Biaggi resta pur sempre in vantaggio, ma deve "dimostrare" nelle prossime gare di saper volare sulla 1098, un pò come accaduto tra Losail e Phillip Island.
Il Corsaro vuole la Ducati ufficiale, per Borgo Panigale Max rappresenta sempre la prima opzione, al di là di voci relativi ad un possibile ritorno del romano che lasciano il tempo che trovano.
Biaggi prima scelta, Shane Byrne la seconda, considerando l'eccellente stagione nel British Superbike che sta disputando, da straordinario dominatore. Se "Shakey" non trovasse una Ducati Factory, correrà pur sempre nel Mondiale, considerando che il team GSE ritornerà nel WSBK, in pieno scontro con gli organizzatori della serie britannica. Parlando della seconda 1098 ufficiale, si aspettano conferme da Michel Fabrizio dopo l'eccellente weekend di Salt Lake City, altrimenti Niccolò Canepa è il prescelto, pronto ad una carriera da ufficiale o dirottato ad un team satellite.
Suzuki:
Passando al team Alstare, confermatissimo Max Neukirchner, Francis Batta ha cercato Ben Spies: risposta, picche. A "Elbowz" il Mondiale non interessa (non è mai interessato), vuole solo la MotoGP, che sia con Suzuki o con una squadra clienti di Ducati o Yamaha.
Batta vorrebbe affiancare a Neukirchner un secondo pilota in grado di puntare al risultato: la riconferma di Fonsi Nieto non è così scontato, nè tantomeno quella di Yukio Kagayama, il quale potrebbe tornare in madrepatria vedendosi sostituito nel mondiale da un altro connazionale della nidiata Suzuki.
Honda:
Con Checa c'è un'opzione per un rinnovo che si troverà da qui ad agosto, dopo la 8 ore di Suzuka. Al suo fianco confermato Ryuichi Kiyonari (la Honda lo vuol far crescere), Kenan Sofuoglu ha in mano un triennale. Per l'ex iridato Supersport si profila una stagione sempre in Ten Kate, ma con un inedito "Junior Team" istituito con la benedizione Honda Europe. Un programma che vedrebbe anche Jonathan Rea, per contratto sicuro di una promozione con le Superbike.
Yamaha:
In Yamaha si troverà il prolungamento del matrimonio con Noriyuki Haga, non con Troy Corser, promesso sposo di BMW. Claudio Corti è il papabile per la seconda R1.
Kawasaki:
Ancora troppo presto per parlare di futuro, con il team PSG-1 che vuole capire dai vertici di Akashi se c'è davvero la volontà di puntare sul Mondiale Superbike. In seconda battuta, saranno definiti i programmi per il prossimo anno.
Aprilia e Bmw:
La casa di Noale si trasferirà a Valencia per una due-giorni di test con Alex Hofmann in sella, collaudatore ed uno dei piloti scelti per la prossima stagione.
Per quanto riguarda la BMW, il Nurburgring rappresenta la gara di casa. Proprio a questo proposito, sono attesi degli emissari di Monaco al "Ring" per svelare ulteriori novità in vista della prossima stagione. Quel che è certo il debutto della S1000RR è stato confermato per il round di chiusura del Mondiale Endurance 2008 a Doha, con la pattuglia dei piloti attualmente in pista con le competitive HP2 Sport.
Fonte: http://www.motograndprix.it/
Le squadre ufficiali si sono mosse inevitabilmente d'anticipo, anche se le decisioni in proiezione 2009 saranno prese soltanto tra luglio ed agosto.
Ducati:
Tutto ruota attorno al ritiro di Troy Bayliss: chi lo sostituirà?
Max Biaggi resta pur sempre in vantaggio, ma deve "dimostrare" nelle prossime gare di saper volare sulla 1098, un pò come accaduto tra Losail e Phillip Island.
Il Corsaro vuole la Ducati ufficiale, per Borgo Panigale Max rappresenta sempre la prima opzione, al di là di voci relativi ad un possibile ritorno del romano che lasciano il tempo che trovano.
