E' un'opinione personale e come tale prendetela, ma Sete Gibernau è un buon candidato per guidare una Ducati nel 2009. Le cose ci sembrano siano orientate in quel senso. Si dice che il test nasca per caso, su esplicita richiesta dello spagnolo che non nasconde la sua intenzione di tornare a correre. Ma così la Ducati acchiappa, come si dice, due piccioni con una fava.
La strategia di Borgo Panigale rimane senza dubbio curiosa e discutibile.
I fatti: da Melandri non esce niente, se non l'impressione che tiri a mollare, per mancanza di confidenza, per difficoltà sue. Il team fa fatica a tirare avanti perché nel box di destra serenità se ne vede poca, a fronte di sforzi che sono molti e molto estenuanti. Un Gibernau che si avvicina è destabilizzante, senza dubbio. Motivante, forse, non si sa. Melandri lo sapeva e non si è opposto. E' d'accordo o solo rinunciatario ?
Sete Gibernau era a casa, separato dalla moglie, alle prese con uno scontento da ritiro. Era fermo da un anno e nove mesi. Lasciò il mondiale mentre aveva ancora qualcosa da dire, piegato da Rossi, da un'esperienza fallimentare con Ducati, un fisico malridotto e una sorella manager che aveva toppato alcune mosse fondamentali del proprio mestiere. Se vuole rimettersi in discussione e gli altri hanno accettato è perché erano rimaste le condizioni per farlo, perché è passato del tempo. Non venti giri così, giusto per dare una lezioncina a Melandri ed Elias, per prestarsi a fare da strumento di tortura. Fece bene Bayliss a rifiutare, sbagliò Biaggi a prestarsi, fece benissimo la Ducati a tornare sui propri passi ammettendo tacitamente un errore. Bayliss e Biaggi servivano a detta di Ducati più o meno "per farsi aiutare da gente esperta a capire quali sono i problemi che ha questa moto".
Ora il messaggio sembra cambiato: questa moto di problemi non ne ha.
E' buona al punto che prendiamo un ex e proviamo a farci su una scommessa.
L'"idea Gibernau" rimane bislacca se la confronti con l'età media dei piloti GP, se la metti in relazione alle loro attitudini, ma ha il sapore di un'intenzione che se non altro sembra chiara: far capire a Meandri ed Elias che la pazienza è finita, che, disumano per disumano, decidiamo di essere disumani fino in fondo; cogliendo al volo un'occasione come quella di mettere in sella lo spagnolo e magari di investirci. Con tutti i dubbi del caso.
Al Mugello al momento Gibernau, da ex che ci riprova, becca ufficialmente un secondo e mezzo dal miglior giro di Stoner in gara (in pratica è sui tempi di Canepa).
Si comincia a ragionare e non è che il terzo giorno. Non è ancora roba grossa, ma roba su cui lavorare, un po' e con pazienza.
Magari per mettere Gibernau il prossimo anno nel team clienti insieme a Niccolò Canepa, magari, andando a cercare un Hayden.
Fonte: Guido Meda per http://www.sportmediaset.it/
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