Iniziamo a dire che l'attesa è valsa la pena; che gara e che debuttanti!
Intensa e adrenalinica al massimo nella prima metà, delineata nelle posizioni da podio nel finale con un ultimo giro durissimo tra Dovizioso e Rossi.
E non possiamo che partire parlando di Casey Stoner che si conferma campionissimo e maestro nella gestione nelle fasi iniziali con estrema cautela, per poi passare tutti con relativa facilità e una volta in testa sparare una serie di giri con tempi da pole dell’anno scorso a raffica. Con il solo Lorenzo che gli è rimasto in scia ma che poi si è dovuto arrendere al ritmo infernale di questo giovanissimo fuoriclasse che dimostra per l’ennesima volta che non ha vinto un mondiale per le gomme Bridgestone, per la moto fantascientifica, per i rettlinei troppo lunghi, per la cilindrata irregolare, per il traction control o tante altre fesserie che l’anno scorso abbiamo sentito; ha vinto solo perché è una bestia con il manubrio in mano.
E per l’ennesima volta anche il compagno di squadra diventa inesistente di fianco a lui, ieri Capirossi, oggi Melandri ancora peggio del suo predecessore che arriva addirittura con 45” di distacco a fine gara (Marco Melandri senza parole e senza scusanti).
Ma non possiamo non parlare dell’unico che ha cercato di reggere l’onda d’urto Stoner, quel Jorge Lorenzo che si presenta con un biglietto da visita da paura, Pole e secondo posto al debutto battendo inesorabilmente sia in qualifica che in gara il suo compagno di squadra ingombrantissimo, Valentino Rossi.
Ci è mancato veramente poco che riuscisse a eguagliare 10 anni dopo il debutto in 500 di Max Biaggi (pole e vittoria memorabili a Suzuka) di cui Lorenzo è stato dichiaratamente un fan sfegatato.
Ma Lorenzo non è che il primo dei debuttanti super, ben tre nei primi 6, che con Dovizioso e Toseland hanno regalato spettacolo a piene mani in questa prima gara.
Ed è Andrea Dovizioso, rivale storico di Lorenzo in 250, che è l’atra grande sorpresa della gara che come migliore privato con una Honda conquista un quarto posto di grinta, di cattiveria agonistica piegando all’ultimo giro in staccata Valentino Rossi, penso di aver già detto tutto, altro biglietto da visita da paura.
E infine (ma non per ultimo) non possiamo dimenticare l’ottimo debutto di James Toseland che, come purtroppo accade per ogni pilota che arriva dal mondo parallelo del mondiale SBK, è stato accompagnato dal solito stuolo di risolini e sfottò dei cosiddetti addetti ai lavori che continuano a pensare al Mondiale SBK come un campionato di imbecilli, insomma la Serie C.
Ebbene il campione del mondo in carica si è presentato sfiorando la pole al debutto (lui che oltretutto in SBK ne ha fatte solo 4 in carriera) e arrivando sesto in gara a un soffio da Valentino Rossi con una Yamaha privata e con il motore vecchio che dicevano faceva tanto schifo.
Già entrato nella mente degli appassionati l’entrata durissima su Lorenzo nelle primissime fasi della gara (anche se si tratta di manovre più adatte in SBK dove si entra più piano in curva e meno utilizzabili alla lunga in MotoGp) ci ha regalato una classica entrata alla SBK, durissima si, ma senza rischi eccessivi.
Rammentando che per chi non arriva dal percorso 125-250 il passaggio in MotoGp è decisamente più complesso per una serie di questioni di scuola, di tecnica e di stile di guida, possiamo dire che Toseland ha fatto un buon debutto, ottimo in qualifica, buono in gara anche se il colpo di reni a Rossi è proprio mancato.
E da qui veniamo a Valentino Rossi, il vero, grande sconfitto di questa prima gara che a fatica ha nascosto l’amarezza del primo verdetto dell’anno.
Battuto in qualifica e gara da Lorenzo debuttante e compagno di squadra in Yamaha con le scartate Michelin, battuto in qualifica e in gara dal vincitore Casey Stoner che condivide con lui le tanto agognate Bridgestone e infine con una prima fila in qualifica tutta Yamaha-Michelin che ha dato il sapore della beffa per un pilota che l’anno scorso su Michelin ne ha dette di tutti i colori e con Yamaha non era stato per niente tenero.
Insomma, a oggi il passaggio a Bridgestone è un fallimento, e comunque rimanendo in Michelin oggi Rossi avrebbe un pacchetto chiaramente vincente come dimostrato da questa prima gara.
Mah!
Due parole sull’ Honda HRC, con un Daniel Pedrosa eccellente autore di una partenza cannone e di una gara senza sbavature, Hayden inabissato con la vecchia Rc212v.
Infine una nota su un team prestigioso come quello di Gresini che con scelte molto discutibili di piloti è ora sparito dalle zone della classifica a cui era abituato.
Ultimo ma non ultimo capitolo, quello che abbiamo visto e la telecronaca.
Le immagini sono state splendide, primi piani fantastici, scintille, sfiammate, led cambi marcia che si riflettevano sul casco, tutto fantastico.
Lato negativo l’enorme sprechio di energia elettrica in un posto dove di sole (nel deserto) ce n’è fin troppo.
La telecronaca di Italia 1 è stata semplicemente la più bella dell’era MotoGp, con Meda accompagnato da Cereghini hanno finalmente liberato solo la voglia di motociclismo puro.
Meda-Cereghini insieme hanno ritmo, tono e tempi ottimi, mai vista una roba del genere su Italia 1, che dire bravi!
Detto questo tutto bene, ma neanche per sogno, perché nello studio maledetto di Fuorigiri Reggiani è uscito con una serie di baggianate da pole position, tipiche del suo repertorio.
Reggiani sostiene che Rossi ora sta incontrando nella sua carriera piloti nettamente più forti di Biaggi o Gibernau, ponendo “Stoner, Pedrosa, e Melandri quando va forte” come nettamente più duri da battere per Vale questa nuova generazione.
Allora su Stoner bè, di sicuro è più forte di Biaggi e Gibernau, su Pedrosa potremmo discuterne anche se siamo lì e su Melandri sono io che ribalto la domanda a Reggiani: ma quand’è che Melandri va forte ?
No dico, ha scelto proprio la giornata giusta per dire che Melandri è un fenomeno da Gp dove con una moto da mondiale si è preso solo 45” da Stoner, ma i risultati per Reggiani sono un’opinione ?
Melandri più forte di Biaggi ?
Ma come, secondo Reggiani 4 mondiali 250, 3 volte vice in 500/MotoGp e 13 vittorie MotoGp sono uguali a 1 mondiale 250, 1 volta vice in MotoGp e 5 vittorie MotoGp. Diciamo che per passare da Melandri a Biaggi bisogna fare più o meno x3 per arrivarci.
Ma Reggiani, non ti vergogni a usare il mezzo televisivo per i tuoi screzi personali del passato con Max e a esaltare il tuo ex protetto Melandri anche di fronte a un'evidenza attuale veramente penosa ?
Meno personalismi, più obiettività e ricorda, i numeri e i risultati hanno un valore, grazie!
A parte questa nota stonata, gran bel GP, speriamo si continui così!
P.S. Reggiani licenziati, vogliamo Meda-Cereghini in telecronaca!
Fonte: DRIM, il sogno di ogni Motoclista!
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