Biaggi prima scelta, Shane Byrne la seconda, considerando l'eccellente stagione nel British Superbike che sta disputando, da straordinario dominatore. Se "Shakey" non trovasse una Ducati Factory, correrà pur sempre nel Mondiale, considerando che il team GSE ritornerà nel WSBK, in pieno scontro con gli organizzatori della serie britannica. Parlando della seconda 1098 ufficiale, si aspettano conferme da Michel Fabrizio dopo l'eccellente weekend di Salt Lake City, altrimenti Niccolò Canepa è il prescelto, pronto ad una carriera da ufficiale o dirottato ad un team satellite.
Suzuki:
Passando al team Alstare, confermatissimo Max Neukirchner, Francis Batta ha cercato Ben Spies: risposta, picche. A "Elbowz" il Mondiale non interessa (non è mai interessato), vuole solo la MotoGP, che sia con Suzuki o con una squadra clienti di Ducati o Yamaha.
Batta vorrebbe affiancare a Neukirchner un secondo pilota in grado di puntare al risultato: la riconferma di Fonsi Nieto non è così scontato, nè tantomeno quella di Yukio Kagayama, il quale potrebbe tornare in madrepatria vedendosi sostituito nel mondiale da un altro connazionale della nidiata Suzuki.
Honda:
Con Checa c'è un'opzione per un rinnovo che si troverà da qui ad agosto, dopo la 8 ore di Suzuka. Al suo fianco confermato Ryuichi Kiyonari (la Honda lo vuol far crescere), Kenan Sofuoglu ha in mano un triennale. Per l'ex iridato Supersport si profila una stagione sempre in Ten Kate, ma con un inedito "Junior Team" istituito con la benedizione Honda Europe. Un programma che vedrebbe anche Jonathan Rea, per contratto sicuro di una promozione con le Superbike.
Yamaha:
In Yamaha si troverà il prolungamento del matrimonio con Noriyuki Haga, non con Troy Corser, promesso sposo di BMW. Claudio Corti è il papabile per la seconda R1.
Kawasaki:
Ancora troppo presto per parlare di futuro, con il team PSG-1 che vuole capire dai vertici di Akashi se c'è davvero la volontà di puntare sul Mondiale Superbike. In seconda battuta, saranno definiti i programmi per il prossimo anno.
Aprilia e Bmw:
La casa di Noale si trasferirà a Valencia per una due-giorni di test con Alex Hofmann in sella, collaudatore ed uno dei piloti scelti per la prossima stagione.
Per quanto riguarda la BMW, il Nurburgring rappresenta la gara di casa. Proprio a questo proposito, sono attesi degli emissari di Monaco al "Ring" per svelare ulteriori novità in vista della prossima stagione. Quel che è certo il debutto della S1000RR è stato confermato per il round di chiusura del Mondiale Endurance 2008 a Doha, con la pattuglia dei piloti attualmente in pista con le competitive HP2 Sport.
Fonte: http://www.motograndprix.it/
MotoGP: Loris Capirossi out, c'è Ben Spies!
A dare per certa la notizia è la testata giornalistica MCN: Ben Spies, campione in carica dell’AMA Superbike, farà il suo debutto in MotoGP al posto di Loris Capirossi, il prossimo 22 giugno sul tracciato britannico di Donington Park.
Il centauro di Borgo Rivola sembra proprio non farcela. Dopo ulteriori accertamenti alla mano destra fratturata a Montmelò nell’incidente con De Angelis, per Loris le speranze di rientrare subito in pista sono ridotte al lumicino, praticamente prossime allo zero.
La casa di Hamamatsu avrebbe così deciso di far esordire il centauro a stelle e strisce nell’East midland, “preparandolo” in un certo senso per l’appuntamento clou della stagione, la gara di casa a Laguna Seca.
