venerdì 20 giugno 2008

SBK - Ayrton Badovini: "Sei mesi fa lavoravo in una ditta di traslochi"!

Il Team Pedercini è uno dei pochi team privati che partecipano alla Superbike mondiale.

E' davvero un team familiare come si dice ?
Ayrton Badovini:
"Il Team Pedercini è una grande famiglia. Donato Pedercini è per me come un secondo padre e questo mi aiuta molto nei momenti difficili. E' davvero bello lavorare in questo clima di amicizia, dove tutti si aiutano e collaborano in armonia. Un ambiente ideale per crescere senza pressioni".

Il tuo primo anno in Superbike. Com'è andata sino ad ora?
"Ho ancora molto da imparare. La Kawasaki ci ha dato un buon supporto fornendoci una moto che funziona bene ed il mio team sta lavorando molto. Ci stiamo conoscendo meglio e sto prendendo confidenza con la moto e con queste gare così difficili".

Stai utilizzando la moto dello scorso anno, ma la Kawasaki ti sta dando una mano? Qualche componente aggiornato?
"Le moto che stiamo utilizzando sono quelle dello scorso anno e stiamo incontrando alcuni problemi nel gestire la parte elettronica. Il team Kawasaki ufficiale ha scelto di lavorare con Magneti Marelli, mentre noi utilizziamo ancora la centralina PI e questo non ci aiuta di certo. Ma non per questo mi voglio lamentare. Stiamo lavorando e migliorando molto e sono soddisfatto della mia moto".

In Superbike corri con piloti molto bravi ed esperti.
Ce n'è qualcuno che ti ha particolarmente impressionato?
"Correndo assieme ai piloti della Superbike mi sono reso conto che di piloti bravi ce ne sono molti, ma di campioni ce ne sono pochi. I veri campioni si vedono nei momenti difficili. Quello che io ammiro di più, soprattutto per la sua metodologia di lavoro, è senza dubbio Max Biaggi, ma anche i mostri sacri come Bayliss, Haga o Corser devo dire che sono davvero fenomenali".

Quali sono i tuoi programmi futuri? Cosa ti piacerebbe fare nel 2009?
"Sono contento di poter restare ancora un anno nell'orbita Kawasaki. Devo ringraziare PSG1 per la grande possibilità che mi ha offerto e che io intendo sfruttare al massimo. Sono nella condizione ideale per poter crescere e i miei risultati servono a dimostrare a me stesso prima di tutto, ma anche a chi ha creduto e investito su di me, che posso far parte di questo mondo. Sarà PSG1 a decidere cosa farò il prossimo anno".

L'aspetto economico. Molti piloti, anche se bravi, per correre devono avere una buona e capiente "valigia". Tu disponi di mezzi economici che ti possono aiutare sotto questo aspetto?
"Fino a sei mesi fa lavoravo in una ditta di traslochi. Quello che ho fatto e che sto facendo lo devo al mio impegno ed all'aiuto dei miei genitori. Non ho mai speso soldi per correre perché non ne ho proprio. Se mi venisse richiesto un contributo economico anche minimo dovrei smettere di correre".

Fonte: http://www.moto.it/

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...