“La MotoGP, nel giro di cinque anni, non sarà più divertente”
parole pesanti, che vengono da Loris Capirossi, in un’intervista riportata dall’inglese Visordown.
“Si parla molto dei controlli elettronici, e di come questi abbiano reso le moto più sicure, ma credo che anche tutti questi aiuti al pilota abbiano anche i loro lati negativi. Non derapiamo più come facevamo una volta. Credo che lo sport abbia perso molto, quanto a spettacolarità. La MotoGP dev’essere il meglio del meglio delle competizioni motociclistiche, dove i migliori piloti del mondo devono mostrare quanto valgono e lottare per la vittoria. Se non mettiamo un freno agli ausili elettronici, guidare queste moto non sarà più divertente. E succederà nel giro di cinque anni al massimo.”
Il sito inglese prosegue commentando che se le gare saranno tutte come quelle del Qatar, con Stoner che vince di cinque secondi, non ci sarà bisogno di attendere cinque anni, ma per il sottoscritto la situazione non è così tragica. Comunque, gli scontri ci sono stati, e dire che la corsa di Losail non sia stata divertente sarebbe quantomeno ingenuo.
Ma pur con tutte le considerazioni del caso – è normale che Loris abbia il dente avvelenato con una nuova generazione di piloti, o forse uno in particolare, che va fortissimo con moto che forse lui non riesce a sfruttare a fondo proprio per la fatica ad adattarsi all’elettronica – è difficile dare torto a Capirossi.
Dopotutto, qualcuno può in buona fede sostenere di preferire le MotoGP di oggi alle 500 di una volta, o anche alle prime 990, quanto a fascino ed emozioni suscitate nel pubblico?
La GP dev’essere sport e spettacolo, prima che un laboratorio dove sviluppare le soluzioni che poi passeranno alla produzione di serie. Come per le auto, dovremo attendere che tutte le soluzioni vengano sviluppate e passate anche all’ultima delle berlinette in produzione per vedere frenata l’ingerenza dell’elettronica nella massima categoria delle competizioni? Spererei di no…
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