Il centauro di Borgo Rivola sembra proprio non farcela. Dopo ulteriori accertamenti alla mano destra fratturata a Montmelò nell’incidente con De Angelis, per Loris le speranze di rientrare subito in pista sono ridotte al lumicino, praticamente prossime allo zero.
La casa di Hamamatsu avrebbe così deciso di far esordire il centauro a stelle e strisce nell’East midland, “preparandolo” in un certo senso per l’appuntamento clou della stagione, la gara di casa a Laguna Seca.
Ben, prenderebbe comunque parte ai test degli pneumatici in programma sul circuito di Indianapolis il prossimo 1 luglio. Per il ventiquattrenne di Memphis si tratta di una opportunità straordinaria per mettersi in mostra davanti al grande pubblico e aspirare ad una sella da “titolare” per l’anno venturo.
Fonte: http://www.motoblog.it/
Superbike GP Nurburgring (Germania): così in TV
Intervista a Max Biaggi: il ritorno in MotoGP ? “Solo voci!"
Ogni tanto, ciclicamente, il suo nome ritorna a galla come possibile sostituto di un altro pilota, come tester d’eccezione, o per qualche polemica nella quale è tirato per i capelli.
Già perché Max Biaggi ormai parla poco, anche quando le situazioni lo richiederebbero. Il fatto è che, come pilota e come personaggio, Biaggi fa ancora parlare.
A tre anni dalla sua uscita dalla MotoGP si può discutere fino alla nausea se sarebbe o meno ancora in grado di tenere il passo dei migliori, nessuno però si sognerebbe di negare che il suo ritorno avrebbe un incredibile interesse mediatico. E ciò nonostante il fatto che dopo una prima stagione in Superbike nella quale ha corso il rischio di vincere il mondiale, al secondo tentativo le cose stanno andando decisamente meno bene.
Il fatto è che Max, come uomo, come pilota e come personaggio, suscita sentimenti forti: lo si può amare od odiare, ma non lascia in ogni caso indifferenti. Ed in un momento storico in cui alcuni piloti sono convinti che basti scimmiottare Valentino Rossi per avere il suo seguito, ciò fa pensare.
Già perché Biaggi è, invece, rimasto eguale solo a sé stesso ed ormai nemmeno leggere il suo nome sui giornali o le riviste, quando lo danno per l’ennesima volta in procinto di rientrare in MotoGP, lo scalfisce.
“Chissà perché negli ultimi giorni non ho ricevuto alcuna telefonata – risponde, con tono ironico, quando gli si chiede se veramente stia meditando un rientro in MotoGP, poi aggiunge – sono solo voci. Io non ho parlato con nessuno e nessuno ha parlato con me. Intendiamoci: se viene qualcuno con due milioni in mano ed una proposta seria io l’ascolto. Ma l’ultima volta è stata in occasione della proposta di Fausto Gresini, l’anno passato. Sappiamo come è andata a finire…figuriamoci, con la Honda, i principali artefici della mia uscita dalla MotoGP. Cosa faccio in questo momento? mi sto preparando per il GP di Germania della Superbike. Mi presenterò al Nurburgring, che è stato parzialmente rinnovato e dunque è una novità per tutti, nel fine settimana, per fare il massimo, cioè per provare a vincere. Onestamente per quanto riguarda la mia posizione in classifica, sono in ritardo, ma non mi era mai capitato in carriera di subire due fratture in cinque gare. Non recrimino assolutamente la duplice caduta in Australia: ci ho provato, volevo vincere. Come è andata a finire Monza, sì: nemmeno se ci si fosse messo d’impegno Smrz sarebbe riuscito a centrarmi così bene”.
Quantomeno non ha perso il senso dell’umorismo, Max Biaggi. I suoi tifosi si dovranno dunque adattare all’idea che le voci di un suo rientro in MotoGP sono l’ennesima bufala.
