Come può ritirarsi. Come può esser stata la sua ultima Superpole a Phillip Island. Se lo chiede il paddock della Superbike, se lo domandano gli appassionati australiani e di mezzo mondo, che hanno seguito una performance al di fuori di ogni realistica previsione. Troy Bayliss porta sul 2-1 il computo delle battaglie della "Guerra dei Troy", conquista la 19° Superpole della carriera, la prima con la Ducati 1098. Un giro speciale nella sua normalità: 1'31"493, semplicemente esemplare, stupendo, nient'altro da aggiungere. Nella sua perfezione il due volte iridato, caduto stamattina, ha staccato Corser di oltre mezzo secondo, partendo con i favori del pronostico per le due manche di domani con un ruolino di marcia, mostrato ieri nelle prime qualifiche, impressionante: 17 tornate consecutive sull'1'33 con solo un minimo decadimento nel finale (1'34 basso), in un tracciato storicamente probante per le coperture Pirelli. Tutto gioca a favore della leggenda di Taree, con gli avversari rimasti piegati da un giro senza possibilità di replica. Corser cercava la 42° pole, si ritrova con un secondo tempo che lo rende felice a metà, tenendosi alle spalle un Michel Fabrizio che, finalmente, dimostra di aver compreso la filosofia della Superpole, dopo quattro stagioni di prestazioni deludenti nello "shootout".
Il giovane pilota capitolino ha sognato la Superpole, pur rendendosi conto dell'impossibilità di lottare nel giro singolo con i "nonni" australiani. Fabrizio sarà un osso duro per domani, per una prima fila che vede la felice partecipazione di Carlos Checa, abile nel sfruttare al massimo (forse di più) una Honda Fireblade work-in-progress. L'esperienza del catalano e la professionalità del team Ten Kate ci hanno messo una pezza per conseguire un risultato insperato alla vigilia, con la possibilità di ottenere punti importanti prima del ritorno in Europa, quando inizierà la vera stagione degli Hondisti. La prima fila ha accolto così l'ex protagonista della MotoGP, non Max Biaggi, fermato nel giro di lancio da un problema tecnico (leveraggi del cambio) alla propria 1098. Il Corsaro non ha voluto commentare l'accaduto, per una delusione fin troppo comprensibile: sul passo gara è uno dei più veloci, e partire dalla quarta fila è un rischio, un imprevisto capace di cambiare le prospettive di un intero weekend. Sarà dura per Biaggi domani rimontare dalla 16° posizione, tenendo conto del livello dei primi: Nieto ha spiccato un quinto tempo niente male, precedendo di pochi millesimi un Jakub Smrz "stellare" con la 1098 Guandalini e Noriyuki Haga, settimo ed in recupero dopo un difficile inizio complici le non ottimali condizioni fisiche.
Superbike Phillip Island - Superpole - I tempi
01- Troy Bayliss - Ducati 1098 F08 - 1'31.493
02- Troy Corser - Yamaha YZF-R1 - + 0.518
03- Michel Fabrizio - Ducati 1098 F08 - + 0.671
04- Carlos Checa - Honda CBR 1000RR - + 0.880
05- Fonsi Nieto - Suzuki GSX-R 1000 - + 1.218
06- Jakub Smrz - Ducati 1098 RS - + 1.221
07- Noriyuki Haga - Yamaha YZF-R1 - + 1.235
08- Max Neukirchner - Suzuki GSX-R 1000 - + 1.274
09- Russell Holland - Honda CBR 1000RR - + 1.410
10- Regis Laconi - Kawasaki ZX-10R - + 1.469
11- Ruben Xaus - Ducati 1098 RS - + 1.490
12- Karl Muggeridge - Honda CBR 1000RR - + 1.535
13- Roberto Rolfo - Honda CBR 1000RR - + 1.611
14- Gregorio Lavilla - Honda CBR 1000RR - + 2.567
15- David Checa - Yamaha YZF-R1 - + 2.673
16- Max Biaggi - Ducati 1098 RS - senza tempo
Fonte: http://www.motograndprix.it
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