“Da quel che ho visto il livello attuale in MotoGP non è altissimo. Credo che con le attuali 800 potrei ancora dire la mia, ma il problema è un altro: per tornare in MotoGP dovrei sentirmi desiderato, esserci per forza non avrebbe senso. Inoltre quando sono arrivato in Superbike, nel 2007, mi sono trovato molto, molto bene, per cui credo di poter dire che penso di avere più possibilità, e voglia, di restare in Superbike. Ovviamente per provare a vincere, perché correre per correre, in mezzo al gruppo, non mi interessa. Dunque non credo che tornerò sui miei passi, anche perché non credo che possano arrivare proposte da squadre di vertice”.
Le parole di Biaggi suonano come un epitaffio per il desiderio di Luis D’Antin di riportarlo in MotoGP con la Ducati. Il team manager spagnolo lo vorrebbe, e non ne fa mistero. Il motivo è semplice: senza un pilota veloce ed in grado di dare imagine al suo team, Alice nel 2009 se ne andrà. Ma dal tono di voce di Max, sembra di capire che quello è un problema di D’Antin, non suo.
"Io corro con una Ducati, ma non sono un pilota Ducati, corro per una squadra privata, il team Sterilgarda e continuerò ad onorare questo accordo sino alla fine della stagione. A breve termine il mio obiettivo è quello di vincere altre gare…e farlo correndo per un piccolo team da una soddisfazione particolare, per il futuro ovviamente spero in una situazione tecnica migliore”.
Con l’arrivo in Superbike di BMW ed Aprilia potrebbe essere questione di poco tempo.
“L’importante è che sia un progetto vincente. Da subito od in un tempo ragionevolmente breve”.
"Ancora una cosa: il fatto che si parli ancora di me per la MotoGP non mi dispiace. Si vede che c’è gente che non si ferma all’apparenza”.
Fonte: http://www.gpone.com/
Già perché Max Biaggi ormai parla poco, anche quando le situazioni lo richiederebbero. Il fatto è che, come pilota e come personaggio, Biaggi fa ancora parlare.
A tre anni dalla sua uscita dalla MotoGP si può discutere fino alla nausea se sarebbe o meno ancora in grado di tenere il passo dei migliori, nessuno però si sognerebbe di negare che il suo ritorno avrebbe un incredibile interesse mediatico. E ciò nonostante il fatto che dopo una prima stagione in Superbike nella quale ha corso il rischio di vincere il mondiale, al secondo tentativo le cose stanno andando decisamente meno bene.
Il fatto è che Max, come uomo, come pilota e come personaggio, suscita sentimenti forti: lo si può amare od odiare, ma non lascia in ogni caso indifferenti. Ed in un momento storico in cui alcuni piloti sono convinti che basti scimmiottare Valentino Rossi per avere il suo seguito, ciò fa pensare.
Già perché Biaggi è, invece, rimasto eguale solo a sé stesso ed ormai nemmeno leggere il suo nome sui giornali o le riviste, quando lo danno per l’ennesima volta in procinto di rientrare in MotoGP, lo scalfisce.
“Chissà perché negli ultimi giorni non ho ricevuto alcuna telefonata – risponde, con tono ironico, quando gli si chiede se veramente stia meditando un rientro in MotoGP, poi aggiunge – sono solo voci. Io non ho parlato con nessuno e nessuno ha parlato con me. Intendiamoci: se viene qualcuno con due milioni in mano ed una proposta seria io l’ascolto. Ma l’ultima volta è stata in occasione della proposta di Fausto Gresini, l’anno passato. Sappiamo come è andata a finire…figuriamoci, con la Honda, i principali artefici della mia uscita dalla MotoGP. Cosa faccio in questo momento? mi sto preparando per il GP di Germania della Superbike. Mi presenterò al Nurburgring, che è stato parzialmente rinnovato e dunque è una novità per tutti, nel fine settimana, per fare il massimo, cioè per provare a vincere. Onestamente per quanto riguarda la mia posizione in classifica, sono in ritardo, ma non mi era mai capitato in carriera di subire due fratture in cinque gare. Non recrimino assolutamente la duplice caduta in Australia: ci ho provato, volevo vincere. Come è andata a finire Monza, sì: nemmeno se ci si fosse messo d’impegno Smrz sarebbe riuscito a centrarmi così bene”.
Quantomeno non ha perso il senso dell’umorismo, Max Biaggi. I suoi tifosi si dovranno dunque adattare all’idea che le voci di un suo rientro in MotoGP sono l’ennesima bufala.
“Da quel che ho visto il livello attuale in MotoGP non è altissimo. Credo che con le attuali 800 potrei ancora dire la mia, ma il problema è un altro: per tornare in MotoGP dovrei sentirmi desiderato, esserci per forza non avrebbe senso. Inoltre quando sono arrivato in Superbike, nel 2007, mi sono trovato molto, molto bene, per cui credo di poter dire che penso di avere più possibilità, e voglia, di restare in Superbike. Ovviamente per provare a vincere, perché correre per correre, in mezzo al gruppo, non mi interessa. Dunque non credo che tornerò sui miei passi, anche perché non credo che possano arrivare proposte da squadre di vertice”.
Le parole di Biaggi suonano come un epitaffio per il desiderio di Luis D’Antin di riportarlo in MotoGP con la Ducati. Il team manager spagnolo lo vorrebbe, e non ne fa mistero. Il motivo è semplice: senza un pilota veloce ed in grado di dare imagine al suo team, Alice nel 2009 se ne andrà. Ma dal tono di voce di Max, sembra di capire che quello è un problema di D’Antin, non suo.
"Io corro con una Ducati, ma non sono un pilota Ducati, corro per una squadra privata, il team Sterilgarda e continuerò ad onorare questo accordo sino alla fine della stagione. A breve termine il mio obiettivo è quello di vincere altre gare…e farlo correndo per un piccolo team da una soddisfazione particolare, per il futuro ovviamente spero in una situazione tecnica migliore”.
Con l’arrivo in Superbike di BMW ed Aprilia potrebbe essere questione di poco tempo.
“L’importante è che sia un progetto vincente. Da subito od in un tempo ragionevolmente breve”.
"Ancora una cosa: il fatto che si parli ancora di me per la MotoGP non mi dispiace. Si vede che c’è gente che non si ferma all’apparenza”.
Fonte: http://www.gpone.com/
mercoledì 11 giugno 2008
SBK: Battà offre a Ben Spies una Suzuki per il 2009
Con una situazione che impedisce alla griglia di partenza della MotoGP di crescere e che, al primo incidente (come è capitato a Barcellona) costringe la MotoGP ad esibire uno schieramento di appena 17 moto.
Con così poche moto in pista è diventato anche un problema per i giovani piloti trovare un sellino, come ben sa il due volte campione AMA della Superbike Ben Spies che, bussato inutilmente alla porta della casa di Hamamatsu, si è ora offerto un po’ a tutti, Ducati inclusa.
In questa situazione di sofferenza e stallo si è inserita la Superbike, che con una previsione per il 2009 di vedere l’ingresso di BMW e Aprilia, vive la situazione contraria: ci sono più moto buone che piloti.
Ecco, dunque, spuntare l’offerta del team Alstare-Suzuki di Francois Battà.
“Ben Spies vuole correre in MotoGP ma il naturale approdo di Ben è il mondiale Superbike dove, con una moto simile a quella alla quale è abituato, può vincere il mondiale in un paio di stagioni. Nella MotoGP non avrebbe una moto di primo piano, anche se avesse una Suzuki ufficiale. Inoltre al mondiale Superbike manca un pilota americano, ed anche uno inglese a dir la verità. E’ una situazione pazzesca. Quello che io vedo, per la prossima stagione, è un team Suzuki-Alstare con tre piloti: uno Europeo, Max Neukirchner, un giapponese, ed un americano: Spies”.
Fonte: http://www.gpone.com/
Con così poche moto in pista è diventato anche un problema per i giovani piloti trovare un sellino, come ben sa il due volte campione AMA della Superbike Ben Spies che, bussato inutilmente alla porta della casa di Hamamatsu, si è ora offerto un po’ a tutti, Ducati inclusa.
In questa situazione di sofferenza e stallo si è inserita la Superbike, che con una previsione per il 2009 di vedere l’ingresso di BMW e Aprilia, vive la situazione contraria: ci sono più moto buone che piloti.
Ecco, dunque, spuntare l’offerta del team Alstare-Suzuki di Francois Battà.
“Ben Spies vuole correre in MotoGP ma il naturale approdo di Ben è il mondiale Superbike dove, con una moto simile a quella alla quale è abituato, può vincere il mondiale in un paio di stagioni. Nella MotoGP non avrebbe una moto di primo piano, anche se avesse una Suzuki ufficiale. Inoltre al mondiale Superbike manca un pilota americano, ed anche uno inglese a dir la verità. E’ una situazione pazzesca. Quello che io vedo, per la prossima stagione, è un team Suzuki-Alstare con tre piloti: uno Europeo, Max Neukirchner, un giapponese, ed un americano: Spies”.
Fonte: http://www.gpone.com/
SBK - Nurburgring, si riparte quasi da zero
Troy Bayliss e la Ducati arrivano dunque ai cancelli del Nurburgring, per il GP di Germania, con appena 28 punti di vantaggio sul secondo in classifica, Carlos Checa, che era partito per l'America con ben 78 punti a sfavore rispetto all'avversario.
Nessuno ha contrastato lo spagnolo al Miller Park di Sal Lake City, così nel momento a lui più favorevole ha anche portato a casa il punteggio massimo: i 50 punti frutto della sua prima doppietta nel mondiale Superbike.
Il campionato insomma, giunto esattamente a metà del suo percorso 2008, riparte quasi da zero.
Ci dispiace per la Ducati e per Bayliss, ma la cosa in fondo ci fa piacere. E' come se la prima parte del campionato fosse stata concessa a Yamaha, Honda e Suzuki per prendere bene le misure alla coppia terribile italo-australiana, e adesso, a parità raggiunta, tutti siano finalmente pronti a fare sul serio mettendo il casco sotto il cupolino.
Ventotto punti sono praticamente nulla in un campionato come quello della Superbike. Il che significa che Bayliss dovrà lottare coi denti, cosa che peraltro ha sempre fatto spontaneamente anche quando il suo vantaggio era ben superiore. Ma soprattutto 28 punti sono un traguardo alla portata di Carlos Checa, un pilota che sbaglia poco, va molto forte ed ha a disposizione una Honda vincente. Al momento la moto del Team Ten Kate appare leggermente superiore alle altre quattro cilindri, ma forse si tratta solo di una sensazione derivante dallo straordinario risultato dell'ultimo gran premio. Monza ci ha dimostrato che anche la Suzuki e la Yamaha hanno margine per vincere.
L'equilibrio dei valori tecnici – al di là delle polemiche fra quattro e due cilindri, che ultimamente sembrano sopite – appare quasi perfetto alla luce dei risultati, anzi, leggermente propendente ad una minima superiorità dei quattro cilindri, che la Ducati controbilancia con quel talento unico che è Bayliss.
L'australiano alla fine della stagione dirà addio alle corse in moto. Ormai è definitivo anche se a Borgo Panigale sarebbero disposti a svenarsi per trattenerlo ancora un paio d'anni.
E arriviamo così al pilota che nelle intenzioni della Ducati (e della FGSport) avrebbe dovuto sostituire Bayliss alla fine della corrente stagione: parliamo naturalmente di Max Biaggi.
Il campione di cui più si è discusso nella storia del motociclismo (e questo è comunque un altro primato di cui può vantarsi) è stato trattenuto in Superbike con una sostanziosa iniezione di euro, parcheggiato al Team satellite della Ducati, Borciani-Sterilgarda, cui la Casa bolognese ha fornito in appoggio personale del suo reparto corse interno, con l'evidente scopo, ormai neanche più nascosto, di farlo passare al Team Xerox nel 2009 dopo una stagione che ci si aspettava degna dell'investimento effettuato nel 2008.
Le prospettive sembrano essere cambiate. La prima parte del campionato non è andata secondo le aspettative, in più ci sono state polemiche. Ora le probabilità di vedere Biaggi l'anno prossimo numero Uno della Ducati si sono drasticamente ridotte e l'impressione è che solo un cambiamento radicale nei prossimi otto gran premi, a partire proprio da quello che sta per disputarsi al Nurburgring, possa rimettere in discussione la faccenda.
Il nostro Masetti, attentissimo come sempre, annuncia su Motonline che il futuro di Biaggi potrebbe essere in MotoGP. Bene.
Ma che possa essere la Ducati a volerlo sulla sua Desmosedici ci appare molto improbabile.
Più facile che uno sponsor importante, come Alice, sempre alla poco produttiva ricerca del nome già noto, sogni di avere Biaggi nel team che finanzia, immaginando di catalizzare l'immancabile attenzione dei media sul personaggio. In questo modo la gestione del pilota ricadrebbe sul team D'Antin e non sulla Ducati, che però avrebbe fatto un grosso favore allo sponsor. E vissero tutti felici e contenti...
Il GP di Germania sarà dunque un Gran Premio particolarmente interessante e acceso. Nessuno forse si aspettava la battuta a vuoto di Bayliss in America, ed è quindi da questo evento tedesco che si rifaranno i conti. Haga, il terribile Haga, quest'anno altalenante fra grandi prestazioni e grandi errori, ha comunque gudagnato dieci punti in America e deve recuperarne ancora 72. Difficilissimo pensare che possa farlo al Nurburgring, dove correrà in condizioni fisiche precarie avendo appena subito un intervento chirurgico per sistemare la clavicola fratturata al Miller.
Meglio di lui farà senz'altro Neukirchner, campione che gioca in casa e che rientra senz'altro nella rosa dei favoriti, magari capace anche di una doppietta che lo porterebbe a ridosso dei primi due in classifica di campionato, per la gioia di Batta e della Suzuki, che certamente meritano il regalino... E' quasi incredibile constatare come la squadra – Ducati a parte – che appare complessivamente più forte sia proprio quella di Batta, che prima del via del campionato 2008 era universalmente – ma non da noi (scripta-manent) – sottostimata.
Il Team Ten Kate infatti, senza Checa annasperebbe, quanto alla Yamaha, il potenziale è enorme, ma per ora la classifica vede Haga e Corser alle spalle di Nieto e Neukirchner.
Fonte: http://www.motonline.com/
Nessuno ha contrastato lo spagnolo al Miller Park di Sal Lake City, così nel momento a lui più favorevole ha anche portato a casa il punteggio massimo: i 50 punti frutto della sua prima doppietta nel mondiale Superbike.
Il campionato insomma, giunto esattamente a metà del suo percorso 2008, riparte quasi da zero.
Ci dispiace per la Ducati e per Bayliss, ma la cosa in fondo ci fa piacere. E' come se la prima parte del campionato fosse stata concessa a Yamaha, Honda e Suzuki per prendere bene le misure alla coppia terribile italo-australiana, e adesso, a parità raggiunta, tutti siano finalmente pronti a fare sul serio mettendo il casco sotto il cupolino.
Ventotto punti sono praticamente nulla in un campionato come quello della Superbike. Il che significa che Bayliss dovrà lottare coi denti, cosa che peraltro ha sempre fatto spontaneamente anche quando il suo vantaggio era ben superiore. Ma soprattutto 28 punti sono un traguardo alla portata di Carlos Checa, un pilota che sbaglia poco, va molto forte ed ha a disposizione una Honda vincente. Al momento la moto del Team Ten Kate appare leggermente superiore alle altre quattro cilindri, ma forse si tratta solo di una sensazione derivante dallo straordinario risultato dell'ultimo gran premio. Monza ci ha dimostrato che anche la Suzuki e la Yamaha hanno margine per vincere.
L'equilibrio dei valori tecnici – al di là delle polemiche fra quattro e due cilindri, che ultimamente sembrano sopite – appare quasi perfetto alla luce dei risultati, anzi, leggermente propendente ad una minima superiorità dei quattro cilindri, che la Ducati controbilancia con quel talento unico che è Bayliss.
L'australiano alla fine della stagione dirà addio alle corse in moto. Ormai è definitivo anche se a Borgo Panigale sarebbero disposti a svenarsi per trattenerlo ancora un paio d'anni.
E arriviamo così al pilota che nelle intenzioni della Ducati (e della FGSport) avrebbe dovuto sostituire Bayliss alla fine della corrente stagione: parliamo naturalmente di Max Biaggi.
Il campione di cui più si è discusso nella storia del motociclismo (e questo è comunque un altro primato di cui può vantarsi) è stato trattenuto in Superbike con una sostanziosa iniezione di euro, parcheggiato al Team satellite della Ducati, Borciani-Sterilgarda, cui la Casa bolognese ha fornito in appoggio personale del suo reparto corse interno, con l'evidente scopo, ormai neanche più nascosto, di farlo passare al Team Xerox nel 2009 dopo una stagione che ci si aspettava degna dell'investimento effettuato nel 2008.
Le prospettive sembrano essere cambiate. La prima parte del campionato non è andata secondo le aspettative, in più ci sono state polemiche. Ora le probabilità di vedere Biaggi l'anno prossimo numero Uno della Ducati si sono drasticamente ridotte e l'impressione è che solo un cambiamento radicale nei prossimi otto gran premi, a partire proprio da quello che sta per disputarsi al Nurburgring, possa rimettere in discussione la faccenda.
Il nostro Masetti, attentissimo come sempre, annuncia su Motonline che il futuro di Biaggi potrebbe essere in MotoGP. Bene.
Ma che possa essere la Ducati a volerlo sulla sua Desmosedici ci appare molto improbabile.
Più facile che uno sponsor importante, come Alice, sempre alla poco produttiva ricerca del nome già noto, sogni di avere Biaggi nel team che finanzia, immaginando di catalizzare l'immancabile attenzione dei media sul personaggio. In questo modo la gestione del pilota ricadrebbe sul team D'Antin e non sulla Ducati, che però avrebbe fatto un grosso favore allo sponsor. E vissero tutti felici e contenti...
Il GP di Germania sarà dunque un Gran Premio particolarmente interessante e acceso. Nessuno forse si aspettava la battuta a vuoto di Bayliss in America, ed è quindi da questo evento tedesco che si rifaranno i conti. Haga, il terribile Haga, quest'anno altalenante fra grandi prestazioni e grandi errori, ha comunque gudagnato dieci punti in America e deve recuperarne ancora 72. Difficilissimo pensare che possa farlo al Nurburgring, dove correrà in condizioni fisiche precarie avendo appena subito un intervento chirurgico per sistemare la clavicola fratturata al Miller.
Meglio di lui farà senz'altro Neukirchner, campione che gioca in casa e che rientra senz'altro nella rosa dei favoriti, magari capace anche di una doppietta che lo porterebbe a ridosso dei primi due in classifica di campionato, per la gioia di Batta e della Suzuki, che certamente meritano il regalino... E' quasi incredibile constatare come la squadra – Ducati a parte – che appare complessivamente più forte sia proprio quella di Batta, che prima del via del campionato 2008 era universalmente – ma non da noi (scripta-manent) – sottostimata.
Il Team Ten Kate infatti, senza Checa annasperebbe, quanto alla Yamaha, il potenziale è enorme, ma per ora la classifica vede Haga e Corser alle spalle di Nieto e Neukirchner.
Fonte: http://www.motonline.com/
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